Che la colpa sia dei videogiochi è una cazzata, su questo non c'è alcun dubbio.
Come ho già ripetuto alla nausea, il problema è la società americana.
Che la colpa sia dei videogiochi è una cazzata, su questo non c'è alcun dubbio.
Come ho già ripetuto alla nausea, il problema è la società americana.
Terrore a Gela, spara 30 colpi di fucile sui passanti: ucciso dalla polizia
Un uomo per 5 ore, dalle 22 alle 3 della notte, ha tenuto in scacco a Gela il quartiere Scavone sparando dal balconecontro i passanti e contro i poliziotti, con i quali ha ingaggiato un conflitto a fuoco nel quale è stato ucciso. Si tratta di un disoccupato di 42 anni, Giuseppe Licata.
L'uomo si era barricato nell'appartamento al primo piano di una palazzina popolare, al civico 19 di via Arica, dove abitava con i genitori. In preda a un raptus, imbracciato il fucile da caccia, si è affacciato al balcone sparando sulla gente. Quando è intervenuta la polizia, avvertita da numerose telefonate, ha continuato a sparare anche contro gli agenti delle volanti.
Dopo vari tentativi di farlo desistere e di riportarlo alla ragione, Licata ha ripreso a sparare ancora, colpendo al viso uno degli agenti che ora rischia di perdere un occhio. Gli altri poliziotti, a quel punto hanno risposto al fuoco, ferendolo a morte. Quindi l'irruzione nella stanza e i soccorsi, ma per Licata non c'è stato nulla da fare: è morto subito dopo.
«Prima di rimanere ucciso nel conflitto a fuoco con i 50 poliziotti che avevano circondato la casa, Giuseppe Licata, in preda a un raptus di follia, ha sparato dai 25 ai 30 colpi di fucile da caccia (Beretta Calibro 12) caricati alcuni a pallini, altri a pallettoni». L'ha detto in conferenza stampa il questore di Caltanissetta, Filippo Nicastro. «Il fucile, che poteva contenere tre cartucce, è stato perciò caricato una decina di volte, dato che l'uomo disponeva di 1.500 colpi», ha aggiunto il questore. Licata deteneva l'arma legalmente perché nel 2002 aveva conseguito la licenza di caccia, mai più rinnovata, anche se pare che praticasse sempre l'attività venatoria.
La vittima soffriva da tempo di disturbi psichici, ma nel certificato medico per il porto d'armi era risultato «di sana e robusta costituzione fisica». Ora il medico che lo ha redatto rischia la denuncia. «Prima di fare irruzione nell'appartamento - racconta il vice questore Gaetano Cravana - abbiamo cercato in tutti di modi di farlo arrendere e di consegnare l'arma; abbiamo chiamato la madre che era fuggita dall'alloggio, abbiamo fatto intervenire i suoi amici più cari e persino la psichiatra che l'aveva in cura, ma non c'è stato nulla da fare».
Per tutta risposta ha sparato attraverso la porta contro i poliziotti, dopo avere mirato contro i vicini per strada. Nel conflitto a fuoco è rimasto ferito a morte. Il timore che qualcuno gli sequestrasse l'automobile perchè, non avendo soldi (era disoccupato) non aveva potuto rinnovare l'assicurazione, sarebbe stata la molla che ha fatto scattare la sua follia.
A lanciare l'allarme è stato il fratello di Licata, Gianfranco, 29 anni. Ha raccontato agli agenti che il fratello si era barricato in casa e armato di fucile aveva iniziato a sparare. L'anziana madre è subito scappata via di casa, mentre il padre, invalido costretto sulla sedia a rotelle, è rimasto in casa sotto la minaccia dell'arma.
L'agente ferito, Fabio Matteo Vaccaro, 47 anni, è fuori pericolo ma ha perso la vista all'occhio destro. L'agente è stato sottoposto nell'ospedale Garibaldi-Centro di Catania ad un delicato intervento chirurgico durante il quale è stato rimosso un pallettone di piombo che era penetrato nello zigomo. Le condizioni dell'uomo sono buone ma la prognosi rimane riservata.
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ecco quando la caccia e la sua lobby è pericolosa in Italia ( il patentitno si da cani e pocri e maiali ) da anche la licenza di uccidere i cristiani perchè non vogliono regole piu severe nella concessione delle licenze e l'abolizione della norma che permette di entrare nei fondi altri senza chiedere permesso ai proprietari . Con un fucile da caccia non deve neanche chidere permessi nello spostarsi come invece nel caso della pistola.
Quale sarebbe il nesso tra un onesto cittadino ed uno squilibrato?
Il pda era scaduto, non l'ha rinnovato e nessuno ha fatto un controllo.
Era in cura psichiatrica e nessuno ha fatto un controllo.
Questo accanimento lo trovo davvero puerile, come se tolti i cacciatori ecco il ritorno della pace nel mondo...
Il nesso e chiaro in un passaggio dell'articolo in cui si dice che una volta che si ha il patentino di caccia nessuno si preoccupa piu se il soggetto in questione ha un equilibrio o no una volta su striscia o alle iene hanno fatto vedere come era facile avere il patentino di caccia s . Quindi se uno vuole fare una strage puo comprare diversi fucili da caccia senza tanti controlli basta che fa vedere il patentino. Alla caccia si fanno troppi sconti sociali e questo il prezzo che si paga. A livello giuridico siete ancora giudicati con troppa benevolezza, troppi abusi e pèochi rischi . Rischia di piu uno su un auto ubriaco o drogato che fa un incidente o viene fermato per controlli che uno che spara con il patentino scaduto o se in regola se spara per sbaglio a qualcuno. Bhe io voglio che ci sia l'abolizioni dei privilegi da codice civile, un aumento della reponsabilità giurdica,gli abusi puniti severamente dichiarazio nei spostamento del fucile da caccia al pari della pistola , non mi sembra che chiedo il mondo, di fronte a chi considera la caccia un sano divertimento uccidendo la vita di animali o uomini ( potenzialmente) ma si sa la lobby della caccia non vuole questo e accetta anche queste situazioni
È stato un massacro che ancora non ha spiegazione, quello avvenuto in una zona rurale vicino ad Albuquerque, New Mexico, Stati Uniti. E mentre a Washington si discute di controlli sulle armi, le stragi continuano a moltiplicarsi, con una frequenza allarmante, in tutto il Paese.
A fare fuoco oggi è stato un ragazzo di 15 anni, Nehemiah Griego. Ha sterminato la sua famiglia: il padre Greg, un pastore che fino a poco tempo fa lavorava anche presso la chiesa del carcere, la madre Sara e i tre fratelli, tutti più piccoli, Zephania (9 anni), Jael (5) e Angelina (2). Li ha uccisi con un fucile semi automatico AR-15, trovato in casa: a quanto riferiscono le autorità, nell'abitazione, in aperta campagna, c'era un numero impressionante di armi. Tra i superstiti ci sono altri sei fratelli dell'assassino.
Il ragazzo è stato arrestato, interrogato e incriminato ma non si hanno i particolari dell'interrogatorio. Così come non si conoscono i motivi dietro la sparatoria. La polizia l'ha accusato di omicidio per la morte dei due genitori e di "abusi che hanno portato alla morte" per quanto riguarda i suoi fratelli.
Il padre, scrive l'Albuquerque Journal, 51 anni, aveva avuto trascorsi in una banda criminale ma da molti anni era diventato un pastore della Calvary Church e assisteva ex detenuti e giovani problematici. Per un periodo aveva anche prestato servizio nella chiesa di un carcere locale e collaborava come volontario con i vigili del fuoco. Suo fratello è l'ex senatore Eric Grego, molto noto in New Mexico.
Albuquerque è il capoluogo della contea di Bernalillo e il maggiore centro dello stato del New Mexico. È situata nella parte centrale dello Stato, a cavallo del Rio Grande.
Il nuovo eccidio arriva poco più di un mese da quello di Newtown, dove un giovane ha ucciso 21 bambini e 6 adulti in un vero e proprio assalto ad un campus scolastico e mentre negli Usa è in corso un durissimo scontro tra chi vuole la messa al bando delle armi automatiche e forti restrizioni alla diffusione di pistole e fucili e chi, invece, si appella al Secondo emendamento della Costituzione che dà il diritto di armarsi. Il presidente Barack Obama ha proposto un piano in 23 punti per limitare la diffusione delle armi e per frenare l'ondata di omicidi compiuti negli Stati Uniti.
Ed è di cinque feriti il bilancio della primo 'Gun Appreciation Day', la giornata delle armi proclamata ufficialmente per ieri da un gruppo di Washington come risposta diretta al dibattito sul controllo delle armi.
Le cinque persone sono rimaste ferite a diversi 'Gun Show' che si sono svolti in Indiana, Ohio e Carolina del Nord. Secondo la ricostruzione della polizia, in Ohio un 62enne è stato colpito da un proiettile a un braccio dopo che un suo amico aveva accidentalmente sparato con una pistola appena comprata da uno dei partecipanti allo show. L'uomo non è in pericolo di vita.
A Indianapolis, invece, un uomo si è sparato a una mano mentre scaricava una semiautomatica calibro 45. Tre persone invece sono rimaste ferite a Raleigh nella Carolina del Nord dopo che un fucile da caccia carico con colpi per uccelli ha cominciato a sparare accidentalmente.
Sul sito del 'Gun Appreciation Day' si invitavano tutti i sostenitori del diritto alle armi ad andare ad acquistare armi da fuoco e a recarsi nei poligoni di tiro, mentre oltre una decina di associazioni pro armi, tra cui la 'Second Amendment Foundation' e la 'Citizen Committee for the Right to Keep and Bear Arms' hanno incoraggiato i loro adepti a seguire lo stesso esempio.
http://www.repubblica.it/esteri/2013/01/20/news/strage_ad_albuquerque_giovane_uccide_5_persone-50948552/
e dopo un'altra ennesima gravissima strage, dopo un'altra la settimana scorsa, in vari sondaggi gli americani non vogliono regolamentazioni delle armi e fanno anche varie campagne e manifestazioni contro la regolamentazione, anzi vorrebbero renderle ancora più facilmente acquistabili, con la motivazione dell'autodifesa. Ma cosa ? sta diventando una piega sociale con episodi settimanali/mensili e questi si lamentano anche. Oltre a limitare fortemente la vendita si dovrebbe far cambiare mentalità agli americani, perchè da li parte tutto.
almeno Obama si interessa di queste cose,della gente comune,vediamo se i nostri fanno cosi.