Un ragazzo con difficoltà di apprendimento brutalmente preso a calci: e gli viene stampato in fronte anche un insulto.
Storia di violenze si potrebbe dire “incrociate” che arriva dall’Oklahoma, negli Stati Uniti. Incrociata perchè i sicuri violentatori affermano di essere stati molestati da chi poi è diventato vittima della loro aggressione. Si tratta di un ragazzo con difficoltà cognitive che, secondo chi poi lo ha malmenato, si sarebbe permesso di fare loro delle avances. Per tutta risposta è stato picchiato, buttato a terra e gli è stato tatuato a fuoco sulla fronte “Rapest”, ovvero violentatore, anche se con un errore di ortografia.
Per ora, la loro versione dei fatti, quella dell’approccio sessuale, è stata ritenuta “senza alcuna prova” dalle forze dell’ordine.
Due donne e due uomini sono stati accusati di aver picchiato un uomo con difficoltà di apprendimento, di avergli tatuato la parola “RAPEST” sulla testa e di aver fulminato i suoi genitali con una pistola shock prima di picchiarlo fino a farlo svenire con una mazza da baseball. L’accusato ha raccontato alla polizia di aver attaccato Stetson Johnson, 18 anni, perchè aveva cercato di fare sesso con uno di loro. Ma gli investigatori non hanno trovato prove delle loro accuse. (…) Johnson ha raccontato di conoscere tutti e quattro, ma di non aver mai provato a disturbarli.
Ciò che è certo è che mentre Johnson veniva tenuto fermo da tre degli aggressori, gli è stato applicato del nastro di alluminio in testa e poi gli è stato tatuato, appunto, “violentatore” sulla fronte. Non solo, sul torace il ragazzo ora ha scritto a fuoco “mi piacciono i ragazzi”.
Poi hanno messo Johnson in macchina e l’hanno trasportato al Lago Eagle a Del City, dove è stato picchiato sulle braccia e in testa con una mazza da baseball, causando una ferita in testa da 18 punti di sutura. Johnson ha raccontato di essere rimasto senza coscienza per circa 2 ore quando si è svegliato e ha cercato aiuto.
I suoi aggressori sono ora in mano alla polizia, in attesa di sapere come si muoverà la giustizia.