Agendo sul contenuto in beta-carotene, i ricercatori sono riusciti a variare il naturale colore di questi ortaggi. Sempre dalle biotecnologie, anche patate per diabetici
Viola, giallo, rosso acceso, arancio scuro e perfino bianco: sono i colori delle carote, ottenute con le tecniche dell'ingegneria genetica ma coltivate tradizionalmente, frutto della ricerca condotta negli Stati Uniti, nell'Agricultural Research Service (ARS) Vegetable Crops Research Unit di Madison, Wisconsin. Lo rende noto lo stesso ARS, citato dal notiziario CropBiotech.
Partendo dalla relazione tra la presenza di beta-carotene nelle carote e il loro colore arancio, gli scienziati dell'Agricultural Research Service, coordinati dal genetista Philip Simon, sono andati oltre il tradizionale colore del vegetale ed hanno utilizzato sostanze diverse per ottenere carote viola, rosse, gialle e addirittura bianche. I diversi pigmenti, hanno osservato i ricercatori, svolgono una gamma di funzioni protettive per il nostro organismo: le carote gialle devono così il loro colore alla xantofilla, il composto che si associa alla buona salute della vista; il licopene, carotene presente nel pomodoro, previene alcuni tipi di cancro e conferisce alle carote il tipico colore rosso; le carote viola contengono invece antocianine, potenti antiossidanti che possono difendere le cellule del corpo dagli effetti nocivi dei radicali liberi.
Insomma, le carote colorate sono fonti di sostanze nutrienti per l'organismo umano e solo recentemente Philip Simon e il suo gruppo sono riusciti a dimostrarlo. ''Le carote viola e gialle - ha detto Simon - erano conosciute e venivano mangiate già mille anni fa in Afghanistan e intorno al 1300 nell'Europa Occidentale, ma il processo di coltivazione è stato intensificato appena 50 anni fa".
''Il licopene è una sostanza che si trova nei pomodori e che aiuta a prevenire alcuni tipi di cancro - ha spiegato Sherry Tanumihardjo - e le carote di colore rosso sono rese tali proprio dalla presenza di questo carotene. In questo modo, si crea una risorsa alternativa di licopene per tutte quelle persone che non possono mangiare i pomodori".
I ricercatori dell'ARS hanno anche cercato di migliorare il gusto di questi nuovi ortaggi multicolori: ''abbiamo fatto assaggiare il prodotto ad un gruppo di bambini, con carenze nutrizionali, delle città di Wisconsin e delle riserve indiane americane. Molti di loro non avevano mai mangiato una carota prima e il loro commento è stato senz'altro positivo", ha concluso Tanumihardjo.
Intanto, sempre dagli Usa, è in arrivo una patata modificata geneticamente in modo da essere più ricca di nutrienti nobili e più povera di zuccheri primari. Questa patata - rende noto il notiziario on-line Biotech.com - è stata messa a punto da un gruppo di studio statunitense della Pennsylvania University. ''Il primo traguardo che ci siamo prefissi - ha spiegato il biotecnologo Fredrick Mikkola - è stato quello di rendere il tubero, oltre che un alimento fortemente appetibile, un concentrato di principi attivi che potesse sfamare le popolazioni denutrite''.
''Durante le prove di laboratorio - ha aggiunto Mikkola - ci siamo accorti che, regolando l'introduzione di principi attivi, la patata perdeva una parte degli zuccheri primari che la connotano, rendendola di fatto più stabile e meno pericolosa per i diabetici".