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Neonato abbandonato, muore.

  1. #41
    Se muoio rinasco P S Y C H O
    da Estero
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    Quote Originariamente inviata da nuvolablu Visualizza il messaggio
    Sono d'accordo con quello che dici.
    Su una cosa pero' non lo sono: tu dici che una persona che assiste una persona malata dovrebbe augurarsi la sua morte.
    Io credo invece ( e ti parlo anche e soprattutto per esperienza personale) che quando un tuo caro sta male , non vuoi assolutamente augurarti la sua morte, lo assisti fino alla fine, fregandotene di te stesso e logorandoti fino alla fine, sia fisicamente che psicologicamente.
    Preghi ( o speri per chi nn crede) oltre qualsiasi razionalità, che la persona che ami guarisca.
    Poi se parliamo di eutanasia, come ho detto in un altro topic tempo fa, non mi sento assolutamente di condannare chi per amore acconsente alla richiesta del malato di porre fine alle sue atroci sofferenze, personalmente nn credo se ci riuscirei mai, ma ripeto nn condanno chi lo fa, credo che alla base vi sia un dolore immane.
    Devi distinguere il caso in cui sei coinvolta dalla sofferenza di un altro in prima persona da quello in cui tra te e la persona sofferente c'è un rapporto di minor coinvolgimento.

    Comunque ripeto che non pensavo all'eutanasia, ma all'"attaccamento alla vita" di cui si parlava e per il quale giustificavi che l'ingresso della chiesa fosse migliore di quello del comune per deporre un pargolo abbandonato.


  2. #42
    Nuvolablu
    Donna 43 anni
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    Quote Originariamente inviata da Abel Balbo Visualizza il messaggio
    Devi distinguere il caso in cui sei coinvolta dalla sofferenza di un altro in prima persona da quello in cui tra te e la persona sofferente c'è un rapporto di minor coinvolgimento.

    Comunque ripeto che non pensavo all'eutanasia, ma all'"attaccamento alla vita" di cui si parlava e per il quale giustificavi che l'ingresso della chiesa fosse migliore di quello del comune per deporre un pargolo abbandonato.

    Si certo la distinzione è inevitabile.
    Cmq dipende dalla sensibilità di ognuno, e meno male che di sensibilità ne esiste ancora in giro, altrimenti i volontari sarebbero un'utopia.
    Poi circa il fatto di abbandonare il pargolo davanti una chiesa, mi sa che non arriveremo mai ad un accordo, data la visione che tu hai sia della chiesa che di chi la frequenta
    in ogni caso converrai cn me che abbandonarlo in un contenitore sia la cosa piu' squallida e crudele che si possa fare.

  3. #43
    Se muoio rinasco P S Y C H O
    da Estero
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    Quote Originariamente inviata da nuvolablu Visualizza il messaggio
    Si certo la distinzione è inevitabile.
    Cmq dipende dalla sensibilità di ognuno, e meno male che di sensibilità ne esiste ancora in giro, altrimenti i volontari sarebbero un'utopia.
    Poi circa il fatto di abbandonare il pargolo davanti una chiesa, mi sa che non arriveremo mai ad un accordo, data la visione che tu hai sia della chiesa che di chi la frequenta
    in ogni caso converrai cn me che abbandonarlo in un contenitore sia la cosa piu' squallida e crudele che si possa fare.
    Riordiniamo le idee.
    Volendosi disfare di un neonato, esistono due vie.
    La prima è abbandonarlo nella speranza che qualcuno lo trovi.
    la seconda è abbandonarlo nella speranza che muoia.

    Ora, noi stavamo disquisendo, scherzandoci anche un po' su con giochi di parole, sulla prima ipotesi, scegliendo tu la chiesa e io il comune quale luogo d'abbandono.

    Il topic in realtà fa riferimento al secondo caso. Definire tale scelta squallida e crudele è l'opinione più comune, però io sono del parere che bisogna comunque ricercare le dinamiche delle altrui azioni e verificare che non ci sia davvero alcuna giustificazione per esse.

  4. #44
    Nuvolablu
    Donna 43 anni
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    Quote Originariamente inviata da Abel Balbo Visualizza il messaggio
    Riordiniamo le idee.
    Volendosi disfare di un neonato, esistono due vie.
    La prima è abbandonarlo nella speranza che qualcuno lo trovi.
    la seconda è abbandonarlo nella speranza che muoia.

    Ora, noi stavamo disquisendo, scherzandoci anche un po' su con giochi di parole, sulla prima ipotesi, scegliendo tu la chiesa e io il comune quale luogo d'abbandono.

    Il topic in realtà fa riferimento al secondo caso. Definire tale scelta squallida e crudele è l'opinione più comune, però io sono del parere che bisogna comunque ricercare le dinamiche delle altrui azioni e verificare che non ci sia davvero alcuna giustificazione per esse.

    Io ti ho detto perchè opterei per la chiesa, ora tocca a te dirmi perchè opteresti per il comune.
    Poi, circa il fatto di ricercare le dinamiche del gesto, mi spiace ma non sempre è giusto e utile farlo; che dinamiche vuoi trovarci?? la cosa oggettiva è che quel bambino è stato gettato in un cassonetto come fosse un qualunque sacchetto dell'immondizia, oltre ad avergli negato la vita, gli ha pure "donato" una morte squallida!
    Mi dispiace ma mi in***** se cerchi le dinamiche di una barbaria simile.

  5. #45
    Overdose da FdT
    Uomo 34 anni da Bergamo
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    Io ti ho detto perchè opterei per la chiesa, ora tocca a te dirmi perchè opteresti per il comune.
    Poi, circa il fatto di ricercare le dinamiche del gesto, mi spiace ma non sempre è giusto e utile farlo; che dinamiche vuoi trovarci?? la cosa oggettiva è che quel bambino è stato gettato in un cassonetto come fosse un qualunque sacchetto dell'immondizia, oltre ad avergli negato la vita, gli ha pure "donato" una morte squallida!
    Mi dispiace ma mi in***** se cerchi le dinamiche di una barbaria simile.
    Abel è molto di parte in queste cose ,lui parte sempre dal fatto che per aver fatto un tale gesto ci sia dietro un caos psicologico ed economico che la testa non riesce più a controllare

  6. #46
    Se muoio rinasco P S Y C H O
    da Estero
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    Quote Originariamente inviata da nuvolablu Visualizza il messaggio
    Io ti ho detto perchè opterei per la chiesa, ora tocca a te dirmi perchè opteresti per il comune.
    Poi, circa il fatto di ricercare le dinamiche del gesto, mi spiace ma non sempre è giusto e utile farlo; che dinamiche vuoi trovarci?? la cosa oggettiva è che quel bambino è stato gettato in un cassonetto come fosse un qualunque sacchetto dell'immondizia, oltre ad avergli negato la vita, gli ha pure "donato" una morte squallida!
    Mi dispiace ma mi in***** se cerchi le dinamiche di una barbaria simile.
    le dinamiche però esistono...
    Certo che non sapendo che storia c'è dietro l'abbandono di quel neonato, nessuno può dirlo con certezza...
    Il più delle volte sono tristi storie di donne che vivono di prostituzione, senza permesso di soggiorno e con una paura fottuta di tutto ciò che è istituzionale, ospedali compresi.
    Sarà una donna che prima che quella del figlio avrà messo a repentaglio la sua di vita, con un parto fatto, se non da sola, con l'aiuto di qualche collega prostituta.
    Potrebbe essere una donna che ha fatto quindi l'equazione:
    qualità della mia vita = qualità della vita che avrebbe mio figlio

    Pensandoci bene, se così fosse, non ci sarebbe molta distanza da un aborto terapeutico.
    A muovere i genitori in tal caso è la consapevolezza dell'emarginazione a cui sarà costretto loro figlio, nonché la mancanza di un sostegno affidabile dopo la loro morte.
    Nel caso della prostituta, che vive anch'essa una sorta di emarginazione, la logica potrebbe essere la stessa.

    Perché ucciderlo e non farlo ritrovare?

    Da aspirante psicologa dovresti saper rispondere a questa domanda meglio di me. Sappi però che una buona psicologa dovrebbe porsi nei confronti del paziente con dei protocolli di comunicazione tali per cui entrambe le persone (dottore, paziente) sono OK, scevri da pregiudizi.
    A me sembra abbastanza naturale considerare un proprio figlio, anche indesiderato, una continuazione di sé che non si vuole che vada a finire in mani altrui. Comunque spiegacelo tu...

  7. #47
    Nuvolablu
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    Quote Originariamente inviata da Silent Enigma Visualizza il messaggio
    Abel è molto di parte in queste cose ,lui parte sempre dal fatto che per aver fatto un tale gesto ci sia dietro un caos psicologico ed economico che la testa non riesce più a controllare

    posso capirlo figurati, studio psicologia
    pero' un errore che spesso si fa è quello di ricercare la malattia o il disagio psichico a monte di qualsiasi scempio.
    Ti diro' che l'omicidio invece in psichiatria è raro, a parte in psicosi particolari, e da qui a dire che tutte le donne che buttano un neonato nell'immondizia sono psicotiche, ne passa davvero tanta di acqua sotto i ponti.

  8. #48
    Nuvolablu
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    Quote Originariamente inviata da Abel Balbo Visualizza il messaggio
    le dinamiche però esistono...
    Certo che non sapendo che storia c'è dietro l'abbandono di quel neonato, nessuno può dirlo con certezza...
    Il più delle volte sono tristi storie di donne che vivono di prostituzione, senza permesso di soggiorno e con una paura fottuta di tutto ciò che è istituzionale, ospedali compresi.
    Sarà una donna che prima che quella del figlio avrà messo a repentaglio la sua di vita, con un parto fatto, se non da sola, con l'aiuto di qualche collega prostituta.
    Potrebbe essere una donna che ha fatto quindi l'equazione:
    qualità della mia vita = qualità della vita che avrebbe mio figlio

    Pensandoci bene, se così fosse, non ci sarebbe molta distanza da un aborto terapeutico.
    A muovere i genitori in tal caso è la consapevolezza dell'emarginazione a cui sarà costretto loro figlio, nonché la mancanza di un sostegno affidabile dopo la loro morte.
    Nel caso della prostituta, che vive anch'essa una sorta di emarginazione, la logica potrebbe essere la stessa.

    Perché ucciderlo e non farlo ritrovare?

    Da aspirante psicologa dovresti saper rispondere a questa domanda meglio di me. Sappi però che una buona psicologa dovrebbe porsi nei confronti del paziente con dei protocolli di comunicazione tali per cui entrambe le persone (dottore, paziente) sono OK, scevri da pregiudizi.
    A me sembra abbastanza naturale considerare un proprio figlio, anche indesiderato, una continuazione di sé che non si vuole che vada a finire in mani altrui. Comunque spiegacelo tu...

    Abel perdonami ma la psicologia spicciola è una cosa che proprio non mi va giu'.
    Appena diventero' psicologa e avro' un paziente è logico che mi relazionero' empaticamente senza aver pregiudizi, anche se cio' ti assicuro che facile non è, il controtransfert è tutt'altro che facile da gestire, dato che , prima di esser psicologi, siamo essere umani.
    Per darti un parere certo dovrei essere già una psicologa, dovrei conoscere la donna in questione, anamnesi e diagnosi non si fanno mica cosi' sentendo una notizia al tg
    Ti assicuro cmq che usare la malattia mentale come alibi a tutto, di competente ha davvero poco, fidati.
    Ricordati anche che non tutte le donne che abortiscono gettando nell'immondizia i bambini, sono prostitute seviziate come dici tu, ma molte sono anche ragazzine viziate che pur di nn perdere i privilegi della vita agiata in famiglia, si "sbarazzano" del problema in questo modo.
    Proviamo un momentino a riflettere anche su questo prima di dar l'assoluzione a priori e ignorando che nel frattempo una vita è stata spezzata.
    Ultima modifica di Nuvolablu; 14/2/2008 alle 12:29

  9. #49
    Se muoio rinasco P S Y C H O
    da Estero
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    Quote Originariamente inviata da nuvolablu Visualizza il messaggio
    posso capirlo figurati, studio psicologia
    pero' un errore che spesso si fa è quello di ricercare la malattia o il disagio psichico a monte di qualsiasi scempio.
    Ti diro' che l'omicidio invece in psichiatria è raro, a parte in psicosi particolari, e da qui a dire che tutte le donne che buttano un neonato nell'immondizia sono psicotiche, ne passa davvero tanta di acqua sotto i ponti.
    Cioé buttare un neonato nella spazzatura rientra nella normalità?

  10. #50
    Nuvolablu
    Donna 43 anni
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    Quote Originariamente inviata da Abel Balbo Visualizza il messaggio
    Cioé buttare un neonato nella spazzatura rientra nella normalità?

    e per te tutto cio' che rientra nella cattiveria pura è patologia mentale??

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