Ho perso il conto delle volte in cui hai cambiato versione nuvola, davvero xD
Eppure è italiano xD
Ho perso il conto delle volte in cui hai cambiato versione nuvola, davvero xD
Eppure è italiano xD
Ok Jo nulla di nuovo, con te ogni discussione finisce così... chissà se un giorno capirò mai quale lingua parli xD
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Ma ci sei o ci fai?
Tu sei stato prevenuto sin dall'inizio e non capisco il perchè, forse ti sei sentito toccato perchè sei l'autore di sto topic.
In nessuna mia parola si evince una mia discriminazione nei confronti dei gay nè un'aggressività nei confronti del padre. Sin dall'inizio ho espresso la mia opinione ossia che per me queste meravigliose parole vanno condivise in privato tra un padre e un figlio, tutto quì. Il resto sono tue farneticazioni e sì, meno male che è tutto scritto.
Non ho altro da aggiungere, buona continuazione.
Fino a qui dici che il padre ha scritto la lettera e poi l'ha pubblicata, mettendoci la solita frasetta del sospettuccio del "l'ha fatto per attirare attenzione!"
(anzi c'è pure un pezzetto dove dici che è l'articolo a dire questa cosa °_°)
Poi qui cambi storia e dici che l'ha fatto per dare un messaggio agli altri genitori.
Infine qui dici che ha scritto la lettera, l'ha data al figlio e poi l'ha resa pubblica.
Boh, parliamo la stessa lingua?!? mmmh... non so...
Nico', che bello vederti come nei vecchi tempi... ora però se hai un minimo di autostima vattene u.u
Prendi il messaggio di Jo come mia risposta.. è esattamente quello che avrei scritto io.. riprendendo post per post da bravo rompicoglioni quale sono.
Le tue parole sono quelle, se preferisci lo faccio anche io, in memoria dei vecchi tempi.
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A
B
C
io non aggiungo nulla
Siete in malafede come pensavo
La mia versione è sempre stata una: il padre ha scritto la lettera al figlio e poi l'ha pubblicata, questo non vuol dire che le sue parole non fossero sincere ma che nel suo gesto traspare anche la ricerca dei riflettori. Da quì la mia osservazione che era superfluo pubblicarla dato che reputo più importante condividere i sentimenti in privato e in famiglia, altro motivo per cui lo reputavo superfluo è che ad oggi l'omosessualità non è più un tabù e sono sempre in aumento i genitori che amano i figli gay; per quella parte invece di ignoranti che rinnegano un figlio perchè gay non vedo come leggere una simile lettera possa far loro aprire la mente.
Ora la lettera non gliel'ha più data...
Va benissimo, rispetto pienamente la tua tesi. Sii solo consapevole che non è quello che hai detto fino ad ora. Non voglio entrare nel merito della natura del problema di comunicazione che c'è stato, ma se leggi il mio ultimo post (con le tue parole) magari ti metti nei panni di chi sta da questa parte.
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E se mi impunto è perché siamo il popolo che si compiace del fatto che il papa abbia indossato gli stivaletti di prada neri invece che rossi ma passa sopra a un gesto del genere. Ma questo è no sfogo mio, non rivolto a te.
C'è qualcosa che non mi torna. Un padre che è consapevole delle tendenze omosessuali del figlio prima ancora che quest'ultimo se ne renda conto (a 6 anni) e accetta per suo amore questa realtà incodizionatamente, credo che tenda a spianargli la strada al punto che questi non si debba nemmeno preoccupare di fare coming out.
Io ho un ragazzo preadolescente, parliamo quotidianamente di sesso, e sto bene attento a non porre nei miei discorsi alcun tipo di discriminazione; ebbene, se fossi consapevole che mio figlio fosse o tendesse all'omosessualità, nel parlare di certi argomenti gli offrirei su un piatto d'argento la possibilità di portare a casa il suo fidanzato come se fosse una cosa accettabilissima.
Quindi non mi torna che a fronte di tanta disponibilità paterna sull'argomento, 'sto ragazzo comunque abbia avuto la necessità di programmare il suo coming out...
Per questo motivi ritengo che tale lettera sia un falso; credo che 'sto padre e relativo figlio gay non esistano proprio e che il tutto sia un'invenzione per raccontare un comportamento di fantasia e auspicabile in una società dove, al contrario di quanto pensano in molti, le discriminazioni sessuali esistono eccome.
Sarà che mio padre quando gli ho confessato di essere omosessuale se ne è strafregato. Le sue testuali parole sono state: 'Pensavo volessi confessarmi di aver fatto qualche cagata. Per me resti sempre mio figlio anche se gay; mi spiace solo che il mondo ti pregiudicherà per questo'.
Fortunatamente è una persona di aperte visioni e non si chiude dietro stupidi pregiudizi.
Diversa mia madre che mi ha fatto fare 4/5 sedute da uno psicologo pensando che esso potesse farmi diventare etero. Alla fine si è ritrovata con 500 euro di meno e un nulla di fatto...
Punti di vista e modi diversi di vedere...
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La lettera sicuramente è di pura fantasia ma ti assicuro che il coming out è una cosa spesso molto difficile e che si medita molto molto bene. E' il passo più difficile per un omosessuale. A me ci sono voluti 2 anni prima di trovare la convinzione di farlo... Alla fine a 16 anni ho rotto gli indugi e l'ho fatto...
Una volta fatto il mondo cambia in mezz'ora...