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L'Orda,quando gli albanesi eravamo noi...

  1. #31
    Assuefatto da FdT
    Uomo 37 anni da Milano
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    La storia d'Italia è stata la storia del mondo per secoli, non ha senso stare a fare paragoni; in ogni luogo c'è un segno della nostra presenza, in tutto il mondo le invenzioni, le opere, le azioni degli italiani sono ricordate, in ogni campo, dalla scienza alla medicina, dall'arte alla cucina; dai tempi dei romani, da prima; dalle crociate alla scoperta delle americhe, dall'invenzione del telefono a quella della forchetta. Ma stiamo a discuterne? Ha senso tirar fuori certi paragoni sulla pelle della gente?




    Evidentemente certe teste di ***** pur essendo italiani non conoscono la storia del nostro paese, o meglio, non vogliono conoscerla!

    Preferiscono dare contro il nostro paese e schierarsi dalla parte opposta!

  2. #32
    Mai più senza FdT lakeofire
    Uomo 39 anni
    Iscrizione: 11/9/2007
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    Questi sono due esempi di come una certa propaganda, che ai tempi di mio nonno si rifaceva ai movimenti comunisti in risposta al nazionalismo filofascista, sia riuscita ad introdurre in uno dei popoli più importanti della storia (noi) l'idea che siamo dei figli di *******.
    ecc...
    Stra-quoto!

  3. #33
    Overdose da FdT
    Uomo 34 anni da Bergamo
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    Questi sono due esempi di come una certa propaganda, che ai tempi di mio nonno si rifaceva ai movimenti comunisti in risposta al nazionalismo filofascista, sia riuscita ad introdurre in uno dei popoli più importanti della storia (noi) l'idea che siamo dei figli di *******.
    Ora la propaganda è grembiulina, ma la storia non cambia (o meglio, cambia per i comodi di chi la fa..). Infatti Lucky Luciano, notissimo mafioso americano, contribuì sensibilmente allo sbarco alleato in Sicilia tramite le sue influenze 'culturali' in quella terra e fra quella gente. Te che sei un antifascista Enigma, dovresti considerarlo un eroe insomma.
    Capone ha prestato servizio ai stessi poteri sommersi cui prestano servizio oggi gli americani 'di potere', tali Bush, Powell, Murphy, Paulson e company. Gli altri non saprei, non vale neanche la pena cercare informazioni su di loro se quando si parla di nostri connazionali nel mondo davvero vi viene in mente Al Capone o Lucky Luciano.
    Non citerò gli italiani di successo perchè non ho tempo, e bisognerebbe occupare troppo spazio qui. Quanto agli italiani non di successo, potresti ricordare i morti della miniera di Monongah, che nessuno per cento anni si è degnato di cagare negli Stati Uniti, figriamoci qui da noi nei libri di storia; oppure quelli morti nel disastro delle Marcinelle; gli italiani all'estero dell'America latina, dell'Africa, dell'Asia; quelli delle missioni, che sono morti per portare aiuti in quelle terre, e ancora ci muoiono senza riempire pagine di giornali; i morti ammazzati durante la seconda guerra mondiale in Albania, in Africa, ed in altre regioni, morti non ricordati perchè c'è ancora chi si vergogna della memoria per i ragazzi, gli uomini e le donne, che sono stati trucidati solo perchè combattevano da fascisti; quelli morti nella prima guerra mondiale; quelli morti l'11 settembre, da eroi, che facevano parte dei soccorsi alle torri gemelle.
    La storia d'Italia è stata la storia del mondo per secoli, non ha senso stare a fare paragoni; in ogni luogo c'è un segno della nostra presenza, in tutto il mondo le invenzioni, le opere, le azioni degli italiani sono ricordate, in ogni campo, dalla scienza alla medicina, dall'arte alla cucina; dai tempi dei romani, da prima; dalle crociate alla scoperta delle americhe, dall'invenzione del telefono a quella della forchetta. Ma stiamo a discuterne? Ha senso tirar fuori certi paragoni sulla pelle della gente?
    Siamo stati uno dei popoli più grandi della storia, ma il punto non è questo. Il punto è che non puoi gli immigrati che vengono nel nostro paese e gli italiani che sono emigrati in America. L'America è un continente, l'Italia è una nazione, pure piccola. Erano altri tempi quelli, era un altro modo di pensare; ancora non eravamo solo calcio e denaro. Le americhe, ed in particolr modo gli Stati Uniti, sono sempre stati un minestrone di etnie e di culture; sono quasi tutti emigranti lì, dato che i popoli autoctoni di quelle terre sono stati in gran parte spazzati via. Tutte queste chiacchiere sugli italiani profughi schifosi di chissà quale mondo sono semplicemente una cretinata, e la scuola ne è in parte colpevole.
    Infatti non parla di nessuna delle cose dette, come non parla delle foibe albanesi, in cui migliaia di italiani hanno trovato la morte anche dopo l'armistizio dell'8 settembre 43. Nei libri di storia dovreste studiare il manuale Cubrilovic, non Al Capone.
    Ma è una lettura che non vi consiglio, tanto neanche Stella scriverebbe saggi su questo. Semmai vi consiglio una passeggiata, una passeggiata nei boschi dell'Emilia. Dove nella terra, o nei crepacci di quella regione, ci sono ancora i resti di soldati, civili, donne e bambini uccisi in modi orrendi.
    Queste e troppe altre sono le cose che mancano nei libri di storia delle scuole; ma purtroppo un Al Capone fa più notizia di un morto ammazzato sconosciuto, come fa più notizia di un Joe Petrosino, morto ammazzato anche lui perchè gli italiani nel mondo sono solo mafia, spaghetti, e mandolino.
    Ahahahahahaha ma propaganda di che? Io non ho postato l'argomento per dire che siamo dei figli di criminali,e che dobbiamo vergognarci per sempre,ancora non hai capito propio niente.Il topic è un'approfondimento all'argomento,noi eravamo per il mondo i talebani di adesso,e volevo far paragonare il pensiero che aveva la gente di noi,con i finti-fascisti leghisti,che sono di certo estremamente moderati rispetto a chi ci andava contro,ma anche nelle piccole cose....tipo qua ci stupiamo delle moschee dei uomini barbuti,di donne con il velo ecc...non immagini cosa provavano loro al vedere dei poveri cattolici che facevano processioni,festaggiavano san pio,san qua,san la,rosario ecc...vatti a leggere nel sito ufficiale le teorie razziali che facevano contro di noi.E nonostante l'italiano ha avuto tra i migliori uomini della storia,l'odio che si infettava verso di noi era maggiore di quello che propaga nei media al giorno d'oggi,sperando che un giorno non arriveremo a quei livelli.
    Questa non è propaganda,ma informazione....

  4. #34
    FdT quasi assuefatto
    Uomo 36 anni da Cagliari
    Iscrizione: 1/12/2007
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    il nostro problema è un altro....quando noi siamo emigrati, siamo partiti sapendo ke saremmo arrivati in un posto dove dovevamo iniziare tutto da 0 cercandoci un lavoro mentre chi ora emigra in italia sa che arriva e trova immediatamente cure (mentre un malato di cancro italiano deve aspettare 5-7 mesi per una visita) un pasto caldo 3 volte al giorno (mentre ci sono molti italiani ke si devono accontentare di quello ke c' è e quando c' è) un posto caldo dove dormire (i terremotati umbri ancora dormono in container, ma servono fondi per costruire centri di accoglienza) e in molti casi vengono aiutati a trovare un lavoro sicuro, assicurato e con ogni tipo di privilegio (in tutti i parchi dei paesi vicino al mio ci sono i custodi, ma anche gli spazzini, chi lavora in serra e tanti altri lavori sono svolti da emicgrati di ogni nazionaltà e sono ben pagati mentre ci sono padri di famiglia ke fanno i lavapiatti, lavorano in falegnameri e sono muratori tutti in nero senza nessun privilegio)....io penso ke questa situazione NON SIA PIù SOPPORTABILE....abbiamo già i nostri problemi ci mancano solo gli stranieri ad aggiungere preoccupazioni....secondo me un giusto modo di sistemare la situazione sarebbe eliminarli tutti (rimmandandoli nei propri Paesi) sistemare i casini e le famiglie italiane e successivamente se ci rimane un pò di tempo pensare agli altri....per aiutare gli altri lo STATO (scelto da noi!!!!) sta lasciando cagare gli italiani veri!!!!!!!!!
    Ultima modifica di PICCOLO ATTILA; 11/12/2007 alle 1:55

  5. #35
    Can che dorme Wolverine
    Uomo 39 anni
    Iscrizione: 3/4/2006
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    Concordo pienamente

  6. #36
    Vivo su FdT
    Donna
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    Questi sono due esempi di come una certa propaganda, che ai tempi di mio nonno si rifaceva ai movimenti comunisti in risposta al nazionalismo filofascista, sia riuscita ad introdurre in uno dei popoli più importanti della storia (noi) l'idea che siamo dei figli di *******.
    Ora la propaganda è grembiulina, ma la storia non cambia (o meglio, cambia per i comodi di chi la fa..). Infatti Lucky Luciano, notissimo mafioso americano, contribuì sensibilmente allo sbarco alleato in Sicilia tramite le sue influenze 'culturali' in quella terra e fra quella gente. Te che sei un antifascista Enigma, dovresti considerarlo un eroe insomma.
    Capone ha prestato servizio ai stessi poteri sommersi cui prestano servizio oggi gli americani 'di potere', tali Bush, Powell, Murphy, Paulson e company. Gli altri non saprei, non vale neanche la pena cercare informazioni su di loro se quando si parla di nostri connazionali nel mondo davvero vi viene in mente Al Capone o Lucky Luciano.
    Non citerò gli italiani di successo perchè non ho tempo, e bisognerebbe occupare troppo spazio qui. Quanto agli italiani non di successo, potresti ricordare i morti della miniera di Monongah, che nessuno per cento anni si è degnato di cagare negli Stati Uniti, figriamoci qui da noi nei libri di storia; oppure quelli morti nel disastro delle Marcinelle; gli italiani all'estero dell'America latina, dell'Africa, dell'Asia; quelli delle missioni, che sono morti per portare aiuti in quelle terre, e ancora ci muoiono senza riempire pagine di giornali; i morti ammazzati durante la seconda guerra mondiale in Albania, in Africa, ed in altre regioni, morti non ricordati perchè c'è ancora chi si vergogna della memoria per i ragazzi, gli uomini e le donne, che sono stati trucidati solo perchè combattevano da fascisti; quelli morti nella prima guerra mondiale; quelli morti l'11 settembre, da eroi, che facevano parte dei soccorsi alle torri gemelle.
    La storia d'Italia è stata la storia del mondo per secoli, non ha senso stare a fare paragoni; in ogni luogo c'è un segno della nostra presenza, in tutto il mondo le invenzioni, le opere, le azioni degli italiani sono ricordate, in ogni campo, dalla scienza alla medicina, dall'arte alla cucina; dai tempi dei romani, da prima; dalle crociate alla scoperta delle americhe, dall'invenzione del telefono a quella della forchetta. Ma stiamo a discuterne? Ha senso tirar fuori certi paragoni sulla pelle della gente?
    Siamo stati uno dei popoli più grandi della storia, ma il punto non è questo. Il punto è che non puoi gli immigrati che vengono nel nostro paese e gli italiani che sono emigrati in America. L'America è un continente, l'Italia è una nazione, pure piccola. Erano altri tempi quelli, era un altro modo di pensare; ancora non eravamo solo calcio e denaro. Le americhe, ed in particolr modo gli Stati Uniti, sono sempre stati un minestrone di etnie e di culture; sono quasi tutti emigranti lì, dato che i popoli autoctoni di quelle terre sono stati in gran parte spazzati via. Tutte queste chiacchiere sugli italiani profughi schifosi di chissà quale mondo sono semplicemente una cretinata, e la scuola ne è in parte colpevole.
    Infatti non parla di nessuna delle cose dette, come non parla delle foibe albanesi, in cui migliaia di italiani hanno trovato la morte anche dopo l'armistizio dell'8 settembre 43. Nei libri di storia dovreste studiare il manuale Cubrilovic, non Al Capone.
    Ma è una lettura che non vi consiglio, tanto neanche Stella scriverebbe saggi su questo. Semmai vi consiglio una passeggiata, una passeggiata nei boschi dell'Emilia. Dove nella terra, o nei crepacci di quella regione, ci sono ancora i resti di soldati, civili, donne e bambini uccisi in modi orrendi.
    Queste e troppe altre sono le cose che mancano nei libri di storia delle scuole; ma purtroppo un Al Capone fa più notizia di un morto ammazzato sconosciuto, come fa più notizia di un Joe Petrosino, morto ammazzato anche lui perchè gli italiani nel mondo sono solo mafia, spaghetti, e mandolino.
    Hai interpretato il mio post da un’ottica del tutto sbagliata, fuorviata forse da questa foga malcelata di rabbia. Il mio pensiero è che gli italiani siano un grande popolo, immigrato in terra straniera a causa della povertà; quando i nostri straccioni (e detto con tutto l’affetto possibile) sbarcavano a Elly’s Island venivano messi nei CPT dell’epoca, venivano visitati, controllati, analizzati e inondati di DDT per disinfettarli, come fossero animali. E venivano rimandati indietro senza tante pretese, se non “andavano bene”. Noi, che abbiamo provato tutto questo adesso ci sentiamo in dovere di trattare gli straccioni di colore come fossero animali.

    Non per niente la dedica del libro è la seguente:

    A mio nonno Toni “Cajo” che mangiò pane e disprezzo in Prussia e in Ungheria e sarebbe schifato dagli smemorati che sputano oggi su quelli come lui.

    E sarebbero carino da considerare che proprio i mafiosi (visto che parli di Joe Petrosino, la mano nera), che hanno tanto macchiato la reputazione dell’Italia sono proprio coloro ce hanno avuto più successo. Noi dobbiamo essere così intelligenti da non permettere che i delinquenti immigrati si inseriscano nella nostra delinquenza, ma che la parte “sana” si integri, e ci arricchisca così come i minatori di Martinelle e tutti i poveri disgraziati che sono morti di lavoro all’estero.
    Non diciamo cose poi così diverse, semplicemente non sai leggere, troppo occupato, come ho già detto prima, ad ergerti difensore dell'italianità del mondo.


    Evidentemente certe teste di ***** pur essendo italiani non conoscono la storia del nostro paese, o meglio, non vogliono conoscerla!

    Preferiscono dare contro il nostro paese e schierarsi dalla parte opposta!
    Come hai detto scusa?

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