Tante sono le storie che si cominciarono a raccontare Walt Disney. Dopo la sua morte, si disse che si era fatto "congelare" per poter essere poi risvegliato nel futuro, vari i motivi per cui l'avrebbe fatto, per poter essere curato, per poter vedere il suo Parco a Tema finalmente completo, etc. Si disse anche che aveva appoggiato il Nazismo nel periodo della II Guerra Mondiale, si disse che era un violento, un cinico. Se ne dissero tante. Era diventato una delle persone più ricche del mondo facendo, agli occhi di tutti, più che un lavoro un "gioco"; un collettivo senso di invidia stava cercando di attribuirgli dei difetti, delle colpe. E anche la purezza che traspariva dalle sue pellicole aveva dei lati oscuri. Messaggi subliminali nascosti nelle sue pellicole, allusioni al sesso, allusioni al mondo della droga. Un mondo tanto zuccheroso doveva nascondere per forza qualcosa di oscuro!
Qui di seguito ne abbiamo raccolte alcune, che partite dagli U.S.A. sono arrivate fino in Italia, ma negli Stati Uniti ne esistono veramente tante, e se volete approfondire l'argomento sulle leggende sul mondo Disney vi suggeriamo di consultare il sito Urban Legends Reference Pages.
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LA Sirenetta:
La Sirenetta è stato sicuramente il film Disney più controverso riguardo alle voci di presunte ambiguità sessuali di carattere visivo. Tanto per cominciare nella locandina del film. Essa si presenta con la protagonista in primo piano, alle cui spalle sono gli altri due comprimari (il buono e il cattivo); alle loro spalle si presenta uno splendente castello dorato. Proprio in questo castello, tra le colonne, sarebbe ben visibile un fallo. La voce cominciò a circolare, ci spiegano Barbara e David Mikkelson, subito dopo l’uscita dell’edizione in VHS, e le voci erano molteplici, dallo scherzo di un disegnatore maltrattato o particolarmente burlone, al classico messaggio subliminale per attirare il pubblico.
Ma non basta. In questo film c’è anche una scena oggetto di voci simili. Quando Ursula, nelle vesti di Ariel, cerca di celebrare il matrimonio, il sacerdote sembra avere qualcosa di strano. Sembra avere un’erezione. Proprio questa scena, ricordano i Mikkelson, generò negli Stati Uniti una sorta di fobia da parte ci associazioni religiose e simili. La verità è che quello che sembra un pene in erezione è in verità il ginocchio del sacerdote.
Ma non finisce qui. In una scena finale del cartone animato, durante il banchetto per le nozze del Principe Eric con la la bella protagonista Ariel, il granchietto Sebastian, mentre è sulla torta nuziale, assume una posizione che potrebbe essere ricondotta ad un fallo.
Anche qui si può fantasticare quanto si vuole sulla volontarietà o meno di creare immagini ambgue ed allusive, ammesso che poi queste allussioni siano riconoscibili...