La prova è insufficiente, non ci sono conferme. E le denunce sono state contaminate dai genitori. Per questi motivi il tribunale di Tivoli ha assolto, il 28 maggio scorso, le tre maestre della scuola Olga Rovere di Rignano Flaminio, Marisa Pucci, Silvana Magalotti e Patrizia del Meglio, la bidella, Cristina Lunerti, e l'autore televisivo (e marito di una delle docenti) Gianfranco Scancarello. Una sentenza forte: per il collegio gli imputati non erano colpevoli degli abusi sessuali su quei venti bambini. Una sentenza, raggiunta dopo 10 ore di camera di consiglio, di cui oggi si sanno le motivazioni.
Un documento da 300 pagine in cui si spiega perché è stata bocciata l'impostazione dell'accusa che contestava violenza sessuale di gruppo, maltrattamenti, corruzione di minore, sequestro di persona, atti oscenti, sottrazione di persona incapace, turpiloquio e atti contrari alla pubblica decenza. Reati dei quali, secondo le toghe, non c'è prova. Anche quella del pm, si legge nelle motivazoni, "è costituita da elementi indiziari privi dei necessari requisiti di gravità, univocità e precisione ". In particolare, si spiega, le maestre Magalotti e Pucci non sono menzionate dai bambini nei racconti inseriti nelle prime denunce (per la Pucci, i giudici ritengono ci siano stati racconti fantasiosi, disancorati dalla realtà e non supportati da fatti); le seconde, poi, sono state ritenute "frutto di una forte contaminazione ".
Sulla posizione della maestra Del Meglio, i giudici hanno ritenuto ci fossero dubbi di identificazione, fatta "dai genitori e poi più o meno inconsapevolmente, trasmessa ai bambini", mentre per suo marito, Scancarello, "vi è una singolare coincidenza di date ed una parziale sovrapposizione di contenuti" che induce "a ritenere esservi stato un previo contatto tra i genitori". Ecco perché, secondo il collegio, in questi quattro casi ci si trova "in presenza di una prova insufficiente" e "l'ipotesi formulata resta congetturale, perché priva di idonei, ovvero univoci, elementi di conferma ". Ancora inferiori gli elementi per quanto riguarda la posizione della bidella: il richiamo fatto dai bambini è talmente limitato da non consentire "di ritenere acquisito uno standard probatorio neppure idoneo a una formula dubitativa
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"Abusi a Rignano, bimbi condizionati dai genitori" - Roma - Repubblica.it
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Quando il mostro viene costruito a tavolino