Per carità gli insegnanti sono liberi di indossare quel che vogliono. Quello che volevo dire però è che tra un crocefisso appeso e uno indossato dall'insegnante forse quello che "influenza" di più il bambino è il secondo ,dato che l'insengante (almeno in teoria) dovrebbe essere un esempio per gli alunni.
Onestamente io ai simboli e a queste cose non do grande importanza. Come ha scritto Kathryn un crocefisso in aula non influisce sul programma e non trasforma una scuola pubblica in una di quelle gestite da religiosi di cui parlavi tu.
Il crocefisso non parla, sono le persone che parlano e con i loro comportamenti influenzano i bambini. Proprio per questo io mi concentrerei di più su quello che esce dalla bocca degli insenganti anziché sulla presenza o meno di un oggetto ornamentale nelle aule.
Il crocifisso è un simbolo di fede e come tale va rispettato, qualunque religione sia.
Secondo me si stanno facendo troppe polemiche,la scuola è laica punto. Nella scuole si insegna e non dovrebbero esserci simboli religiosi. Io sono cattolica e sinceramente non mi importerebbe nulla se nella scuola di mio figlio, non ci sia il presepe o l'albero. Il Cristianesimo lo dobbiamo portare ogni giorno nel cuore, facendo del bene a chi ne ha bisogno. Se voglio pregare vado in chiesa e faccio catechismo. Poi in questo periodo sto sentendo cose assurde come quello che la cultura mussulmana non rispetti le donne. Certo sono molto indietro su questo campo, perché vietare alle donne di studiare o di portare il burqa per coprirsi non ha senso. Però anche la nostra cultura non rispetta le donne, nel momento in cui si vedono donne sulla strada completamente nude pronte a concedersi a chiunque, o in televisione dove non si fa altro che vedere donne spogliate che fanno sesso in tutti i modo possibili. Questo non è rispetto per la donna, perché si considera esclusivamente come un oggetto. Riflettete. Bacioni
Ma sta polemica è montata solo a causa degli attentati.
Se non ci fossero stati a nessuno sarebbe importato se una scuola in culandia si fosse evitato di fare un presepe.
Ma poi, scusate, c'è chi ancora fa il cazzo di presepe?!?!
Sono tutti argomenti tirati fuori per inscenare la polemica tra religioni. Tutte cazzate da Lega Nord.
Non funziona esattamente così. In Egitto, Paese a maggioranza mussulmanta, ci sono un 10% di copti cristiani, presenti lì ben prima dell'arrivo degli Arabi.
Anche nella stessa Arabi Saudita, epicentro dell'islam, sono presenti delle chiese. Viene chiesto loro di non esporre simboli religiosi all'esterno. Purché siano edifici discrete, anzi anonimi, si può professare una fede diversa.
Lo stesso corano premette la presenza di altre fedi, prescrive solo che chi la professa paghi una tassa. Da qui la battuta:
"Isis: convertirsi o pagare una tassa. Potrebbe farsi largo nel trevigiano"
Anni fa incontrai in una vacanza due svizzeri di origine italiana. Sedevamo tutti in un bar e questi parlavano in tedesco. Uno dei due se ne era andato e gli ho chiesto che dibattevano: parlavano della 'cassen', ovvero di istituire un fondo comune con il quale pagare, in parti uguali, le spese comuni (benzina della macchina, pedaggi autostradali, etc). Insomma, questi due mettevano in piedi una infallibile contabilità e un conto corrente anche per le spese di 7 giorni di viaggio.
Perché i cantoni svizzeri funzionano? Perché sono tanti piccoli Stati nello Stato, ognuno con il suo piccolo borsellino autonomo e non comunicante con gli altri. Al contrario di quanto avviene tra le nostre regioni Italiane.
Il criterio deve essere quello adottato per le assicurazioni auto: una provincia in cui si hanno 5-6 volte i colpi di frusta deve pagare un premio più alto di 5-6 volte.
Non fa un grinza.
Voglio sperare che sia una bufala:
Boldrini: ” Bisogna insegnare l’islam nelle scuole”*
Si cerca di far sparire la religione nazionale per discordanze tra credenti ed atei e poi si valorizza una religione oggettivamente peggiore? Ditemi che è uno scherzo...