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La pubblicità della Nutella rischia di scomparire

  1. #21
    Sempre più FdT mformatteo
    Uomo 36 anni da Imperia
    Iscrizione: 14/12/2009
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    cyrano, seriamente.. le battaglie da fare per il benessere del cittadino sono altre.

    a me l'idea che l'intero parlamento europeo abbia perso anche solo 1 ora di "lavoro" (considerando quanto viene retribuito questo "lavoro") per pensare a simili STRONZATE, fa venire il disgusto.

    cioè qui si regolamenta pure l'acqua calda.

    se un cittadino non riesce a fare acquisti consapevoli senza che ci siano diecimila regolamentazioni dietro che obblighino il produttore a trattare il consumatore da DEFICIENTE, allora vuol dire che il livello del cittadino d'oggi è molto basso.

    per non parlare poi degli scienziati che passano la vita a fare ricerche e controricerche dall'utilità prossima a quella di un brufolo sul culo..

    oggi il cioccolato crea dipendenza ed è il male.. domani il cioccolato stimola la produzione di endorfina ed è un valido antidepressivo senza controindicazioni, dopodomani il cioccolato fa venire i brufoli, tra una settimana il cioccolato previene il tumore alla prostata..



    e così via, per tutti i prodotti di questo mondo..

    poi comunque capisco anche che preoccuparsi degli effetti letali della nutella sia molto più conveniente e prioritario per un parlamentare europeo, che non interrogarsi puntualmente sul fatto che abbiamo una moneta unica capace di perdere in un mese tutta la crescita conquistata in dieci anni..

    o cose così..

    sì in effetti il problema della nutella e dei cibi ricchi di zuccheri sono vitali per l'aspettativa di vita della UE..

    a quando la direttiva per far scrivere su ogni scalino "attenzione, se lo saltate potreste rompervi qualcosa"?

    o la direttiva per obbligare chi vende torte nuziali a dire, prima del taglio della torta "attenzione, far mangiare tutta la torta da dieci chili alla sposa potrebbe compromettere la prima notte di nozze"

    o la direttiva per obbligare i produttori di marmitte a specificare saldando sulla stessa l'etichetta "attenzione, non usare per pratiche autoerotiche a marmitta calda"


    oppure una bella direttiva per specificare su ogni bottiglia d'acqua che "attenzione, l'acqua potrebbe farvi affogare. tenere lontano dalla portata dei bambini"?

    potendo, ci sarebbero almeno dieci miliardi di campagne per la sensibilizzazione del consumatore...

  2. #22
    ... SteekHutzee
    Uomo 36 anni
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    una delle tante cazzate di questa politica da quattro soldi

  3. #23
    SS-Hauptsturmführer Wittmann
    Uomo 42 anni da Reggio Emilia
    Iscrizione: 21/12/2007
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    Quote Originariamente inviata da Cyrano de Bergerac Visualizza il messaggio
    Sì ma il punto è che la cioccolata crea dipendenza, seppur minore rispetto ad altre droghe domestiche, come il caffè, le sigarette o alcuni farmaci.

    E, come può esserci il fumatore che fuma solo dopo i pasti e quello che si fa due pacchetti da 20 al giorno, allo stesso modo ci sono persone che possono essere indotte a una dipendenza esagerata e a disturbi alimentari. Sinceramente non vedo quale potrebbe essere il problema nell'applicare un'etichetta più dettagliata, anche se ovviamente il divieto di pubblicizzare resta esagerato in un contesto in cui per altre droghe domestiche ciò è tollerato.
    MA se uno ha disturbi alimentari e si mette ad abbuffarsi di gelato, cioccolata, nutella, zucchero filato, la colpa non è di certo del produttore..e non si risolverà certo il problema vietando una pubblicità.

    Le etichette dettagliate mi vanno benissimo, infatti si sono già fatti molti passi in questo senso; quando però ci sono scritti gli ingredienti, scritte le calorie, scritti i valori nutrizionali, non so che altro un produttore di cibo dovrebbe metterci.
    Magari la dicitura "mangia responsabilmente", come per gli alcolici, così siamo pari..
    Bah ripeto mi sembra un'iniziativa non so se più sbagliata o più inutile. Magari un parlamentare si è preso una mazzetta da un'azienda che produce prodotti concorrenti.

  4. #24
    Dovahkiin
    Utente cancellato

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    Quote Originariamente inviata da mformatteo Visualizza il messaggio
    cyrano, seriamente.. le battaglie da fare per il benessere del cittadino sono altre.

    a me l'idea che l'intero parlamento europeo abbia perso anche solo 1 ora di "lavoro" (considerando quanto viene retribuito questo "lavoro") per pensare a simili STRONZATE, fa venire il disgusto.

    cioè qui si regolamenta pure l'acqua calda.

    se un cittadino non riesce a fare acquisti consapevoli senza che ci siano diecimila regolamentazioni dietro che obblighino il produttore a trattare il consumatore da DEFICIENTE, allora vuol dire che il livello del cittadino d'oggi è molto basso.

    per non parlare poi degli scienziati che passano la vita a fare ricerche e controricerche dall'utilità prossima a quella di un brufolo sul culo..

    oggi il cioccolato crea dipendenza ed è il male.. domani il cioccolato stimola la produzione di endorfina ed è un valido antidepressivo senza controindicazioni, dopodomani il cioccolato fa venire i brufoli, tra una settimana il cioccolato previene il tumore alla prostata..

    e così via, per tutti i prodotti di questo mondo..

    poi comunque capisco anche che preoccuparsi degli effetti letali della nutella sia molto più conveniente e prioritario per un parlamentare europeo, che non interrogarsi puntualmente sul fatto che abbiamo una moneta unica capace di perdere in un mese tutta la crescita conquistata in dieci anni..

    o cose così..

    sì in effetti il problema della nutella e dei cibi ricchi di zuccheri sono vitali per l'aspettativa di vita della UE..
    Non so dove tu ti sia informato finora Matteo, io sonoa conoscenza da anni del problema delle "droghe domestiche" e sinceramente una regolamentazione in materia non la vedo come tempo sprecato. Il fatto che gli scienziati abbiano opinioni contrastanti e variabili nel tempo non implica che il problema non sussista, altrimenti qualsiasi materia di studio partendo dall'economia e finendo col diritto potrebbero essere accusati di cotanta "variabilità" e pertanto "inutilità"... Tabacco, the, caffè, cioccolata... Quante persone sono realmente consapevoli della dipendenza causata da queste sostanze? Io non mi ergo a paladino della salute (fumo come un turco) ma sono per la diffusione dell'informazione e della consapevolezza.

  5. #25
    Cal Lightman
    Ospite

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    Comunque si parla solo di pubblicità (voglio vedere però se bloccheranno gli spot della coca cola che fanno fruttare parecchi soldi eheh), perché non dovrebbero più venderla? la nutella venderà comunque anche senza spot, non siamo mica siamo macchine che comprano a comando solo perché uno spot ci dice di farlo (omg l'ho sparata davvero grossa)

  6. #26
    Dovahkiin
    Utente cancellato

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    Quote Originariamente inviata da Wittmann Visualizza il messaggio
    MA se uno ha disturbi alimentari e si mette ad abbuffarsi di gelato, cioccolata, nutella, zucchero filato, la colpa non è di certo del produttore..e non si risolverà certo il problema vietando una pubblicità.

    Le etichette dettagliate mi vanno benissimo, infatti si sono già fatti molti passi in questo senso; quando però ci sono scritti gli ingredienti, scritte le calorie, scritti i valori nutrizionali, non so che altro un produttore di cibo dovrebbe metterci.
    Magari la dicitura "mangia responsabilmente", come per gli alcolici, così siamo pari..
    Bah ripeto mi sembra un'iniziativa non so se più sbagliata o più inutile. Magari un parlamentare si è preso una mazzetta da un'azienda che produce prodotti concorrenti.
    Beh, il discorso che sto facendo io in realtà esula dal "problema Nutella" e amplia un po' lo spazio di discussione...

  7. #27
    Sempre più FdT mformatteo
    Uomo 36 anni da Imperia
    Iscrizione: 14/12/2009
    Messaggi: 3,427
    Piaciuto: 186 volte

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    Gli alimenti da te citati non provocano dipendenza.
    perchè la nutella crea dipendenza?

    cioè, seriamente.

    Posso capire che crei dipendenza in quei soggetti già piuttosto problematici di loro (con disturbi alimentari etc etc)..

    ma in un soggetto sano, in una persona media, che cavolo di dipendenza crea?

    piuttosto guardiamo il consumo effettivo di nutella e il consumo, che ne so, di insaccati annuo per famiglia.

    anche gli insaccati non sono certo un toccasana, eppure..

    il vero problema è che la cosiddetta informazione del consumatore è semplicemente un modo stupido e inutile di dire alla gente le cose che già sanno..

    un pò come se un pusher, dandoti dieci grammi di coca, ti dice "oh, va che fa male eh".. grazie al càzzo!

    tutti gli alimenti sono potenzialmente dannosi se assunti in quantità spropositate, senza nessuna regola, in una dieta senza un minimo di equilibrio..

    tutti!

    ai parlamentari gli sta così tanto a cuore la dieta del consumatore?

    stanzi un bel pò di fondi per organizzare un programma di istruzione all'alimentazione nelle scuole primarie.

    quello sarebbe decisamente più utile di tante càzzate o etichette varie..

    ma per certe cose i soldi non ci sono mai..

  8. #28
    Se muoio rinasco P S Y C H O
    da Estero
    Iscrizione: 6/12/2005
    Messaggi: 17,140
    Piaciuto: 1393 volte

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    La cosa che mi sconvolge è l'equazione:

    proibizione della pubblicità=sparizione del prodotto in commercio


    equazione della cui veridicità sono straconvinto.



    ***


    Riguardo alla questione in oggetto, stavo leggendo le caratteristiche "nutritive" della nutella proprio pochi giorni fa. Praticamente un vasetto di quelli piccoli contiene più calorie del fabbisogno giornaliero di un essere umano.
    E' vero che lo stesso discordo andrebbe esteso a tutti gli alimenti altrettanto ipercalorici ipergrassi e iperdannosi in genere per la nostra salute, ma in realtà è così che funzionerebbe la norma; non è che si vieta la pubblicità della nutella, ma di ogni prodotto con determinate caratteristiche...
    Sappiamo il potere della pubblicità, vale l'equazione di cui sopra, per cui vedo di buon grado di non istigare la gente al consumo di porcherie alimentari varie, tra cui non solo la nutella.

  9. #29
    Dovahkiin
    Utente cancellato

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    Quote Originariamente inviata da mformatteo Visualizza il messaggio
    perchè la nutella crea dipendenza?

    cioè, seriamente.

    Posso capire che crei dipendenza in quei soggetti già piuttosto problematici di loro (con disturbi alimentari etc etc)..

    ma in un soggetto sano, in una persona media, che cavolo di dipendenza crea?

    piuttosto guardiamo il consumo effettivo di nutella e il consumo, che ne so, di insaccati annuo per famiglia.

    anche gli insaccati non sono certo un toccasana, eppure..
    La novità più recente nella neurobiologia del cioccolato è stata presentata lo scorso anno dal gruppo guidato da Daniele Piomelli del Neuroscience Institute di San Diego, in California, che ha analizzato mediante cromatografia liquida ad alta pressione e spettrometria di massa il contenuto di 50 milligrammi di polvere di cacao, rilevando la presenza di acidi grassi in grado di elevare le concentrazioni di composti cannabinoidi endogeni come la anandamide o di agire come agonisti del recettore ai cannabinoidi. Nell'insieme queste ricerche confermano che il piacere per il cioccolato potrebbe avere chiare basi biologiche, che vanno ben al di là del fatto che sin dall'infanzia l'alimento venga percepito come il premio per un buon voto o la giusta fine per un pasto completo.
    In alcuni casi il cioccolato è capace di dare una vera e propria dipendenza, definita come una totale incapacità di resistere a una o più razioni: il "cioccotossico" non riesce a fermarsi una volta che ha cominciato la tavoletta, e la quantità che consuma, secondo tutti quelli che lo circondano, è di gran lunga superiore alla media pro capite. Non si può praticamente parlare di astinenza, perché i veri abusatori di cioccolato non smettono mai di mangiarne, non fanno nessuna differenza tra l'estate e l'inverno e non aspettano certo le feste comandate per avere la scusa di consumare la loro dose giornaliera. La media di cioccolato consumato arriva così a essere quattro o cinque volte superiore a quella del resto della popolazione, sino a toccare punte di 800-1.000 grammi alla settimana: qualcosa come 50 chilogrammi di cioccolato all'anno. Il cioccolato viene consumato prevalentemente dopo cena, come ultimo e spesso unico piacere di una giornata faticosa, o per calmare l'irritabilità, dare nuova energia e migliorare il tono dell'umore, e viene maggiormente ricercato dalle donne nel periodo che precede il ciclo mestruale. Tutto ciò avviene indipendentemente dal fatto che i soggetti stiano seguendo una dieta, e senza fondamentali differenze nei diversi Paesi.

    Fonte: Il link che ho postato prima.






    E qui si parla di comune cioccolata in barretta e non di Nutella.

  10. #30
    Sempre più FdT mformatteo
    Uomo 36 anni da Imperia
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    Piaciuto: 186 volte

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    cosa c'entrano le calorie?

    uno potrebbe alimentarsi a finocchi, che avranno sì e no una trentina di calorie all'etto, ma non è che per questo vivrà una vita spettacolare eh.. dopo due giorni lo ricoverano in ospedale!

    da tutte ste cose si capisce solo una cosa: manca la cultura nutritiva alla base.

    un cibo calorico non per forza è male assoluto.

    l'olio extravergine d'oliva è potenzialmente una bomba nucleare di calorie.

    eppure è imprescindibile in una dieta mediterranea sana, e vanta grandi qualità nutritive.

    assunto nelle giuste dosi.


    la carne rossa idem.

    se assunta nelle giuste dosi, e inserita in una corretta dieta alimentare.

    il pesce anche.

    eppure pochi sanno dei pericoli connessi alla forte presenza di metalli pesanti nei pesci grossi.

    e pochissimi sanno che abbinare una tazza di the verde al pesce in questione diminuisce del 90% l'assunzione da parte del nostro organismo di questi metalli (mercurio in primis)..

    frutta e verdura da consumarsi con regolarità, ma anche consapevolezza delle carenze a cui può portare una dieta ipocalorica priva di proteine.

    o i pericoli di una dieta povera di carboidrati..


    insomma, su questo bisogna (a limite) agire.

    questa sarebbe la vera sensibilizzazione del consumatore..

    non mettere stupide etichette su prodotti che già tutti sanno essere degli "sfizi calorici" come la nutella..

    cioè allora d'ora in poi chi vuole aprire una pasticceria dovrà munirsi di una licenza d'uccidere?

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