pare che di recente sia stata approvata una legge che fissa al 15% lo sconto sui libri. tranne in casi eccezzionali come fiere o promozioni (dalla durata massima di un mese) da parte dell'editore stesso.
io ho una serie di opinioni, la maggior parte delle quali poco positive nei confronti della legge in questione.
l'italiano medio già legge poco, se non può comprare un libro con il 30 o 40% di sconto non credo che lo comprerà.
la persona che legge tanto si troverà inevitabilmente a spendere una somma maggiore per acquistare i libri che la interessano.
anche se, forse erro, la legge riguarda solo libri pubblicati nei ultimi 20 mesi e lo sconto sugli altri è libero. questo però andrebbe verificato, nn trovo niente a riguardo però.
d'altro canto, questa legge dovrebbe servire a tutelare i librai in carne e ossa nei confronti dei siti internet come amazon ecc. ma è giusto?
d'altro canto ancora mi domando se fare una legge del genere attenti in quelche modo alla mia libertà di cittadino oppure sia più grave la possibilità che si crei un monopolio in cui il piccolo commerciante non esiste più??
e ancora mi sorge il dubbio, se io aprissi un sito web registrato all'estero, chi mi vieterebbe di vendere libri in italiano con 40 - 50 - 60 % di sconto???
questo renderebbe necessaria un altra legge sull'importazione del libro??
voi cosa ne pensate?