La maturità psichica e la sanità mentale sono cose diverse. Ma l'imputabilità dipende da entrambe. Un minorenne non ha ancora raggiunto la maturità psichica di un adulto, e proprio per questo non può essere punito come un adulto.
Un adulto che non raggiunge un'adeguata maturità psichica, ovvero un livello sufficiente di capacità di intendere e di volere, sarà ovviamente punito in modo differente da un adulto pienamente capace di intendere e di volere. E questo perchè? Perchè avrà problemi, più o meno gravi, a livello mentale. Dalla gravità di questi problemi dipenderà poi la pena eccetera eccetera.
Che stress, ho detto che non devono essere puniti come un adulto, non che non devono essere puniti in assoluto. Prima leggere, poi, eventualmente rispondere.Son costernata davvero...
hanno commesso un crimine cazzi loro... se c'è l'intenzione se la son cercata e basta direi. ma si facciamogliela passare liscia solo perchè hanno 14 anni allora nn ho capito... tanto son briganterie da niente se poi crescono e fanno peggio???
gli alberi vanno riaddrizzati da piccoli diceva sempre mio padre e nn posso che dargli ragione davanti a certi elementi.
poi il comportamento incivile nn credo sia proprio quello suo comunque.... (scusate l'intromissione)
Sì, per me, l'atteggiamento del "me ne frego" non è un atteggiamento civile; la mia cultura e la mia educazione mi insegnano ad essere comprensiva e garantista nei confronti di chiunque sbagli.
Bene direi che sono intervenuta a sufficienza in questo topic e la cosa mi ha demoralizzata. Si parla da tempo di riforme che rendano i maggiori di 14 anni pienamente imputabili, e di conseguenza punibili come gli adulti. Personalmente preferisco insistere sull'aspetto educativo.
Buona continuazione
Io concordo sempre con Lantis e con darkness
Per carattere invece io sono esattamente il contrario
Sono molti anni che i governi adottano il tuo sistema....e che cosa ne abbiamo ricavato? Che i criminali vedono l'Italia come il Paese dei Balocchi, ecco a cosa ha portato il tuo atteggiamento garantista....problemi sociali a non finire, sia prima che soprattutto dopo l'immigrazione selvaggia
sono molto d'accordo sull'aspetto educativo, ma per esperienze mie personali, il più delle volte per far capire qualcosa ad un ragazzetto delle medie devi collegare una pena;
perchè se gli spieghi che quella cosa non va fatta per questo, per quello ecc... prima ti guarda male poi ti manda a cagare. (non tutti, ma la maggior parte di loro, specialmente maschi fa cosi).
invece se lui si fissa nella mente che se fa qualcosa di sbagliato e che è lui che ne subisce le conseguenze credo che prima di fare qualcosa di sbagliato poi ci pensi su due volte.
Concordo...e aggiungo...in merito a questa parte, che negli ultimi tempi non si limitano a mandar a cagare, ma han AGGREDITO anche fisicamente
Puoi dirgli a un 16 enne che HAI GIÁ ripreso per una qualsiasi motivazione e ti aggredisce fisicamente...puoi dirgli "non si fa cosi" ???
Io non credo che Becassine (mi corregga se sbaglio) intendesse dire che si devono convocare quei tre ragazzi e gli si debba dire:
"Ragazzi, ecco un bel buono da spendere al McDonald per voi, però mi raccomando, non lo fate più!!".
Quella che tu chiami "pena" è quel che Becassine intende per rieducazione.
Semplicemente non si può trattare un 14enne alla stregua di un adulto che ha fatto una cosa simile, che ne so, quello che beccarono a Roma che di notte dava fuoco a tutte le automobili parcheggiate (a parte che anche su quel caso ci sarebbe molto da discutere...) .
Io ho molta fiducia nella gustizia italiana nei confronti dei minori e sono convinto che faranno la cosa giusta. Analizzeranno la situazione nel dettaglio, che relazioni reali ci siano tra ragazzo e scuola e tra ragazzo e genitori. Persone esperte decideranno per il meglio.
Quel che dispiace, semmai, è che sovente si debba arrivare a certi livelli alti per risolvere situazioni che invece sarebbero (dovrebbero essere) gestibili anche da livelli inferiori (scuola, famiglia).