Non ho visto topic su questa vicenda incredibile, fortunatamente finita "bene" (bene senza virgolette lo sarà solo quanto quel mentecatto del direttore del carcere di genova sarà retrocesso a lavare i cessi di una questura).
La cronologia:
18/12. Genova, serial killer evade dopo il permesso
Bartolomeo Gagliano, 54 anni, accusato di 3 omicidi
È ricercato in tutta Italia. Cancellieri: «Gravissimo»
L’EVASIONE - È l’alba di mercoledì quando Gagliano ferma un panettiere a Savona, minacciandolo con una pistola, e si fa portare in auto a Genova, dove doveva rientrare in carcere - a Marassi - entro le 9.00, dopo un permesso premio trascorso nella sua città di residenza per visitare la madre. Giunto nel capoluogo ligure, Gagliano scarica il panettiere e prosegue la fuga su una Fiat Panda Van di colore verde, dove ha caricato tre borse. Il serial killer, che è anche armato, fa poi perdere le sue tracce.
Finisce a Mentone la fuga del serial killer Bartolomeo Gagliano
FINE DELLA FUGA – Si chiude così, dopo due giorni di terrore, la fuga di Bartolomeo Gagliano, il serial killer che non è rientrato nel carcere di Genova dopo che gli era stato concesso un permesso premio. Il 55enne è stato fermato a Mentone, in Francia: aveva già varcato il confine per cercare di far perdere le sue tracce.
Mario Iavicoli, l’avvocato genovese di Gagliano, aveva spiegato che l’uomo “mi ha telefonato oggi a mezzogiorno che si voleva costituire. E invece l’hanno catturato prima”. Ma toh, Proprio sfortunato! Ridicolous
La pistola calibro 7,65 con colpo in canna con cui l'hanno pescato gli serviva sicuramente a quello ed era finito in francia perchè ha sbagliato l'entrata in autostrada..
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Il soggetto in questione:
Ma chi è Bartolomeo Gagliano, conosciuto come il serial killer delle prostitute, "il mostro di san valentino" e il “re” delle evasioni? Perché a quest’uomo con una carriera criminale così importante è stato accordato un permesso premio?
Gagliano è un siciliano di 55 anni che appena adolescente si trasferì con la famiglia in Liguria, a Savona. L’adolescenza e i primi anni della maturità li trascorre in una apparente normalità. Poi a circa 30 anni il primo brutale omicidio che segnerà l’inizio della sua lunga scia di sangue che farà di lui uno dei serial killer più pericolosi d’Italia.
La sua prima vittima si chiama Paolina Fedi è una prostituta di 32 anni con la quale ha una relazione segreta. Dopo una discussione con la donna che minaccia di rivelare tutto alla sua fidanzata, Gagliano la uccide. Viene arrestato dopo pochi giorni d’indagine ed è l'inizio di una carriera tra le più assurde, scandita da continue fughe dai luoghi di detenzione. La prima è dall'ospedale psichiatrico giudiziario di Aversa, poi da quello di Montelupo Fiorentino dal quale evade con un compagno, Francesco Sedda.
Quest’ultimo sarà il suo complice in altri terribili e sanguinosi omicidi. Infatti oltre che compagni di cella e di fuga, diventeranno «compagni di sangue» durante una folle settimana genovese.
E’ il 1989 e la prima vittima è un travestito ucciso con un colpo di pistola calibro 7,65 in pieno volto e ritrovato nella boscaglia soprastante una piazzola dell'autostrada Milano-Genova, poco distante dal casello di Vignole Borbera; il secondo episodio pochi giorni dopo, la notte di San Valentino, quando sempre con la solita arma, Gagliano uccide un transessuale. Ancora pochi giorni e spara ad una prostituta ma pur ferendola in modo molto grave, la donna riesce a sopravvivere.
La Polizia finalmente lo individua e lo arresta: Gagliano viene rinchiuso nel carcere di Reggio Emilia. Ma non ci rimane per molto. Le evasioni di Gagliano, infatti, saranno ancora cinque. La sesta è quella di quest’oggi.
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E quel figlio di puttana del direttore del carcere: siamo stupiti, non sapevamo fosse un assassino. Ma sei ritardato o solo clamorosamente inetto? In entrambi i casi inadatto a ricoprire qualsiasi ruolo in una amministrazione pubblica che non sia quello di spazzare per terra o svuotare i cestini, ma probabilmente sbaglierebbe anche a fare quello.
Chiunque sia un minimo a conoscenza della materia sa che è IMPOSSIBILE che non sapessero dei reati precedenti, dal momento che il fasciolo del detenuto, la sua storia e la sua fedina penale lo accompagnano e sono gli elementi principali che devono essere valutati anche dal magistrato di sorveglianza prima della concessione di permessi e agevolazioni.
Il che apre a una terza inquietante ipotesi, che è la più realistica a sto punto e forse anche la peggiore, e cioè che in realtà fossero perfettametne a conoscenza del suo passato e abbiano deciso di concedergli comunque il premio.
Genova - «Dichiarazioni temerarie, visto che il carcere era in possesso di tutti i documenti della storia del detenuto e leggerezza» con cui «ha gettato allarme sulla popolazione e discredito sulle istituzioni». Per questi motivi il ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri ha deciso l’allontanamento del direttore del carcere genovese di Marassi, Salvatore Mazzeo. «Non sapevamo che avesse quei precedenti penali» per diversi omicidi, «stando agli atti per noi era solo un rapinatore», aveva dichiarato a caldo Mazzeo, poche ore dopo la notizia della fuga del serial killer Bartolomeo Gagliano, catturato oggi a Mentone.
Cancellieri ha spiegato al Parlamento che la misura «non è legata all’iter di concessione del permesso premio, per il quale anche il direttore del carcere fornisce un parere informato al magistrato di sorveglianza, ma alle dichiarazioni fatte da Mazzeo dopo l’evasione».
Il ministro della Giustizia ha spiegato infatti che «sia il magistrato di sorveglianza che il carcere erano a conoscenza dell’ampio curriculum criminale di Bartolomeo Gagliano». «Dico questo - ha aggiunto Cancellieri - per sgombrare il campo dagli equivoci sorti dopo le prime dichiarazioni del direttore del carcere di Marassi che sembrava sostenere che il carcere non aveva conoscenza della storia criminale del detenuto, cosa smentita dalla corrispondenza intercorsa tra la direzione del carcere e la magistratura di sorveglianza».
Il direttore di Marassi si difende: «Conoscevo i precedenti di Gagliano? Avevo una informativa generica. Abbiamo rispettato la legge, è successo l’imponderabile. Il passato di Gagliano non doveva contare».
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Notevole il cambio di difesa, dal "non sapevamo" a "sapevamo ma il passato non doveva contare".
Non esistono "informative generiche".
Il passato non doveva contare!?? 5 precedenti episodi di evasione non devono contare quando si deve decidere se concedere a un detenuto pluriomicida di uscire a farsi un giretto fuori dal carcere?!? Imponderabile, un evento già verificatosi 5, dico 5 volte!???
Che schifo.
E ora i detenuti di genova tengono tutti la parte del loro buon direttore...è grottesco.
Quando è evaso e ho sentito al tigi quelle affermazioni mi è preso quasi un nodo allo stomaco per il disgusto e la rabbia.
Ma cristo almeno stai zitto, vergognati, e poi ringrazia che non abbia ucciso quello a cui ha fregato la macchina che avresti avuto sulla coscienza.
E inventati una giustificazione MENO STUPIDA, almeno, già tutti si rendono conto della tua incompetenza e idiozia, non renderti anche ridicolo. Direttore di uno dei più importanti penitenziari d'Italia. Mamma mia.
Ah aggiungo che mi piacerebbe anche vedere un bel procedimento anche nei confronti di quel poveretto del magistrato di sorveglianza, che ha la responsabilità diretta del fatto. 3 cose deve guardare: 1 se esistono i presupposti formali e di legge per concedere la misura 2 valutare comportamento del detenuto 3 considerare i precedenti. Ora, ammesso e non concesso che in teoria ci fossero i presupposti, vediamo che: è un soggetto estremamente violento e pericoloso, che lo ha dimostrato più e più volte, e che avendone la possibilità non ha mai esitato a evadere o scappare. Ma allora che cazzo fai!? blea.