Si ma credo che qui il problema sia un altro!
Un medico pediatra!!!
Da chi portiamo i nostri figli?
E' come portare la propria ragazza in mano al violentatore!
Si ma credo che qui il problema sia un altro!
Un medico pediatra!!!
Da chi portiamo i nostri figli?
E' come portare la propria ragazza in mano al violentatore!
Che razza di paragone sarebbe?!
Questo qui non è un mostro, dal punto di vista medico mi par di capire che NESSUNO abbia nulla da imputargli, anzi ha fama di ottimo medico, coscienzioso e molto bravo! Non un cretino, un finto laureato o simili, ma uno che si limita a truffare lo Stato (attività che personalmente non condanno......) offrendo agevolazioni che se uno vuole può accettare o meno........certo, non sarà il MASSIMO della correttezza, ma non è neanche il problema più grave che abbiamo in Italia.
Finchè le liste d'attesa sono eterne, è ovvio che ci sarà chi vuole passare avanti (lo farei anch'io), e di conseguenza ci sarà chi ti consentirà di passare avanti.....
Al mondo c'è MOLTO MOLTO di peggio, l'essenziale è che quando c'è da curare, questo qui CURI BENE......e a quanto pare lo fa.
beh Dark, un pediatra ha a che fare con i bambini!
Un pedofilo pure...
Mi pare che il paragone regga
Ah ok XD
Mi chiedevo se in realtà io avessi reso bene l'idea
E ben discorso dell'anima, Obo, pia o un po alla Godel se vogliamo quando una cosa non vi tocca direttamente pronti a fare i moralisti puri o a decidere della vita altrui, ma come dice giustamente, a mio avviso, Lupo,quando c'e di mezzo la vita tuo o di un tuo caro bhe penso che facilmente scenderesti a compromessi pur di salvarti o di salvarlo e sarebbe ipocrita che in questo tipo di circostanze pensare alla morale davanti il pericolo di vita( il rimorso di non aver fatto tutto il possibile pesa di piu della coerenza alla morale? )
Al limite poi ti viene il senso di colpa e potrai dire se non ci fosse stata quella circostanza io non mi sarei comportato in quel modo ma in quel momento sei li pronto a pagare come tutti o piegarti alla prassi come ha spiegato Abel .
Per il fatto della pedofilia l'ultime notizie indicano che la foto riprodotta nell cellulare ha una faccia indefinita per tanto non e possibile stabilire se si tratta di minorenne o maggiorenne per cui sospendo il mio giudizio su questo ultimo punto finche non ci saranno chiarimenti in merito con le indagini in seguito.
Rischio di dire qualcosa di impopolare, ma è difficile stabilire quale sia il confine tra l'amore "buono" per i bambini e quello torbido della pedofilia.
Io sono dell'idea che i pedofili siano persone che potenzialmente vorrebbero molto bene "buono" ai bambini, ma non hanno altri mezzi per manifestarglielo se non facendogli del male.
Un pediatra, a quel livello poi, dovrebbe averli gli strumenti buoni, io non ci credo che egli fosse un pedofilo, sono più propenso a crederlo dall'altra parte del confine... almeno finché non ci sono prove evidenti del contrario.
Per la pedopornografia condivido con Obo, si deve curare.
Per le somme di denaro idem: è mafia e come tale dovrebbe esser repressa ma tanto durerà e continuerà in eterno, e la cosa mi rattrista.
calma una immagine sul cellulare e pure sfocata non fa il pedofilo per forza solo per il lavoro che uno svolge ,bisogna dimostrarlo, aspettiamo di vedere come si sviluppano le indagini, qui il partito dei forcaioli e sempre pronto con il patibolo virtuale e per cui resta solo da vedere gli sviluppi
intanto il corriere registra questo svuluppo
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Quando, «recluso» nella sua stanza dell'Hotel Addaura, a due passi da Mondello, ha saputo che Ignazio Marino e altri colleghi invocano l'espulsione dall'Ordine dei medici, Carlo Marcelletti ha sbuffato.
Ha sbuffato contro «i soliti sciacalli». Confermando le frizioni di sempre: «C'è un collega che manovra qualche familiare. È una trappola. È l'ora degli sciacalli...». Poche frasi attribuite al professore che per casa ha un albergo. Col portiere obbligato a stoppare le telefonate, fatta eccezione per gli avvocati ai quali nega l'accusa di pedopornografia: «È un reato ritrovarsi con foto o messaggi ricevuti sul cellulare?». È l'unica breccia aperta nel riserbo generale. Per scelta dell'imputato eccellente: «Il silenzio farebbe pensare a qualcosa di eclatante». E di eclatante per lui non c'è nemmeno l'accusa del denaro chiesto ai genitori dei piccoli pazienti: «Donazioni da 210, 200, 400 euro fino ad un massimo di 2.200 per un totale di 15 mila euro...». Cifre lette e rilette agli avvocati Roberto Tricoli e Carmelo Piazza per dire che deve esserci un abbaglio sulla storia della Onlus. Almeno questo spera il principe della cardiochirurgia pediatrica che, dopo avere legato il suo nome alle discusse operazioni per separare i cuoricini di gemelline come Marta e Milagros o Sara e Maria Eleonora, vulcanico e intraprendente, ha tentato la carta dell'impegno politico destreggiandosi con disinvoltura fra tante parrocchie. Sempre con lo spirito del bastian contrario, da fustigatore della malasanità targata Cuffaro, come tuonò l'anno scorso: «Affari, sanità e mafia qui sono una sola cosa». Viatico per un clamoroso approdo nel Partito democratico dove arrivò ai primi vagiti della nuova creatura politica. Condotto per mano dall'ex presidente dell'Antimafia Giuseppe Lumia.
Trovandoci dentro per paradosso il suo antagonista, Marino. Folgorato da Walter Veltroni che lo accolse fra i 33 grandi saggi del coordinamento siciliano. Eccolo il professore che si sarebbe fatto prestare volentieri alla politica, pronto a ricoprire cariche. Come accadde una sola volta con l'elezione al consiglio comunale di Palermo. Otto anni fa. Con 1.300 voti raccolti stando accanto a Francesco Musotto, allora in frizione con Forza Italia e Gianfranco Micciché. Ma fu quest'ultimo a tentare Marcelletti facendogli assaporare e svanire con Cuffaro governatore una poltrona di assessore alla Sanità. E lui evoca l'illusione: «Mi fecero perfino scrivere un discorso per Sirchia che era in arrivo a Palermo da ministro della Sanità ». Non se ne fece niente e, subito l'affronto, il chirurgo intravide all'orizzonte il carro di Raffaele Lombardo diventando autonomista quando nessuno immaginava il miracolo del catanese destinato a succedere a Cuffaro.
Ma Carlo Marcelletti era già sceso dal carro del vincente quando per Lombardo cominciava l'ascesa. Così, sbagliando con generosità tempi e calcoli personali, si trasferì dal centrodestra verso il Pd. Facendosi conquistare dal sogno di Walter. Lo incontrò una volta: «Gli ho raccomandato di non cedere alla sopraffazione degli apparati ». E dava la ricetta: «Se vuole fare una cosa buona per questo Paese, Walter non può riciclare l'80 per cento di quelli che hanno già avuto un ruolo. Via i burocrati. Occorrono facce nuove e giovani ». Mai sfiorato dal dubbio che egli stesso potesse essere considerato un voltagabbana: «Io? Non ho mai partecipato alla gestione della cosa pubblica. Anzi, ogni volta che sembrava possibile sono stato allontanato, abbandonato... ».
Un riferimento esplicito a quella memorabile chiamata di Micciché. Accadde un sabato di quattro anni fa: «Domani mattina presto a casa mia». Marcelletti andò e ascoltò: «Forza Italia ritiene che lei possa essere un buon assessore alla Sanità». A metà settimana era prevista la visita di Sirchia, come ricorda: «Bisognava prepararsi. Lavorai per 72 ore, osservando la raccomandazione del silenzio. Ma il mercoledì i giornali mi davano assessore. Il giorno dopo un cronista mi mise in guardia. Chiamai Gianni Letta. E lui, ignaro: "Contento della nomina?". Non sapeva che Micciché e Cuffaro avevano scelto Ettore Cittadini. Io, come sempre, abbandonato e tradito...». Gli stessi termini usati quando morirono le gemelline peruviane e Ignazio Marino lo accusò di omicidio. Lui andò in conferenza stampa e si trovò solo: «Senza presidente, direttore generale e vertici del Comitato di bioetica... ». Accusandoli e assolvendosi: «Gli ignavi stanno all'inferno».
Ultima modifica di Usher; 7/5/2008 alle 15:40
Pedofilo? Ma sapete almeno il significato di pedofilia?
Le foto potrebbero appartenere a una diciassettenne, in tal caso sarebbe un pedofilo?