Originariamente inviata da
Abel Balbo
Nel mio piccolo in qualche caso di bambino abusato mi ci sono imbattuto purtroppo. Se solo vedessi i loro disegni cambieresti opinione, alcuni molto espliciti rappresentano i loro genitori con un coltello nella schiena o nella gola. Certo che poi con un lungo lavoro di psicoterapia e tanta sofferenza, si riesce a ricostruirli. Nel caso in oggetto invece lo sventurato non ha avuto la fortuna che qualcuno si accorgesse della situazione, la DENUNCIASSE, così da poterlo liberare da quell'inferno.
Io colpevolizzo molto anche la madre, nonostante sia vittima, perché quando hai la responsabilità dei figli non puoi limitarti a subire; bensì devi agire, denunciare, rendere all'impotenza tuo marito. Cosa che lei non ha fatto.
Considera anche che ognuno di noi è l'esempio che riceve fin da bambino e che la violenza è l'unico linguaggio che 'sto ragazzo conosceva e conseguentemente l'unico strumento a sua disposizione per uscire da una simile situazione.
Io sono straconvinto che il giudizio sarà di quasi innocenza. Al più gli daranno il carcere minorile fino alla maggiore età, sotto la veste del quale camufferanno un percorso psicoterapeutico adeguato.
Sarebbe interessante invece un'approfondimento sulle condizioni mentali e le esperienze di vita dell'amichetto-complice. Un'altro fatto molto frequente è che ragazzi con esperienze di abusi subiti si ricerchino tra loro, come ammissione della loro debolezza e ricerca di supporto reciproco. Non mi sutpirei per esempio che anch'egli con questa azione abbia voluto simbolicamente cancellare il suo di padre o qualche altra persona che gli pesa dentro come un macigno.