'Piano Marshall' da 160 miliardi
per il salvataggio della Grecia
Accordo al vertice di Bruxelles. Prolungamento dei prestiti per i Paesi europei in crisi. Intesa fra Sarkozy e Merkel sull'esclusione degli oneri per gli istituti di credito. Le Borse volano. Piazza Affari chiude in rialzo del 3,76%. Lo Spread cala fortemente. Berlusconi arriva in ritardo alla riunione
BRUXELLES - Un "Piano Marshall" da 160 miliardi di euro per la Grecia. La crisi ellenica è un caso unico nella sua gravità nella zona euro. Il secondo pacchetto di aiuti per Atene, varato dai leader dell'area euro dopo sette ore di discussione, è quindi una "soluzione eccezionale" che prevede uno stanziamento di 109 miliardi da parte dell'Europa e l'intervento del settore finanziario "su base volontaria" per scambio di bond, "rollover" e "buyback" per una cifra che secondo le stime del presidente francese Nicolas Sarkozy sarà pari a 135 miliardi in 30 anni.
E' stata inoltre confermata l'estensione del prestito da sette anni e mezzo a un minimo di 15 fino a 30. Si prevede anche l'intervento del Fondo salva-stati (Efsf) per "finanziare la ricapitalizzazione delle istituzioni finanziarie attraverso prestiti governativi" anche nei Paesi che non sono sotto salvataggio e per agire "nel mercato secondario".
Al termine del vertice straordinario di Bruxelles, Sarkozy ha annunciato
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'Piano Marshall' da 160 miliardi
per il salvataggio della Grecia
Accordo al vertice di Bruxelles. Prolungamento dei prestiti per i Paesi europei in crisi. Intesa fra Sarkozy e Merkel sull'esclusione degli oneri per gli istituti di credito. Le Borse volano. Piazza Affari chiude in rialzo del 3,76%. Lo Spread cala fortemente. Berlusconi arriva in ritardo alla riunione
'Piano Marshall' da 160 miliardi per il salvataggio della Grecia
BRUXELLES - Un "Piano Marshall" da 160 miliardi di euro per la Grecia. La crisi ellenica è un caso unico nella sua gravità nella zona euro. Il secondo pacchetto di aiuti per Atene, varato dai leader dell'area euro dopo sette ore di discussione, è quindi una "soluzione eccezionale" che prevede uno stanziamento di 109 miliardi da parte dell'Europa e l'intervento del settore finanziario "su base volontaria" per scambio di bond, "rollover" e "buyback" per una cifra che secondo le stime del presidente francese Nicolas Sarkozy sarà pari a 135 miliardi in 30 anni.
E' stata inoltre confermata l'estensione del prestito da sette anni e mezzo a un minimo di 15 fino a 30. Si prevede anche l'intervento del Fondo salva-stati (Efsf) per "finanziare la ricapitalizzazione delle istituzioni finanziarie attraverso prestiti governativi" anche nei Paesi che non sono sotto salvataggio e per agire "nel mercato secondario".
SCHEDA I PUNTI FONDAMENTALI DEL PIANO 1
GLOSSARIO L'economia dalla A alla Z 2
Al termine del vertice straordinario di Bruxelles, Sarkozy ha annunciato
che i leader dell'eurozona sono "determinati" a salvare la Grecia ed hanno preso impegni in questo senso. "Abbiamo deciso di supportare la Grecia come membro dell'euro e dell'eurozona. E' un impegno formale" ha detto il capo dell'Eliseo, aggiungendo che "tutti i Paesi dell'euro hanno deciso di essere al fianco della Grecia". Sarkozy ha poi anticipato che "entro la fine dell'estate" insieme alla cancelliera tedesca Angela Merkel avanzerà delle proposte per migliorare la governance dell'eurozona.
I capi di Stato e di governo dell'Eurogruppo, gli ha fatto eco il presidente Ue Herman van Rompuy, hanno dato oggi "una risposta comune alla crisi" del debito sovrano della Grecia con un piano al cui finanziamento parteciperà anche il Fondo monetario internazionale. "Abbiamo preso tre importanti decisioni pienamente sostenute da tutti per alleggerire il debito greco, fermare il rischio di contagio e migliorare la gestione della crisi della zona dell'euro", ha aggiunto.
Dal canto suo, il presidente della Bce Jean Claude Trichet ha detto di non sapere se la partecipazione dei privati al piano di salvataggio della Grecia sarà valutata dai mercati come un default selettivo: "Al momento non lo sappiamo e non voglio pregiudicare cosa succederà", ha detto esprimendo soddisfazione per il fatto che la partecipazione delle banche è stabilita "su base volontaria e non obbligatoria", così come chiesto dalla Banca centrale europea.
Il documento uscito dal vertice, basato in gran parte sull'intesa raggiunta nella notte tra Merkel e Sarkozy 3, conferma le indiscrezioni. Il nuovo programma per la Grecia prevede che i prestiti siano concessi a un tasso equivalente alla "facility" per il sostegno alla bilancia dei pagamenti (attualmente attorno al 3,5%) "senza andare sotto il costo di finanziamento dell'Efsf". Ciò sarà accompagnato da "un meccanismo che assicuri incentivi appropriati per attuare il programma inclusi accordi sui collaterali se appropriato". Si è parlato di un "piano Marshall" della Ue per assegnare i fondi strutturali europei alla Grecia in modo da sostenere l'azione per la crescita e la ripresa degli investimenti.
Positiva la reazione dei mercati. La Borsa di Milano, come tutte le Borse europee, ha invertito bruscamente la rotta sull'onda dell'ottimismo per le voci che arrivavano da Bruxelles. Piazza Affari ha chiuso come ieri su quota +3,76% 4, trascinata dalla corsa dei titoli bancari. A far crescere la Borsa di Milano anche il paragrafo contenuto nel documento dell'Eurozona in riferimento alla manovra italiana: "Accogliamo positivamente" la manovra di bilancio presentata dal governo italiano che "renderà possibile" diminuire il deficit sotto al 3% nel 2012 e di arrivare al pareggio di bilancio nel 2014.
Le notizie che giungevano da Bruxelles hanno fatto crollare i rendimenti dei titoli di Stato dei Paesi toccati dalle tensioni di questi giorni. Il calo più spettacolare è quello dello spread dei Btip italiani a 10 anni rispetto agli equivalenti Bund tedeschi: in base ai dati del sito Bloomberg, infatti, il differenziale di rendimento è sceso di oltre 35 punti, a quota 247 punti, con un calo del 12,7% rispetto all'apertura.
Il Giappone: "Pronti ad acquistare obbligazioni Efsf". Il ministro delle Finanze giapponese Yoshihiko Noda ha fatto sapere che il suo Paese è pronto ad acquistare ulteriori obbligazioni del Fondo europeo di stabilità finanziaria (Efsf) se necessario. Il Giappone ha già investito circa 2,5 miliardi di euro nelle tre precedenti emissioni destinate ad aiutare Irlanda e Portogallo. "Vogliamo continuare con lo stesso ritmo, se questo può aiutare la stabilità economica dell'Unione europea", ha spiegato Noda.
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