Savona - Aveva bevuto. E parecchio il carabiniereche sabato pomeriggio ha investito in centro, in via Boselli, Nicolino Squillaci, il pensionato di 78 anni, che stava attraversando la strada, morto poi sabato sera in ospedale per le conseguenze delle ferite.
Dai test effettuati in ospedale nella tarda serata di sabato e comunicati ieri mattina dai sanitari ai vigili urbani è emerso come il suo tasso di alcol nel sangue fosse, a distanza di ore dall’incidente, di oltre 2 g/l.
Fulvio B. stava in piedi a malapena. Dalla municipale che conduce le indagini ieri mattina era stato riferito in un primo momento come il valore fosse ben oltre l’ 1,5. «Supera quel limite per cui scattano sequestri e denunce» si sono limitati a dire con le analisi in mano gli agenti che erano pronti all’arresto ritenuto poi non necessario dal magistrato di turno, il pm Cristiana Buttiglione. Dal comando dei carabinieri quell’oltre è stato fissato in più di 2 g/l, come riferito ieri dai colleghi . Dopo una notte passata in ospedale in osservazione per una ferita al mento, ieri mattina il carabiniere, dopo esami e tac, è stato dimesso. Ma non è stato mandato a casa. È stato portato in caserma, al comando provinciale per essere ascoltato dai suoi vertici dopo che il pm aveva negato l’arresto chiesto dalla municipale (“non è fuggito”) che aveva rilevato l’incidente insieme ad una pattuglia della polmare.
Su Fulvio B., sposato con tre figli piccoli, pendono adesso due denunce, una per l’accusa di omicidio colposo e l’altra per essersi rifiutato di sottoporsi all’alcol test subito dopo l’incidente che aveva provocato con il suo scooter non assicurato. Il quarantaseienne carabiniere di quartiere sabato pomeriggio non aveva voluto sottoporsi al test come gli avevano chiesto i vigili ed era stato convito dai suoi colleghi a salire su una loro auto per essere portato in ospedale tra le contestazioni dei presenti. Poi in Valloria è stato sedato per il suo particolare stato di alterazione psicofisica che lo aveva portato a dare in escandescenze all’esterno del pronto soccorso. È stato bloccato a forza dai suoi stessi colleghi che lo “piantonavano” insieme agli agenti della municipale.
Fulvio B. non voleva entrare all’interno del pronto soccorso. Per diverso tempo è rimasto nel parcheggio del San Paolo prima di essere convinto ad entrare. Il carabiniere è ritenuto al comando un militare di notevole esperienza, con un passato al nucleo radiomobile e operativo. Poi da qualche anno l’incarico da carabiniere di quartiere, in centro, a contatto sulla strada con residenti, cittadini e commercianti. Recentemente fanno sapere i colleghi, chiedendo l’anonimato, Fulvio B. aveva avuto una serie di problemi personali che comunque non gli avevano impedito di compiere diversi gesti di solidarietà verso i colleghi. Come quello di pagare il biglietto del ritorno a casa in Sardegna per un militare in difficoltà il giorno del suo compleanno. Intanto gli agenti della municipale, coordinati dall’ispettore Luciano Angeleri e dal comandante Igor Aloi, non hanno voluto rendere noto il risultato dei test. «Nessuna pressione, massima collaborazione» la conferma dai vertici della municipale e dei carabinieri. Oggi verranno anche acquisite le immagini delle telecamere della gioielleria De Stefano e della banca Unicredit. Nicolino Squillaci avrebbe attraversato via Boselli all’altezza dell’intersezione con via Monti. Un punto in cui non ci sono strisce pedonali.
Fonte:
Carabiniere investe e uccide pedone, «era ubriaco» | Liguria | Savona | Il Secolo XIX