Libia, il governo italiano esclude interventi via terra. Peccato, avremmo strisciato benissimo. [edelman]
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Libia, il governo italiano esclude interventi via terra. Peccato, avremmo strisciato benissimo. [edelman]
Appunto per questo mi soffermerei maggiormente sul come ci potremmo invece finire dentro con tutte le scarpe.
Quando cominciano 'ste guerre son tutte astratte, chirurgiche, veloci, già vinte... poi col tempo ci si rende conto che la realtà è ben diversa e che c'è da fare la conta dei morti, di tutte le fazioni. E stavolta ce l'abbiamo a due passi da casa...
Ennesima dimostrazione che Berlusconi mi fa pena :lol:
Dopo due giorni non sapeva ancora che l'aereoporto di Birgi (Trapani) era chiuso :lol:
EDIT: il colmo è che i suoi telegiornali ne hanno parlato subito, e lui era all'oscuro di tutto.
Ovvio che è per azioni militari.
Non c'entra un kaizer l'aereoporto civile con quello militare, si poteva usufruire anche di un ampio spazio più avanti, verso il mediterraneo, ancora più sicuro, rispetto all'aereoporto di Birgi, questa è una grave perdita per l'econimia di Trapani, che negli ultimi anni aveva registrato un elevato numero di Turisti che aveva rimesso in moto grandi potenzialità economiche, rispetto agli ultimi anni, questa grave perdita adesso, seppur di qualche settimana, è grave...
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Capisco!
Ma quello che mi domando è perchè chiudere solo Birgi?i caccia sono arrivati dal Canada, dall'America, da Piacenza dovrebbero chiuderli tutti...
@FranCiccio91
Roma, 20 marzo 2011 – È nella logica evoluzione dei fatti, e quindi assolutamente comprensibile, la decisione chiudere da domani mattina, al traffico civile dell’aeroporto di Trapani, “Vincenzo Florio”, per renderlo interamente disponibile alle esigenze operative collegate alla crisi libica e per evidenti motivi di sicurezza derivanti dall’intenso traffico aereo militare. Siamo certi che un buon intervento organizzativo, in stretta collaborazione, principalmente con l’Aeroporto di Palermo, consentirà il mantenimento di buona parte dei voli previsti da e per Trapani con disagi per i passeggeri ridotti rispetto quanti se ne sarebbero verificati se lo scalo civile fosse rimasto aperto in condizioni di emergenza. Il territorio trapanese è orgoglioso di poter ancora una volta mettere le sue risorse e le sue strutture a disposizione della nazione della quale non più tardi di ieri abbiamo con convinzione ed entusiasmo festeggiato i 150 anni dell’unità. Ho personalmente sollecitato la Provincia Regionale di Trapani a mobilitarsi immediatamente con tutte le amministrazioni locali per coordinare azioni concrete di intervento tanto in favore dei settori che possano eventualmente risentire dei momentanei effetti di ogni necessaria decisione di comandi militari (es. quello turistico), quanto dei numerossimi cittadini della provincia di Trapani che intrattengono rapporti familiari sociali ed economici con la sponda africana del Mediterraneo, siamo certi che ciascuno, istituzioni e cittadini con il senso del dovere e della responsabilità che in momenti importanti della storia richiedono, saprà svolgere la sua parte.
:o (@obo)Quote:
Gli Usa rivelano: grazie all`Italia ora schiviamo il rischio atomico
L`ex segretario alla Difesa Rurnsfeld: Berlusconi convinse Gheddafi a rinunciare alle armi nucleari. La strategia sottotraccia del Cav per arginare le mire di Parigi Adalberto Signore Roma Sono da poco passate le 8.30 di mattina quando in una riunione ristretta che precede il Consiglio dei ministri Frattini, La Russa, Maroni, Alfano e Romani fanno il punto sulla crisi in Libia insieme a Berlusconi e Letta. Labuonanotizia, an coranon ufficializzata dalla Nato, è che l`Italia avrà il comando delle operazioni navali sull` embargo di armi a Tripoli, quella cattiva è che la frizione tra Roma e Parigi su chi dovrà gestire le operazioni militari è invece destinata a salire perché un`intesa tra i Paesi che fanno parte della cosiddetta «Coalizione deivolenterosi» non sembravicina.
In sottofondo un Cavaliere piuttosto preoccupato per l`evolversi delle cose, deluso per come si prospetta di lì a qualche ora il dibattito parlamentare ma ancora speranzoso che si possa arrivare aun cessate il fuoco elapallapossatornare alla diplomazia. Pubbli camente non potrà mai dirlo, ma la convinzione del premier è che Francia e Inghilterra stiano interpretando in maniera «decisamente estensiva» la risoluzione 1973 del Consiglio di sicurezza dell`Onu guardando soprattutto alloro «piccolo orticello».
E che siano dunque «assolutamente legittime le critiche della Lega Araba e dell`Unione Africana». Concetti, questi, che ripete più volte nelle diverse conversazioni della giornata. Tanto che non è un caso che Frattinireplichi a stretto giro al ministro degli Esteri francese Juppè che auspica per la Nato solo «ruolo tecnico».
E sono anche queste le ragioni che spingono Berlusconi a giocare la partita sottotraccia, in attesa che si apra uno spazio perpoter rimettere in pistai canali diplomatici puntando soprattutto sugli organismi multi laterali (Lega Araba e Unione Africana, appunto). Sia sul fronte internazionale, visto che il Cavaliere ha molto dosato le sue dichiarazioni, sia su quello interno. La voglia di andare in Parlamento per il dibattito, infatti, c`era tutta. E solo ieri mattina - dopo un consulto con il Quirinale - ha deciso di farne a meno per evitare che il confronto si spostasse dalla guerra in Libia ai suoi rapporti con Gheddafi. Certo, ripete in privato il premier, «non c`è dubbio che in questi anni io mi sia sovraesposto ma non l`ho fatto certo per mio tornaconto».
«Ho chiesto scusa - insiste con i suoi - per quel che aveva fatto l`Italia 30 anni prima e l`ho dovuto fare anche perché la sinistra su questo non hamai avuto il coraggio di sbilanciarsi».
Insomma, «io non volto le spalle a questa scelta» ma «a quello che Gheddafi ha fatto contro lasuapopolazione». Eppoi, è il ragionamento che si fa a Palazzo Chigi, la cosiddetta politica delle pacche sulle spalle qualche risultato negli anni lo deve aver portato se ieri l`ex segretario di Stato alla Difesa UsaRumsfeldha detto che Berlusconi ebbe un ruolo impor- tante nellarinuncia di Gheddafi a sviluppare armi nucleari.
Mentre martedì è stata la Pelosi, l`ex speaker del Congresso statunitense, ad avere parole di elogio per la politica estera italiana durante il faccia a faccia con Napolitano.
E proprio il capo dello Stato ieri aveva invitato il governo a fare una relazione «inclusiva» nella speranza di raccogliere il sostegno delle opposizioni.
Che alla Camera non è arrivato mentre al Senato è stato in ballo fino atardaseratraaccusereciproche.
«Non si rendono conto - chiosa in privato Berlusconi - che così rendono l`Italia più debole all`estero». Proprio alla vigilia di un delicatissimo Consiglio Ue. ABruxelles, infatti, oggi il premier è intenzionato a puntare i piedi sulla questione immigrazione nel caso si arrivi davvero all`emergenza umanitaria.ll Cavaliere chiederà non solo soldi ma anche la garanzia del «burden sharing» (laredistribuzione degli immigrati che sbarcheranno in Italia in tutta l`Ue).
Fonte: Il giornale
Ha detto bene Travaglio a Niente di personale, è dalla prima guerra mondiale che siamo delle bandieruole, ci muoviamo a seconda della convenienza.
Non è tanto questione di Berlusconi o del Vittorio Emanuele di turno, di repubblica o monarchia; siamo un Paese ridicolo da 150 anni, a prescindere dal cane che ci comanda...
E' colpa dei politici!
La responsabilità è di chi ci comanda; questa volta è Berlusconi con la sua crew, in passato i soggetti erano altri. Siccome l'essere dei voltagabbana è una consuetudine italiana (dei governi italiani) da vari decenni, però, scandalizzarsi per i comportamenti diplomatici del cavaliere nano è abbastanza ilare...