Il telefono cellulare, bruciato, di Sarah S*****, la ragazza di 16 anni scomparsa il 26 agosto scorso ad Avetrana (Taranto), è stato trovato vicino ad un casolare nelle campagne ad alcuni chilometri dal paese. Lo ha reso noto il Tg5. Il telefonino non è stato bruciato da chi lo ha abbandonato ma è stato recuperato semibruciacchiato perché era tra le stoppie che il contadino aveva radunato e cominciato a bruciare. Dopo aver appiccato le fiamme, l'uomo si è accorto della presenza del telefonino e ha avvisato i carabinieri. Nella zona sono in corso ricerche a vasto raggio da parte dei carabinieri e delle varie forze impegnate da settimane.
LO ZIO LO HA TROVATO È stato lo zio di Sara, papà di Sabrina, la cugina con la quale la 15enne il 26 agosto scorso sarebbe dovuta andare al mare, a trovare il cellulare della ragazzina scomparsa. L'uomo, che non è stato ancora ascoltato dagli investigatori, stava ripulendo dalle erbacce un podere per conto di alcuni conoscenti. Gli investigatori stanno cercando di verificare se il cellulare sia stato abbandonato subito dopo l'allontanamento o il rapimento della minorenne o in un momento successivo alla scomparsa. È stata smentita intanto la notizia che si era diffusa in mattinata sul ritrovamento di altri effetti personali di Sara. I carabinieri stanno rastrellando la zona, in agro di Porto Cesareo (Lecce), e controllando i casolari abbandonati che si trovano nella zona.
FORSE LANCIATO DALLA STRADA Potrebbe essere stato lanciato dalla strada da un'automobile in corsa il cellulare di Sara S*****, trovato oggi da un coltivatore mentre compiva lavori di ripulitura dei suoi terreni da stoppie e foglie secche. È quanto ritengono gli investigatori, dal momento che il luogo dov'era il cellulare non era molto lontano dal ciglio della strada, la provinciale 141 che da Avetrana porta a Maruggio. Il cellulare non ha batteria né scheda. La certezza che il telefono ritrovato è quello di Sara viene data dal codice identificativo del cellulare. Al momento della scomparsa, Sara aveva con sè oltre al cellulare anche uno zainetto nel quale aveva messo un telo da mare, perchè appunto al mare doveva andare con la cugina. Oggi, secondo quanto avevano annunciato nei giorni scorsi, i due legali incaricati dalla famiglia, gli avvocati Walter Biscotti e Nicodemo Gentile del foro di Perugia, si erano recati in Procura a Taranto per parlare col pm titolare dell'inchiesta sulla scomparsa della quindicenne, Mariano Buccoliero. Con loro, in qualità di consulente, anche l'ex comandante del Ris di Parma Luciano Garofano, con il quale era previsto che sempre oggi i due legali avrebbero compiuto ad Avetrana verifiche lungo il tragitto che la ragazzina, il 26 agosto scorso, avrebbe dovuto percorrere a piedi per raggiungere casa della cugina, dove però non è mai arrivata.
SARAH, CELLULARE TROVATO DALLO ZIO IN CAMPAGNA -FOTO*-*Leggo