Caso Trayvon, Zimmerman prosciolto
Si temono proteste contro la sentenza
Il vigilante ha ucciso il 17 enne Martin Trayvon che era disarmato. Per la giuria non è colpevole di omicidio
George Zimmerman non è colpevole della morte del giovane afroamericano Trayvon Martin. Lo hanno deciso i giurati dopo sedici ore di camera di consiglio al termine del processo in Florida. Zimmerman, una guardia privata di 29 anni, lo scorso 26 febbraio ha ucciso un ragazzo di colore disarmato, Trayvon Martin, di 17 anni a Sanford, in Florida. Il ragazzo è stato ucciso mentre camminava per strada con il cappuccio alzato, per andare a comprare le caramelle. Il vigilante ha affermato di aver sparato per legittima difesa, dopo essere stato aggredito, ma sull’uomo pesa il sospetto che la sua azione sia stata dettata dal razzismo oppure dal suo atteggiarsi a «giustiziere».
IN AULA - In aula Zimmerman, visibilmente teso al momento della lettura del verdetto, ha accolto la decisione rimanendo impassibile. «Lei non ha più nulla a che fare con questa corte, è libero, può andare» ha detto il giudice. I genitori di Trayvon, sempre presenti durante le udienze del processo, non erano stavolta in aula. Sul caso intervenne anche il presidente americano, Barack Obama, dicendo che se avesse avuto un figlio sarebbe stato come Trayvon. Secondo gli esperti la procura non aveva abbastanza elementi di prova per incriminare Zimmerman, non avendo potuto chiamare testimoni oculari per il fatto.
LO SGOMENTO - Ora Zimmerman è di nuovo un uomo libero. Ma la decisione di assolverlo è destinata ad avere strascichi per parecchio tempo. Tanti sono i dubbi che rimangono sul perché un ragazzo di colore che usciva da un negozio con in mano una bibita e un pacchetto di caramelle, diretto verso la casa di suo padre, fu inseguito e ucciso con un colpo di pistola.
DOPO LA SENTENZA - La sentenza lascia sgomenta la comunità afroamericana. Fuori dal tribunale la folla radunata per chiedere giustizia per Trayvon ha cominciato a protestare. Si temono reazioni violente e manifestazioni contro la sentenza. Nei giorni scorsi sono stati ripetuti appelli a non scendere in strada. Il timore è che il giudizio scateni una serie di manifestazioni di indignazione, come è successo a Los Angeles per il caso di Rodney King, il ragazzo pestato a morte dagli agenti che al processo sono stati prosciolti. In ogni caso, la polizia ha attivato misure di sicurezza straordinarie.Caso Trayvon, Zimmerman prosciolto
Si temono proteste contro la sentenza
Il vigilante ha ucciso il 17 enne Martin Trayvon che era disarmato. Per la giuria non è colpevole di omicidio
George Zimmerman non è colpevole della morte del giovane afroamericano Trayvon Martin. Lo hanno deciso i giurati dopo sedici ore di camera di consiglio al termine del processo in Florida. Zimmerman, una guardia privata di 29 anni, lo scorso 26 febbraio ha ucciso un ragazzo di colore disarmato, Trayvon Martin, di 17 anni a Sanford, in Florida. Il ragazzo è stato ucciso mentre camminava per strada con il cappuccio alzato, per andare a comprare le caramelle. Il vigilante ha affermato di aver sparato per legittima difesa, dopo essere stato aggredito, ma sull'uomo pesa il sospetto che la sua azione sia stata dettata dal razzismo oppure dal suo atteggiarsi a «giustiziere».
IN AULA - In aula Zimmerman, visibilmente teso al momento della lettura del verdetto, ha accolto la decisione rimanendo impassibile. «Lei non ha più nulla a che fare con questa corte, è libero, può andare» ha detto il giudice. I genitori di Trayvon, sempre presenti durante le udienze del processo, non erano stavolta in aula. Sul caso intervenne anche il presidente americano, Barack Obama, dicendo che se avesse avuto un figlio sarebbe stato come Trayvon. Secondo gli esperti la procura non aveva abbastanza elementi di prova per incriminare Zimmerman, non avendo potuto chiamare testimoni oculari per il fatto.
LO SGOMENTO - Ora Zimmerman è di nuovo un uomo libero. Ma la decisione di assolverlo è destinata ad avere strascichi per parecchio tempo. Tanti sono i dubbi che rimangono sul perché un ragazzo di colore che usciva da un negozio con in mano una bibita e un pacchetto di caramelle, diretto verso la casa di suo padre, fu inseguito e ucciso con un colpo di pistola.
DOPO LA SENTENZA - La sentenza lascia sgomenta la comunità afroamericana. Fuori dal tribunale la folla radunata per chiedere giustizia per Trayvon ha cominciato a protestare. Si temono reazioni violente e manifestazioni contro la sentenza. Nei giorni scorsi sono stati ripetuti appelli a non scendere in strada. Il timore è che il giudizio scateni una serie di manifestazioni di indignazione, come è successo a Los Angeles per il caso di Rodney King, il ragazzo pestato a morte dagli agenti che al processo sono stati prosciolti. In ogni caso, la polizia ha attivato misure di sicurezza straordinarie.
Fonte: Il Corriere della Sera