Ma come si fa ad essere certi che c'è un collegamento tra il fatto successo 6 anni fa e l'impiccagione di adesso?
Cmq, COME SEMPRE, il problema è nella giustizia italiana
Ma come si fa ad essere certi che c'è un collegamento tra il fatto successo 6 anni fa e l'impiccagione di adesso?
Cmq, COME SEMPRE, il problema è nella giustizia italiana
Ma io dico, perchè a questi animali schifosi quando fanno queste cose non tagliano il pisello??
E non dico la castrazione chimica o quello che gli fanno per non farglielo più raddrizzare, glielo devono tagliare via proprio.
Ma tanto la giustizia italiana nemmeno li mette dentro...
Dio che rabbia.
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ma il ragazzo che fine ha fatto? non gli è stato vicino? dovevano starli + vicino cavolo!
giustizia di merda fottuta!
mi dispiace per la ragazza, quei ragazzi che l'hanno violentata non meritano di vivere.
Pur troppo quando si subbisce violenza qualcosa muore dentro...povera ragazza ha prefferito la morte che vivere nel ricordo doloroso..la violenza sulle donne è un segno indelebile come un marchio a fuoco che non smettev mai di brucciare
Andrebbero appesi per i coglioni quei bastardi.
Ma sinceramente sarei propensa a castrazione chimica (anche pena di morte a momenti), perche` muori dentro quando succede.
Infatti. Io conoscevo Valentina. Prima di quella maledetta sera. E lei NON era affatto il tipo malinconico, tendente alla depressione e a pensieri estremi. Tutt'altro. Era sensibile, sì, ma anche solare, frizzante, vitale. Non lo dico tanto per dire, per la serie: "chi avrebbe mai pensato che proprio lei...". Di almeno altre 2-3 mie conoscenti potrei pensarlo, eccome. Ma non di Valentina, della Valentina che conoscevo. Lei amava la vita. Prima.
È devastante cercare di immaginare, e non riuscirci, quanto ciò che ha vissuto la abbia cambiata, quanto orrendo debba essere stato, per portarla ad un simile gesto.
È questa la cosa più sconvolgente.
Semplice dire "dovevano starle più vicino"...!
Non conosco il ragazzo, però so che non l'ha abbandonata, l'ha seguita da Milano a Torino per starle accanto. Ma soprattutto conosco i genitori. E di loro è impossibile dire che non le siano stati vicino: hanno sofferto con lei il calvario dei processi, cercato in ogni modo di darle sostegno, ma anche indipendenza. E questa sofferenza iniziata non quella mattina di luglio in cui l'hanno trovata esanime, bensì sei anni fa, si legge loro in faccia.
Che cosa avrebbero dovuto fare? Controllarla a vista 24 ore su 24? E questo avrebbe fatto bene a Valentina?