Già due anni fa, la petizione contro la “sessualizzazione della scuola pubblica” raccolse quasi 92.000 firme nella Svizzera tedesca. Più in particolare è l’uso di peni e vagine di legno che è stato messo in discussione da numerosi genitori, insegnanti o semplici cittadini.
Il famoso Piano Educativo 21, che sarebbe dovuto entrare in vigore a partire dal 2014, ha attirato le ire di gran parte della popolazione, iniziando dai giovani UDC di Lucerna (che sono del resto i creatori della petizione).
L’iniziativa congiunta dell’Ufficio federale della sanità pubblica e il Ministero della Pubblica Istruzione propone di introdurre l’educazione sessuale obbligatoria a partire all’asilo. Per questo motivo, una consegna di “kit di formazione” molto speciali dovrebbe essere fatto agli insegnanti di scuola materna e primaria: si tratterebbe niente di meno che di un “Basler Sexboxen” (una “Scatola del sesso” ).
Queste “scatole magiche” contengono, tra le altre cose, peni di legno e vagine di peluche, per non parlare dei libri di testo che incoraggiano i bambini a toccare ed esplorare il proprio corpo e quelli degli altri. Sarà soprattutto il libro di fumetti e vignette di Lisa e Jan, che servirà come base educativa: tra la moltitudine di immagini, c’è una bambina che si masturba mentre un altro la guarda, un ragazzino che si masturba sotto le lenzuola e che illumina le sue parti intime con una torcia elettrica, una donna che mette un preservativo un uomo o un bambino che spia i suoi genitori nel pieno atto sessuale attraverso la finestra
Svizzera: dei kit porno per i bambini delle scuole materne ed elementari | Informare per Resistere