(Certo che moralismo e additamento del moralista sono diventati sport nazionali, forse sarebbe il caso di tornare alla sacrosanta abitudine dell'analisi...)
Posto che ogni espressione umana va considerata nel suo contesto e secondo le sue specifiche modalità di messa in atto, mi pare che guardare un film che racconta la sedia elettrica sia cosa ben distinta dall'attivare un dispositivo del tipo: "metti un euro e guarda come muore un condannato". E' un tipo di spettacolo morboso che si richiama direttamente ai Freakshow degli inizi del Novecento, in cui venivano messe in mostra le deformità delle persone allo scopo di procurare stupore, impressione e "divertimento", proprio in occasione di fiere, parchi giochi, etc.
Inoltre, in un caso del genere, la matrice ideologica è forte. Chi sostiene che la pena di morte sia una barbarie e una piaga da combattere nel mondo contemporaneo, mal sopporta questa desensibilizzazione delle persone alla tematica, dal momento che i suoi sforzi nella società vanno nella direzione opposta. Per cui, se io parteggio per Amnesty International, mi sembra logico che la cosa mi dia fastidio e non ci vedo tutto questo "moralismo" in una posizione del genere.
Se vi piace, bene. Ma non gridate al "moralismo" così in fretta.