Mi attraversa la strada un can bassotto,
pensieroso, lo sguardo titubante;
è il suo padrone un padano ruspante,
un artigianello del varesotto.
S’accosta a una pianta e fa lo schizzetto;
poi mi bofonchia con dire essenziale:
“Me i culattoni mi fanno star male,
ce l’ho sui cojoni come i maometto”.
Femmina e maschio c’ha fatto il Signore
perché ciulando si faccian su i figli;
se nel didietro lo metti o lo pigli
al Papa procuri un grande dolore.
Adesso le lesbiche e i oregioni
vogliono mettere su la famiglia,
vorrebbero averci la sua conchiglia
con dentro i diritti e le successioni.
La Lega e i fascisti col pio Casini
non vogliono invece che quelli là
per legge diventino mamma e papà:
o ciuli normale o niente bambini.
Dicono: “Guardali come son belli
i figli dei sani eterosessuali.
Pensa che danno se gli omosessuali …..
quel Gatti per me era uno di quelli”.
In Spagna quel porco di Zapatero
ha detto: “Si sposino anche i finocchi”.
Quante le lacrime uscite dagli occhi
dei sani maschi esponenti del clero!”
Il cane alla bocca ha un filo di bava
diretto secreto delle meningi.
Mi guarda e poi chiede. “Tu quando mingi
ti siedi o ritto maneggi la clava?
Ormai troppe in giro sono le checche ,
maschietti soltanto sui documenti
ma femmine perse nei movimenti.
Mi danno fastidio come le zecche.
Ora che il culo gli vende anche Prodi
per un piattino di miseri voti,
l’ ‘Osservatore’ ha tuonato: “Idioti!
pei bimbi innocenti voi siete Erodi.
Sta scritto nel Libro – leggi la Bibbia:
sodomiti e onanisti brutta razza.
Se Dio un bel giorno con loro s’incazza,
il papa ti sbatte dritto a Rebibbia!
Per noi ti sei fatto pere d’Averna:
adesso cos’è ‘sta faccenda dei PACS?
Se Dio non è un suonatore di sax,
la PAX ce l’avrai, però quella eterna.”
Il cane continua, la bava monta:
“Persino quell’uomo pieno di affanni
- il buon Baget-Bozzo, ossia il prete Gianni –
sempre più spesso, lo vedi, s’adonta.
Se Prodi lui insegue, ringhia, lo azzanna
su questa faccenda degli invertiti,
ha tutti i diritti innati e acquisiti:
di qua prete Gianni, di là suor Gianna.
Poi scese in campo anche l’ateo devoto
a mulinellar contro lesbiche e gay:
“La sacra famiglia ci dieder gli dei:
è legge divina, lo sa anche il mio scroto”.
Pure Ferrara ben sa quel che dice,
lui che una volta al suo amor Cavaliere
ha porto in dono cervello e sedere.
Narra la Storia, ne fu anche felice.”
Il cane ha esaurito le sue invettive,
la bava riunita s’è in una pozza.
Dal cu*o schivando la coda mozza
s’involan scoregge soavi e giulive.