VICENZA - Per giorni è forse rimasto prigioniero della paura di subire aggressioni in casa sua. Fino a sparare per "difenderla" dai carabinieri che volevano solo assicurarsi che stesse bene, che non fosse accaduto niente di grave. E' così che Battista Zanellato, 84 anni, ha sparato, uccidendolo, a Valerio Gildoni, un tenente colonnello dell'Arma che aveva la metà dei suoi anni, per poi barricarsi nella sua casetta di Bosco di Nanto, ad una ventina di chilometri da Vicenza.
Solo i Gis, le "teste di cuoio", gli specialisti delle situazioni veramente difficili, sono riusciti a prenderlo con un blitz senza che, come ha detto il comandante provinciale dei carabinieri di Vicenza, Giovanni Sarno, fosse versato altro sangue. Ed il rischio, dopo un assedio durato otto ore, durante le quali in almeno un'altra occasione l'anziano ha fatto ancora fuoco, era reale.
Zanellato, una vita tranquilla da pensionato, dopo tanti anni di lavoro come scalpellino, turbata solo dalla scomparsa della moglie alcuni anni fa, in circostanze drammatiche, era conosciuto dai vicini come una persona "solare", spesso in bicicletta anche per fare la spesa al mercato, come ieri mattina. Ma da qualche giorno, racconta il figlio Daniele, qualcosa non andava. Il caldo, l'età, o più probabilmente la paura di essere aggredito in casa come è capitato ad altri anziani, si è trasformata in terrore e, forse, in follia. Ai primi segni di confusione, il figlio ha chiesto al medico di andare a casa del padre per visitarlo. L'appuntamento era per ieri pomeriggio alle 17, ma Zanellato non ha aperto la porta al dottore, che ha avvisato Daniele.
Quest'ultimo, preoccupato dall'assenza di risposte, ha chiamato i carabinieri della vicina stazione di Barbarano. La pattuglia, giunta sul posto, è stata accolta a fucilate dal pensionato. I militari hanno avvisato i loro superiori tra cui il tenente colonnello Valerio Gildoni, 42 anni, una brillante carriera nell'Arma svolta in gran parte nella Capitale, giunto pochi giorni fa a Vicenza per prendere il comando del reparto operativo. In borghese ma con indosso il giubbotto antiproiettile, il tenente colonnello e altri ufficiali hanno tentato di convincere l'anziano. Ma lui con il vecchio fucile da caccia ha fatto ancora fuoco, uccidendo Gildoni e asserragliandosi in casa.
Inutile ogni altro tentativo, mentre il pensionato ha sparato almeno un'altra volta per "spegnere" un faro puntato contro una finestra dai carabinieri, è stato chiesto l'intervento dei Gis che, giunti attorno alla mezzanotte, sono entrati nella casetta di due piani scalandone la facciata. Una, due, tre quattro serie di granate stordenti e l'uso del gas hanno fatto desistere l'anziano che è stato arrestato. Non è rimasto ferito, ma è ricoverato in ospedale per controlli.
http://www.repubblica.it/2009/07/sez...o-anziano.html
Mi chiedo come si possa permettere che un 84enne possa avere armi da fuoco dentro casa...cacciatore o no,a mio avviso ci dovrebbero essere leggi ancora piu severe per la detenzione di armi,e quando si raggiunge una certa età,insieme alla patente vanno ritirate anche le armi da fuoco...