Ultima modifica di Knave; 28/8/2010 alle 16:11
nn si tratta o meno di un banale giro in giostra...vorrei vedere un altro al posto di quel padre come si sarebbe sentito...anche con questi gesti si va a colpire la dignità di una persona (di 2 in questo caso)...nn sto dicendo che il "ragazzotto ignorante" debba essere perseguito x chissà cosa ma penso che ci siano cmq delle responsabilità x qualcuno che ha subito sicuramente un danno...e nn è x nulla un discorso buonistico
Sono d'accordo con il genitore per il solo fatto che dovrebbero informare prima i genitori dei bambini invalidi, quanto meno offrire una riduzione sul prezzo del biglietto.
dopo il primo caso portato alla luce (chissà quanti altri casi nascosti), una nuova famiglia esce allo scoperto e parla della sua "disavventura"
Ci hanno sempre fatto salire,stavolta è arrivato il no: «Non voglio soldi ma una sanzione»
VERONA (28 agosto) - Si allarga la polemica sulle presunte discriminazioni nei confronti di persone con la sindrome di Down a Gardaland. Dopo il caso della figlia del magistrato di Pescara Aldo Aceto, questa volta è il caso di un veronese, che ha raccontato di essere stato vittima, giovedì scorso, di una serie di dinieghi. Ilario Braga, responsabile sicurezza in pensione delle Ferrovie dello Stato, è il padre di una giovane down di 36 anni e, al quotidiano "Il Centro", ha detto di essere andato più volte a Gardaland con la figlia e di essere sempre salito con lei sui trenini, mentre questa volta sarebbe stato loro impedito di salire sia sull'Ortobruco, un treno per bambini, sia sulla Monorotaia, la giostra al centro del caso precedente.
Dopo il secondo no «ci hanno fatti scendere da una scala secondaria - ha raccontato al Centro Ilario Braga -. Le persone che erano in fila ci guardavano con gli occhi sbarrati. Chi vive la disabilità sa che queste cose possono succedere, ma non per questo ci è abituato. Non pretendo che la mia ragazza faccia le montagne russe, ma perchè non può andare su un trenino dove salgono i bambini, spesso accompagnati anche dai loro nonni ottantenni? Mia figlia è down, sì, ma frequenta un centro sportivo, fa atletica. Non voglio soldi nè risarcimenti, vorrei solo che fossero sanzionati per questo comportamento».
Patrizia Tolot, vicepresidente dell'associazione Dadi (Down autismo disabilità intellettiva) che aveva denunciato nel 2007 un caso analogo, interesserà alla vicenda Coordown, il coordinamento nazionale Down.
Verona. Sindrome di Down, secondo no a una giovane: ora bufera su Gardaland*-*Il Gazzettino
Sentirsi dire una cosa del genere è brutto e vergognoso, essere informati prima sarebbe stata un'altra cosa
http://www.gardaland.it/it/servizi/guida_disabili_2010_it.pdf
Io non capisco alcuni ragionamenti.
Io devo immaginare che tu hai un figlio disabile e informarti o tu devi venire a chiedere da me informazioni? Io credo che il genitore o l'accompagnatore di una persona disabile prima di portarla a Gardaland debba informarsi sulle attrazioni che questo potrebbe o no fare, non arrivare lì e lamentarsi perché "nessuno gli ha detto nulla".
E ci sono riduzioni sul prezzo del biglietto sia per gli accompagnatori, sia per i disabili, basta solo chiedere, a volte.
A bird doesn't sing because it has an answer, it sings because it has a song.
Quindi in realtà aveva ragione Gardaland..nella guida l'attrazione monorotaia in effetti è segnalata come NON è accessibile ai portatori di disabilità intellettiva.
Non ho idea del criterio e del perchè, ma così sta scritto.
Se avessero verificato sull'opuscolo prima, invece che fare i fenomeni dopo e parlare di denunce o sanzioni o non so cosa, avrebbero evitato ogni problema e imbarazzo.
Spiacevole ma è così.
Quindi ogni tizio che sta a fare i biglietti deve chiedere ad ogni persona se ha un figlio disabile? Secondo me è più logico che l'accompagnatore di queste persone quando si presenta a fare il biglietto esponga questo fatto.
La sorella di un mio amico è autistica e lui ogni anno prima di portarla a Gardaland controlla che non siano cambiate alcune regole, e credo che chiunque debba far così.
Non capisco come mai si faccia così tanta fatica a prendersi due minuti di tempo per controllare le regole di un parco divertimenti o i cartelli che sono vicini ad ogni singola attrazione di questo, però nessuno si faccia problemi a parlare di discriminazione per un "no" magari giusto.
A bird doesn't sing because it has an answer, it sings because it has a song.