Che strana l’Italia: Titoli di prima pagina ieri su “Formigoni indagato”, e quattro accenni di “Vendola indagato”.
E nessun riferimento a tutti gli altri, per decenni, non soltanto indagati ma anche condannati – di centro-destra-sinistra – per le ruberie partitocratiche nella Sanità.
D’altra parte la sinistra al caviale chiede a Formigoni ormai da anni di dimettersi e stampa e telegiornali da mesi ne parlano e lo accusano.
Vendola invece deve difendersi in Tribunale per i malaffari (nella Sanità) nella sua regione e la notizia stampa viene minimizzata e quasi rimossa da stampa e tg.
Vedete, noi, proprio noi, soltanto noi – che non amiamo nessuno, ma proprio nessuno, di questa casta clientelare che ingrassa sul popolo italiano – possiamo ben sottolineare queste due diverse misure, questi due diversi pesi utilizzati nelle valutazioni dei guai giudiziari – praticamente gli stessi - di esponenti di partito al “governo” delle per questo disastrate Regioni italiane.
In Puglia, in ogni caso, l’inchiesta sulla sanità va avanti e non si ferma e ha coinvolto appunto Nicola Vendola attuale presidente della regione. Più volte si siamo interessati di questo argomento e non poteva che concludersi in questo modo l’indagine preliminare: con il rinvio a giudizio. Un presidente non può non sapere (no?... Chiedetelo a Di Pietro) cosa avviene nella sua giunta e non può essere all’oscuro di quello che fanno gli amministratori nominati dalla stessa regione. Questo non significa che sia colpevole, ma doveva intervenire al primo sentore di voci, poi per quanto riguarda il diretto interessamento per il concorso da primario all’Ospedale San Paolo e per i soldi all’Ospedale Miulli staremo a vedere e sentire lo svolgimento del giudizio cui è stato rinviato.
Come sempre attacca e non si smentisce “finalmente potrò difendermi davanti al giudice”. Avrebbe potuto anticipare il giudice e difendersi davanti ai cittadini che lo hanno votato. Invece sembra che per lui il rinvio a giudizio sia un sospiro di sollievo… Mentre noi già ipotizzavamo il suo coinvolgimento, (le voci di popolo” corrono, anche a Bari) lui avrebbe appreso soltanto lo scorso 11 aprile di essere indagato per presunte irregolarità nel concorso per la nomina del primario di chirurgia toracica all’Ospedale San Paolo di Bari. E cioè soltanto quando l’indagine sul suo conto è stata formalizzata. “Sono l’uomo politicamente più potente in Puglia, ed è giusto che i potenti esattamente come le persone senza potere abbiano un atteggiamento di ossequi nei confronti di che esercita il controllo della legalità”. Bel comunista e che sviolinata ai giudici.
“Sono sereno perché in tutti i casi della mia vita pernso di aver improntato le mie azioni a estremo sentimento di legalità”…….”posso semplicemente dire che tiro un sospiro di sollievo perché finalmente c’è la data in cui un giudice dovrà vagliare l’accusa” (dovrà comparire davanti al giudice per le indagini preliminari il prossimo 27 settembre). In effetti sarà il gup a decidere sulla richiesta di processo per Vendola e l’ex amministratrice della Asl Casentino coimputata.
Però esiste anche una indagine per una transazione di 45milioni di euro con l’Ospedale ecclesiastico Miulli di Acquaviva delle Fonti (Bari). Qui vengono contestati reati come : peculato, e falso a vario titolo al governatore e al suo (ex?) capomanipolo giubilato dal Pd a Senatore Tedesco ora ex piddino e anche ex assessore sanità Puglia, e Tommaso Fiore ex assessore sanità Puglia, monsignore Paciello vescovo della diocesi e don Laddaga direttore della struttura sanitaria. Un bel pasticcio: altro che serenità… Una transazione dei 45 milioni di euro mai portata a termine su cui comunque ha messo i riflettori la Procura di Bari. L’accordo sarebbe servito a chiudere un contenzioso amministrativo di 80 milioni di euro e il Miulli Ospedale aveva presentato un ricorso al Tribunale amministrativo regionale per chiedere il “ripiano” di 43 milioni di disavanzo maturati dal 2002 al 2007. Praticamente l’Ospedale si era indebitato per costruire la nuova sede, immensa, facendo leva sui propri fondi non avendo potuto utilizzare quelli pubblici relativi all’edilizia sanitaria.
Pochi minuti dopo l’annuncio dell’Ansa, Vendola replica anche a queste accuse: “Ribadisco la mia totale assoluta estraneità a fatti che sono al di là di ogni mia immaginazione.” “Qualche ora fa ho ricevuto la notifica di una richiesta di proroga di indagini da parte del gip di Bari. Si tratta di un procedimento penale del quale non avevo mai avuto alcuna notizia. Dal tenore dell’atto non sono in grado di capire ciò che mi sarebbe addebitato, ma, considerati i nomi coinvolti, deduco che si tratti di questioni relative all’Ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti. Sono rammaricato di aver ricevuto solo oggi questa notizia – prosegue – perché se la stessa mi fosse stata comunicata appena ventiquattrore prima, come è nel mio costume, avrei potuto informare la stampa e l’opinione pubblica in una unica soluzione”. “Quanto al merito, se per il professor Sardelli mi si addebita di aver fatto vincere il migliore – prosegue Vendola – qui per davvero non riesco ad immaginare nulla che possa riguardarmi, e tuttavia riserverò a questo secondo appuntamento, come nel mio stile e nella mia cultura, il medesimo impegno e la medesima serenità che si deve al lavoro della Magistratura. Spero che la vulgata del non c’è due senza tre non mi riproponga l’ulteriore amarezza di nuove comunicazioni per addebiti che sento sinceramente e convintamente molto lontani dal mio modo di essere”. Insomma anche in questo caso Vendola cade dalle nuovole perché avrebbe appreso soltanto ora dell’indagine in corso… Va bene che è debole di udito e non raccoglie le voci che corrono: ma non legge neppure i giornali, il governatore?
La verità è che questa “sinistra” – identica ai suoi compari di “destra” e di “centro” - ora trema veramente.

Malasanità: Vendola indagato cade dalle nuvole | Attualità | Rinascita.eu - Quotidiano di Sinistra Nazionale