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i valore dello studio e del lavoro

  1. #1
    Overdose da FdT
    Uomo
    Iscrizione: 29/9/2004
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    Predefinito i valore dello studio e del lavoro

    Salari appiattiti: la laurea vale solo 120 euro in più al mese ( sole 24 ore)

    Salari appiattiti: una laurea vale solo 120 euro al mese in più. Lo rileva Unioncamere che parla di «pericoloso appiattimento delle retribuzioni» e nel rapporto 2008 evidenzia come la differenza di salario tra un impiegato diplomato o laureato e in lavoratore non qualificato con la licenza media «è di circa 1.600 euro l'anno». Dunque, poco più di 120 euro lordi al mese.
    Puntando l'obiettivo sulle retribuzioni di professioni non qualificate, di conduttori di impianti, di operai specializzati, di professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi e degli impiegati, il rapporto rileva stipendi tra i 21 e i 23 mila euro. Entrando nei particolari si va dai 21.170 euro di un lavoratore non qualificato ai 22.750 di un impiegato. Rispetto a queste retribuzioni svettano, invece, quelle dei dirigenti che in media guadagnano oltre 92 mila euro l'anno.
    L'appiattimento verso il basso, segnala il presidente Andrea Mondello, «è il sintomo più evidente della scarsa attenzione al merito che caratterizza il mercato del lavoro italiano». Questo, per Mondello, «segnala un paese disattento al valore dello studio e delle competenze, che rischia di mortificare le migliori risorse su cui può contare per rilanciarsi». Unioncamere sottolinea quindi come tra il 2000 e il 2006 le retribuzioni siano passate da 20.116 euro a 23.633 con una crescita del 17,5%. Nello stesso periodo l'inflazione è aumentata del 15,1%, ma i prodotti e i servizi acquistati più frequentemente sono aumentati del 18,2 per cento. I salari sono cresciuti meno che nel resto d'Europa perchè più bassa è stata la crescita della produttività. L'associazione delle Camere di commercio sottolinea «l'inadeguatezza del contratto nazionale», che va superata distribuendo in azienda o sul territorio i risultati conseguiti in termini di produttività e redditività.
    -------------------------------
    In questa situazione,il merito non è riconosciuto, oppure non dipende dal titolo di studio ?
    -------------------------------


  2. #2
    Can che dorme Wolverine
    Uomo 38 anni
    Iscrizione: 3/4/2006
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    Avevo letto anch'io qualche cenno a questa cosa.

    Devo dire che non sono d'accordo sulla tendenza all'appiattimento, ma per ragioni in parte differenti da quelle esposte nell'articolo; quest'ultimo pone l'accento soprattutto sul titolo di studio prima che sui meriti individuali, mentre io farei esattamente l'opposto, perchè ci sono e ci saranno sempre casi di gente con un titolo di studio inferiore che comunque sa farsi valere molto di più rispetto a laureati e pluri-laureati.

    Sono però completamente d'accordo sull'ultima parte, cioè il superamento dei contratti a carattere nazionale in favore di sistemi che possano garantire un controllo più capillare ed efficace, un miglior adeguamento delle condizioni di lavoro a seconda del territorio e di condizioni locali particolari, ed una maggior prontezza nell'assegnazione di premi e "punizioni" in base a produttività e meriti speciali.

  3. #3
    Mai più senza FdT lakeofire
    Uomo 39 anni
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    Dico solo che la laurea ti serve per prendere il posto...visto che ormai ti serve anche per fare il segretario...
    E' tutta li la differenza. Poi è ovvio che visto il quantitativo di laureati che ci sono, accettano, o cmq gli fanno fare, qualsiasi lavoro anche con uno stipendio normale.

  4. #4
    Overdose da FdT
    Uomo
    Iscrizione: 29/9/2004
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    Quote Originariamente inviata da lakeofire Visualizza il messaggio
    Dico solo che la laurea ti serve per prendere il posto...visto che ormai ti serve anche per fare il segretario...
    E' tutta li la differenza. Poi è ovvio che visto il quantitativo di laureati che ci sono, accettano, o cmq gli fanno fare, qualsiasi lavoro anche con uno stipendio normale.
    il solito eterno dilemma popolare meglio un asino vivo o un dottore morto ?

  5. #5
    Perennemente incazzato!!! Earl88
    Uomo 36 anni
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    ..rimango dell'idea che nn ha senso che un operaio che piega la gobba 8 ore al giorno prenda meno..ma che dico meno..nulla in confronto a un laureato che magari si è fatto 5 anni a cazzeggiare col porsche del padre il quale a tempo debito gli ha comprato gli esami...queste cose sono assurde....

    Poi ovvio..i Laureati con la L maiuscola per il loro impegno e la loro dedizione allo studio meritano tanti soldi..giusto così...ma di aureati di quest'ultimo tipo credo in giro ce ne siao molto pochi...

  6. #6
    Rum e Cocaina Sally
    Donna 40 anni da Carbonia-Iglesias
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    Tanti parlano di ingiustizia, ma non è un'ingiustizia e nessuna università ti assicura un posto di lavoro, e nemmeno il risarcimento di soldi spesi per tasse, libri e spostamenti.

    Dipende tutto dal lavoro che uno fa: se io mi laureo e vado a fare l'insegnante (come vorrei) non potrò mai pretendere di prendere di più di un uomo che fa il muratore da 30 anni e si spacca la schiena ogni giorno lavorando magari per 10 ore al giorno.

    Non deve essere la carta che paga, ma il merito, e quanto uno si sbatte.


    Poi, insomma, un datore di lavoro sarebbe obbligato a darti più di un suo dipendente che magari lavora lì da 20 anni solo perchè hai un pezzo di carta? E teniamo conto anche del fatto che tra università e lavoro, c'è un abisso.. quello che lavora lì da 20 anni sarà sicuramente più bravo di te, nonostante tu POTRESTI avere più conoscenze.

    Non capisco davvero su quale base un foglio di carta dovrebbe garantirti un bel po' di euro in più nel momento in cui ti approcci al mondo del lavoro per la prima volta.

  7. #7
    Can che dorme Wolverine
    Uomo 38 anni
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    Piaciuto: 2786 volte

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    Quote Originariamente inviata da Puff Visualizza il messaggio
    Tanti parlano di ingiustizia, ma non è un'ingiustizia e nessuna università ti assicura un posto di lavoro, e nemmeno il risarcimento di soldi spesi per tasse, libri e spostamenti.

    Dipende tutto dal lavoro che uno fa: se io mi laureo e vado a fare l'insegnante (come vorrei) non potrò mai pretendere di prendere di più di un uomo che fa il muratore da 30 anni e si spacca la schiena ogni giorno lavorando magari per 10 ore al giorno.

    Non deve essere la carta che paga, ma il merito, e quanto uno si sbatte.


    Poi, insomma, un datore di lavoro sarebbe obbligato a darti più di un suo dipendente che magari lavora lì da 20 anni solo perchè hai un pezzo di carta? E teniamo conto anche del fatto che tra università e lavoro, c'è un abisso.. quello che lavora lì da 20 anni sarà sicuramente più bravo di te, nonostante tu POTRESTI avere più conoscenze.

    Non capisco davvero su quale base un foglio di carta dovrebbe garantirti un bel po' di euro in più nel momento in cui ti approcci al mondo del lavoro per la prima volta.
    Esattamente, era proprio questo che intendevo

  8. #8
    colibrì
    Utente cancellato

    Predefinito

    concordo con chi dice che bisogna dare più importanza a chi è meritevole a prescindere dal titolo di studi

  9. #9
    Sedobren Gocce
    Ospite

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    Quote Originariamente inviata da Puff Visualizza il messaggio
    Tanti parlano di ingiustizia, ma non è un'ingiustizia e nessuna università ti assicura un posto di lavoro, e nemmeno il risarcimento di soldi spesi per tasse, libri e spostamenti.

    Dipende tutto dal lavoro che uno fa: se io mi laureo e vado a fare l'insegnante (come vorrei) non potrò mai pretendere di prendere di più di un uomo che fa il muratore da 30 anni e si spacca la schiena ogni giorno lavorando magari per 10 ore al giorno.

    Non deve essere la carta che paga, ma il merito, e quanto uno si sbatte.


    Poi, insomma, un datore di lavoro sarebbe obbligato a darti più di un suo dipendente che magari lavora lì da 20 anni solo perchè hai un pezzo di carta? E teniamo conto anche del fatto che tra università e lavoro, c'è un abisso.. quello che lavora lì da 20 anni sarà sicuramente più bravo di te, nonostante tu POTRESTI avere più conoscenze.

    Non capisco davvero su quale base un foglio di carta dovrebbe garantirti un bel po' di euro in più nel momento in cui ti approcci al mondo del lavoro per la prima volta.
    Quote Originariamente inviata da anjaswe Visualizza il messaggio
    concordo con chi dice che bisogna dare più importanza a chi è meritevole a prescindere dal titolo di studi

  10. #10
    thorpe
    Ospite

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    la laurea (ormai) è solo una voce in più da inserire nel curriculum, purtroppo.

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