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La campagna di Veronesi: "L'ergastolo va abolito"

  1. #1
    Overdose da FdT
    Uomo
    Iscrizione: 29/9/2004
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    Predefinito La campagna di Veronesi: "L'ergastolo va abolito"

    "L’ergastolo è una pena antiscientifica e anticostituzionale". A sostenerlo è il direttore scientifico dell'Istituto Europeo di Oncologia Umberto Veronesi che oggi ha lanciato il Manifesto contro l’ergastolo nel corso della conferenza internazionale Science for peace ideata dalla sua fondazione.



    Tra i firmatari ci sono già l'astrofisica Margherita Hack, gli scrittori Erri De Luca, Susanna Tamaro e Andrea Camilleri, Giuliano Amato, l'attrice Franca Rame e l'attore Ascanio Celestini. In un intervento pubblicato dalla Stampa, Veronesi ha spiegato che l’ergastolo è una pena "antiscientifica" dal momento che "è dimostrato che il nostro cervello, come altri organi del nostro corpo, può rinnovarsi e il cervello che abbiamo oggi non è lo stesso di 20 anni fa". Secondo l'oncologo, poi, l'ergastolo è anche anticostituzionale perché "va contro il principio riabilitativo della nostra Costituzione, che all’articolo 27 recita che le pene devono essere tese alla rieducazione del condannato".
    "Il grado di democrazia di un Paese si misura dallo stato delle sue carceri - sostiene il Manifesto - l’ergastolo è una pena molto più dolorosa e disumana della morte perché l’ergastolano pensa di essere morto pur essendo vivo, perchè vive una vita senza vita. Mentre a ogni persona detenuta dovrebbe essere riconosciuto il diritto a una speranza". E continua: "Un uomo non può essere considerato colpevole per sempre. Una pena per essere giusta deve avere un inizio e una fine". "Per chi è condannato a morire in carcere il futuro si consuma nei pochi metri della sua cella e senza futuro non ci può essere ravvedimento - conclude - dunque, l’ergastolo non risponde al bisogno di giustizia ma a quello di vendetta, per soddisfare la reazione istintiva ed emotiva dei cittadini".
    -----------------------
    Perché sostengo che l’ergastolo
    vada abolito


    umberto veronesi



    Il dibattito sulla giustizia ci aiuta a delineare la società in cui vorremmo vivere. Per questo abbiamo voluto mettere al centro della quarta conferenza mondiale Science for Peace che si svolge oggi e domani a Milano il tema della violenza dei sistemi giudiziari nel mondo e in quest’ambito sosteniamo la campagna a favore dell’abolizione dell’ergastolo, che riteniamo una forma di pena antiscientifica e anticostituzionale.

    Antiscientifica perché è dimostrato che il nostro cervello ha cellule staminali che possono colmare il vuoto lasciato dalle cellule cerebrali che scompaiono; quindi, come gli altri organi del corpo, può rinnovarsi. Questo dato scientifico ha implicazioni importanti per la giustizia perché il carcerato dopo 20 anni può essere una persona diversa da quando ha commesso il reato. Inoltre l’ergastolo è anticostituzionale perché contro il principio riabilitativo della nostra Costituzione, che all’articolo 27 recita che le pene devono essere tese alla rieducazione del condannato. Ma per chi è condannato a morire in carcere, il futuro si consuma nei pochi metri della sua cella, e senza futuro non ci può essere ravvedimento.

    Dunque l’ ergastolo non risponde al bisogno di giustizia, ma a quello di vendetta, per soddisfare la reazione istintiva ed emotiva dei cittadini. Ma non risolve il problema reale, che è quello di vivere in un Paese civile e avanzato, in cui la sicurezza individuale è tutelata da una giustizia equa. Una giustizia vendicativa e non rieducativa infatti non riduce la criminalità, è un pessimo insegnamento per i cittadini, e difficilmente porta a un miglioramento nei rapporti umani. L’abbiamo sperimentato con la pena di morte, da molti considerata una punizione esemplare per dissuadere i cittadini dall’omicidio. Ma in Italia dopo la soppressione della pena capitale si è progressivamente ridotto il numero annuale di omicidi fino al livello di 1 caso ogni 100.000 abitanti : il più basso del mondo assieme alla Finlandia. Del resto non è una novità che la violenza generi nuova violenza: è la conclusione di grandi pensatori, da Platone a Leonardo da Vinci fino a Gandhi. Oggi la ricerca scientifica avvalora le loro tesi perché gli studi antropologici e genetici confermano che l’essere umano è biologicamente portato alla non-violenza e dunque l’aggressività, nelle sue varie forme, è nella maggioranza dei casi dovuta a cause ambientali, come il disagio sociale o la povertà, o a violenze e abusi subite durante l’infanzia. Ecco allora che capire, prima di punire, diventa necessario per rimuovere le cause che sono alla radice dei conflitti e dei comportamenti criminali. L’Italia è l’unico Paese ad avere introdotto, nel ’92 l’ergastolo ostativo (il fine pena mai) per i condannati particolarmente pericolosi, come i mafiosi responsabili di omicidi. Possiamo obiettivamente affermare di avere così ridotto il potere delle mafie? Io credo di no. Allora aboliamo l’ergastolo e avviciniamoci a una giustizia che possa fare del nostro Paese un modello avanzato di civiltà.




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    http://www.lastampa.it/2012/11/16/cu...8K/pagina.html
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    Miei cari forcaioli, che inorridite , davanti ai fatti di cronoca di nera invocando la pena di morte. Questa ne è la dimostrazione .
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  2. #2
    Scrivano Lucien
    Uomo 40 anni da Imperia
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    Teoricamente il perdono dovrebbe essere un valore fondante della nostra civiltà. Nella pratica ci si può chiedere se non esistano crimini che l'uomo non può riuscire a perdonare, e dunque dei limiti al perdono.
    Mi sembra che questa proposta sia un po' troppo ambiziosa. Ci sono altri casi nella popolazione carceraria che meriterebbero attenzione, per ora se sei in carcere a vita vuol dire che l'hai fatta davvero grossa e andare a vedere se ai serial killer gli è spuntata l'aureola per lasciarli liberi in natura non mi pare il caso.
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  3. #3
    Can che dorme Wolverine
    Uomo 39 anni
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    Il perdono è un PRIVILEGIO CHE VA GUADAGNATO, non un diritto inalienabile...i cristiani puri possono pure frignare, leggendo questo, ma la loro utopia di perdono a tutti i costi e del porgere l'altra guancia è una stronzata.
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  4. #4
    Mai più senza FdT RudeMood
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    Certo, i mafiosi non sono diminuiti, grazie all'ergastolo. Non. è un buon deterrente come lo sarebbe la possibilità di finire in un laboratorio di ricerca....

    Eliminando l'ergastolo aumenterebbe il numero di criminali senza scrupoli. In questo modo sono chiusi tra quattro mura. Questo non significa nemmeno che da dentro non possano prendere decisioni... Ma sinceramente un uomo capace di sciogliere un bambino nell'acido dovrebbe essere utilizzato come pellet..
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  5. #5
    Overdose da FdT
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    Quote Originariamente inviata da Lucien Visualizza il messaggio
    Teoricamente il perdono dovrebbe essere un valore fondante della nostra civiltà. Nella pratica ci si può chiedere se non esistano crimini che l'uomo non può riuscire a perdonare, e dunque dei limiti al perdono.
    Mi sembra che questa proposta sia un po' troppo ambiziosa. Ci sono altri casi nella popolazione carceraria che meriterebbero attenzione, per ora se sei in carcere a vita vuol dire che l'hai fatta davvero grossa e andare a vedere se ai serial killer gli è spuntata l'aureola per lasciarli liberi in natura non mi pare il caso.
    s
    Se ci sono prove scientifiche, visto che parla uno scienziato, chi siamo noi per dire che il mafioso non cambi ?
    -------------
    Veronesi afferma
    Antiscientifica perché è dimostrato che il nostro cervello ha cellule staminali che possono colmare il vuoto lasciato dalle cellule cerebrali che scompaiono; quindi, come gli altri organi del corpo, può rinnovarsi. Questo dato scientifico ha implicazioni importanti per la giustizia perché il carcerato dopo 20 anni può essere una persona diversa da quando ha commesso il reato.
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    E quindi anche il perdono è a tempo?Ma l'ambiente fino a quanto conta?
    per concludere
    Mi sa che con questa storia si va a finire come la campagna di Pannella di nessuno tocchi caino: successo clamoroso. Sono sicuro che se ci fosse uno scienziato o un politico si mettesse a sostenere che la marijuana non fa male avrebbe lo stesso successo .

  6. #6
    Mai più senza FdT RudeMood
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    @Usher, non scendiamo troppo in basso.

    Non c'è alcun paragone possibile tra le due cose.



    Cmq boh, per me il perdono non è affatto obbligatorio.
    Perché dovrei perdonare una persona che per giochi di potere, o denaro, ammazza un'intera famiglia ? Perché?
    Hai privato DELLA VITA un certo numero di persone. Se non ti perdono vengo tacciata di disumanità e per questo, magari, non vengo né capita né perdonata. Un assassino però si può, anzi si deve perdonare. E' paradossale..

  7. #7
    Overdose da FdT
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    Quote Originariamente inviata da RudeMood Visualizza il messaggio
    @Usher, non scendiamo troppo in basso.

    Non c'è alcun paragone possibile tra le due cose.

    perchè si scende in basso, voglio solo dimostrare come una cosa se si vuole va promossa



    Cmq boh, per me il perdono non è affatto obbligatorio.
    Perché dovrei perdonare una persona che per giochi di potere, o denaro, ammazza un'intera famiglia ? Perché?
    Hai privato DELLA VITA un certo numero di persone. Se non ti perdono vengo tacciata di disumanità e per questo, magari, non vengo né capita né perdonata. Un assassino però si può, anzi si deve perdonare. E' paradossale..
    e il discorso scientifico di veronesi ti convince?
    Ultima modifica di Usher; 20/11/2012 alle 15:27

  8. #8
    Vivo su FdT Loller156
    Uomo 34 anni da Lecco
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    Non sta parlando di "obbligo di perdono" ma di possibilità. Qui si afferma che non si deve condannare all'ergastolo preventivamente, privando della possibilità di dimostrare il proprio cambiamento, ma bisogna lasciare aperta una porta. Cosa significa questo? che per esempio io posso darti 100 anni di pena (simbolica, sicuramente muori prima) con la possibilità aperta di riduzione della pena in determinati casi.

    L'obbligo è quello di lasciare questa possibilità, che è ben diverso dell'obbligo di perdonare

  9. #9
    Jack Daniels
    Ospite

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    Quote Originariamente inviata da Wolverine Visualizza il messaggio
    Il perdono è un PRIVILEGIO CHE VA GUADAGNATO, non un diritto inalienabile...i cristiani puri possono pure frignare, leggendo questo, ma la loro utopia di perdono a tutti i costi e del porgere l'altra guancia è una stronzata.
    Ma veramente Dio insegna a perdonare i peccatori PENTITI, non a perdonarli a caso
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  10. #10
    Se muoio rinasco P S Y C H O
    da Estero
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    Quote Originariamente inviata da Wolverine Visualizza il messaggio
    Il perdono è un PRIVILEGIO CHE VA GUADAGNATO, non un diritto inalienabile...i cristiani puri possono pure frignare, leggendo questo, ma la loro utopia di perdono a tutti i costi e del porgere l'altra guancia è una stronzata.
    Sono almeno in parte d'accordo. I cattolici hanno rovinato il mondo in vari modi, e l'introduzione delle indulgenze credo che sia alla base di questo convincimento di perdono a prescindere. Si commettono azioni illegali con la premeditazione dell'ottenimento del perdono. Se si concede questo, non si troverà mai una soluzione al problema di chi infrange la legge, che è poi l'insieme delle regole comuni del vivere civilmente.
    C'è una sostanziale differenza fra chi ruba per fame e chi ruba ritenendolo un diritto perché ha fame, tra chi uccide per disperazione e chi confonde la disperazione con una licenza di uccidere.
    Detto ciò, io ritengo il carcere una cosa senza senso e mortificante dell'intelligenza umana. Non so chi se l'è inventato, ma sono convinto che una società civile dovrebbe concepire qualcosa di diverso dal carcere, figuriamoci se posso ritenere accettabile il perdurare a vita di tale condizione.
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