povero ragazzo,speriamo che i colpevoli paghino
povero ragazzo,speriamo che i colpevoli paghino
Fermati altri due picchiatori di Verona I due giovani hanno già reso una piena confessione. Continua la caccia agli ultimi due membri del gruppo
VERONA - Si stringe il cerchio attorno ai cinque giovani di estrema destra protagonisti della brutale aggressione a Nicola Tommasoli, ricoverato in fin di vita all'ospedale Borgo Trento di Verona. La Digos della Questura di Verona, dopo che si è costituito e ha confessato Raffaelele Della Valle, ha fermato altri due giovani che hanno già reso una piena confessione. Secondo quanto hanno riferito gli inquirenti, polizia e carabinieri hanno eseguito l'arresto dei giovani in un paesino non lontano da Verona. si tratta di Andrea Vesentini e Guglielmo Corzi, un metalmeccanico di 19 anni e un promoter finanziario di 20.
ALTRI DUE ANCORA IN FUGA - Restano quindi in libertà solo altri due componenti del gruppo dei picchiatori neonazisti protagonisti del pestaggio. Si troverebbero entrambi all'estero, probabilmento in Austria.
MOTIVI NON POLITICI - I motivi del pestaggio di Nicola Tommasoli non sono politici e la spiegazione della sigaretta negata è plausibile. Lo ha detto il sostituto procuratore di Verona, Francesco Rombaldoni, che conduce le indagini sull'aggressione al giovane disegnatore industriale ricoverato in coma all'ospedale di Verona.
IL PADRE DI UN FERMATO: «VORREI ESSERE IL PADRE DELLA VITTIMA» - «Vorrei essere il padre della vittima anzichè il padre di mio figlio» ha detto tra le lacrime il padre di Raffaele Dalle Donne, il primo giovane a costituirsi per il pestaggio di Verona. L'uomo l'ha detto agli investigatori quando si sono presentati nella sua casa a San Giovanni Lupatoto per cercare il figlio. «Ci ha fornito subito la massima collaborazione - ha detto il dirigente della Digos, Luciano Iaccarino - e crediamo possa avere avuto un ruolo determinante nel convincere il figlio a costituirsi».
corriere 5.5.08
------------------------
sono forse i volontari su cui si formano le ronde padane ?
Uno ti chiede una sigaretta, tu gliela neghi... quello che deve fare? Raduna 4 amici e ti pesta a morte... che siano nazisti è solo un caso...
Ci fossero le ronde a "sistemare" certa gente, uno non sarebbe costretto a farlo in prima persona con la spiegazione della sigaretta...
è vero che in ogni categoria che sia politica o sociale esistono persone a posto e persone che nn lo sono...xò non vedo che cosa porti di buono essere naziskin...bisogna ammetere che essere naziskin e non avere sani principi spesso vanno a braccetto...molto spesso....
poerello!
Ma alla fine non poteva mica dargliela quella cavolo di sigaretta..?
E no, non tiriamo fuori paragoni assurdi. Se un giornale riporta un espisodio di cronaca strumentalizzandolo per lotte ideologiche la stranezza sta in chi lo difende, non in chi evidenzia la cosa.
Qui a nessuno gliene sarebbe fregato niente se il tipo fosse stato malmenato da un tossicodipendente o da un comune balordo di strada, qui l'unica cosa che permette a questo episodio di guadagnarsi le pagine dei giornali e l'interesse della gente è il fatto che siano stati dei ragazzi appartenenti a gruppi di estrema destra a picchiarlo.
E questa cosa la trovo abbastanza inaccettabile, come trovo inaccettabile che la Repubblica strumentalizzi questo fatto sulla pelle di un giovane che sta morendo.
Sarebbe anche ora di piantarla di ballare sugli sfoghi ideologici di cinquant'anni fa, che guardacaso sono gli stessi che causano questi episodi oggi.
Il mondo deve qualcosa alla chiesa, non solo la scuola "laica".
Secondo me molto dipende non tanto dal negargliela, ma dal "come" gliela si nega...
Che si tratti di un nazi o di un extracomunitario o di un interista, se uno che ti sta sulle palle come categoria, perché sei intollerante per qualsiasi motivo, ti chiede una cicca, puoi decidere di dirgli: "mi dispiace, ma non fumo..." oppure: "ma vai a lavorare e non rompere i cogliòni a chiedere sigarette!" .
Per questo son convinto che la motivazione politica c'entra eccome, perché quello che è stato pestato avrà si negato semplicemente una sigaretta, però nel farlo ha deligittimato la categoria dei naziskin cui l'altro apparteneva...
Rimane il fatto che uno o un gruppo che pesta a morte un individuo, qualunque cosa questi abbia voluto intendere con quella negazione, è un assassino.
Nicola è morto.
Nessuno lo mette in dubbio.Anzi, sfruttando la forza del branco, è uno dei peggiori.
Detto questo, il fatto fosse un naziskin o cose del genere mi sembra c'entri poco (la vittima non era nero, immigrato, ebreo, ecc), quindi non era il classico bersaglio che potrebbe avere un naziskin.
L'autore era un violento,un vigliacco, un balordo;e ora è anche un assassino..