Tragedia a Nicotera, quindicenne uccide il padre a coltellate.

Alle volte i post di @Abel Balbo li considero troppo vicini a tentativi di giustificazione che non condivido...questa volta però è forse la prima in cui mi trovo d'accordo con un suo post di questo tipo :D

Apprezzo ed approvo :045:

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Originariamente inviata da Abel Balbo

Nel mio piccolo in qualche caso di bambino abusato mi ci sono imbattuto purtroppo. Se solo vedessi i loro disegni cambieresti opinione, alcuni molto espliciti rappresentano i loro genitori con un coltello nella schiena o nella gola. Certo che poi con un lungo lavoro di psicoterapia e tanta sofferenza, si riesce a ricostruirli. Nel caso in oggetto invece lo sventurato non ha avuto la fortuna che qualcuno si accorgesse della situazione, la DENUNCIASSE, così da poterlo liberare da quell'inferno.
Io colpevolizzo molto anche la madre, nonostante sia vittima, perché quando hai la responsabilità dei figli non puoi limitarti a subire; bensì devi agire, denunciare, rendere all'impotenza tuo marito. Cosa che lei non ha fatto.

Considera anche che ognuno di noi è l'esempio che riceve fin da bambino e che la violenza è l'unico linguaggio che 'sto ragazzo conosceva e conseguentemente l'unico strumento a sua disposizione per uscire da una simile situazione.
Io sono straconvinto che il giudizio sarà di quasi innocenza. Al più gli daranno il carcere minorile fino alla maggiore età, sotto la veste del quale camufferanno un percorso psicoterapeutico adeguato.
Sarebbe interessante invece un'approfondimento sulle condizioni mentali e le esperienze di vita dell'amichetto-complice. Un'altro fatto molto frequente è che ragazzi con esperienze di abusi subiti si ricerchino tra loro, come ammissione della loro debolezza e ricerca di supporto reciproco. Non mi sutpirei per esempio che anch'egli con questa azione abbia voluto simbolicamente cancellare il suo di padre o qualche altra persona che gli pesa dentro come un macigno.

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:roll:Forse hai ragione, mi stai convincendo

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Originariamente inviata da Wolverine

Alle volte i post di @Abel Balbo li considero troppo vicini a tentativi di giustificazione che non condivido...questa volta però è forse la prima in cui mi trovo d'accordo con un suo post di questo tipo :D

Apprezzo ed approvo :045:

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Ti ringrazio.

Forse siamo aiutati dal concordare per il fatto che stiamo parlando di un bambino (un 15enne lo possiamo considerare tale in simili circostanze di vita).
Altre volte forse hai ragione che mi "sforzo" per trovare una giustificazione a gesti efferati; ciò presumibilmente è dovuto alla parte ottimista di me che crede che l'uomo alla nascita sia scevro da quella cattiveria che necessita per compierli. Quindi, mi dico, qualche cosa deve pur succedere affinché un bambinetto potenzialmente "buono" diventi poi un assassino o un violentatore o qualche altra cosa di spietato.
Ecco, nel caso in oggetto per esempio, supponiamo, come era possibile che fosse, che questo ragazzo riuscisse a reprimere il gesto omicida e che la sua vita fosse continuata per altri anni con un padre violento e una famiglia disgregata e assente per quel che sono le funzioni utili della stessa. Che poi un giorno, all'età di 24 o 25 anni, gli fosse scattata quella molla che è invece scattata oggi, nei confronti del padre oppure di un'altra figura responsabile di averglielo fatto riemergere alla coscienza. Son convinto che allora, a causa della sua età adulta e probabilmente senza che nell'articolo di cronaca fosse approfondita la sua sfortunata esperienza di vita, tu come molti altri sareste stati molto meno propensi a "comprendere". Io invece, proprio per quel postulato di bontà umana che ipotizzo alla base di tutto, cerco una scaturigine che spieghi sociologicamente la dinamica dell'accadimento delittuoso per studiarlo e capirlo nella speranza di emanciparci verso una società maggiormente capace di evitare di porre i presupposti perché certe cose accadano.
Spero di non essere stato troppo contorto come temo e che sia riuscito a spiegarmi.

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Originariamente inviata da Fr@nk

:roll:Forse hai ragione, mi stai convincendo

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Ti ringrazio, è una realtà che ho approfondito molto negli ultimi anni e mi fa piacere che altri la facciano propria. :)

bah, io francamente ci vedo più una specie di eccesso di legittima difesa.

non giustifico l'uccisione, ma francamente, se quello che è scritto è vero, quest'uomo non può avere la mia pietà..

La violenza produce violenza