o.O Ma per una volta che non dico nerchia...? lol
o.O Ma per una volta che non dico nerchia...? lol
Mamma mia quanta confusione fai!
Innanzitutto una cosa è che non si deve rispondere a qualsiasi provocazione con la violenza e questo è un fatto che nessuno di coloro che lo ha sempre affermato rinnega.
Un altro sono le ronde. Chi si è lamentato delle ronde, non affermava che non si deve rispondere con la violenza ad atti criminosi gravi, ma che a farlo debbano essere degli istituti preposti e garanti di comportamento corretto, quali i carabinieri, la PS etc.
Nel caso in oggetto invece, non si sta difendendo il lavoratore per la reazione manesca, ma solo per il fatto che tale reazione nel caso specifico perde l'appellativo di "giusta causa" a detta dei giudici. Se l'hanno detto i giudici io mi fido, evidentemente tale reazione manesca ha una giustificazione che la rende inefficace per il licenziamento! Tutto quello che s'è detto sul perché sono ipotesi, non conoscendo nessuno di noi i fatti e non avendo a disposizione la sentenza.
E' proprio questo che mi sembra assurdo...anche che sia stato provocato verbalmente, e questo in realtà nell'articolo non viene affatto detto, una reazione violenta, verbale e fisica, non può essere comunque giustificata.
Venire alle mani, soprattutto con il datore di lavoro, E' una giusta causa di licenziamento, a prescindere da qualsiasi altra cosa. Non c'è nemmeno da aggiungere che un evento di quel tipo farebbe anche venir meno quella (eventuale) fiducia residua, rendendo impossibile una serena continuazione del rapporto di lavoro. MAgari questo subirà anche un processo penale..
Cioè immagini come può essere continuare a lavorare fianco a fianco (e pagare!) un tizio che ti ha aggredito e che magari finirà processo!?
La mattina magari udienza, in cui il capo testimonia che è stato aggredito, e il pomeriggio a lavoro insieme? Oppure il capo: "domani devi fare quel lavoro li" e lui "eh non posso, ho il processo per averti aggredito e devo andare in tribunale o in galera, ma quando ho tempo lo faccio, non preoccuparti"...BAh.
Una condanna penale presupporrebbe già di per sé il licenziamento. Per questo dico che non mi convince il discorso dell'aggressione (a meno che in Spagna non sia diverso che in Italia).
Io non credo nemmeno a una provocazione verbale da parte del datore di lavoro.
Mentre invece sarei più propenso a credere che il lavoratore sia stato messo in condizioni psicologiche particolari, ma è solo una mia ipotesi/sensazione senza alcun fondamento. Del tipo: per come sei messo (situazione familiare, economica, di salute, etc.) se ti licenzio sei disperato, per cui ti conviene fare come dico io se no sono caxxi tuoi...
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Quello che vorrei aggiungere è che nessuno di noi, nemmeno quello che pratica la difesa più strenua dei lavoratori, difenderebbe un tizio che decide di non fare un caxxo dalla mattina alla sera pretendendo il suo stipendio a fine mese e che, quando il datore di lavoro lo invita a rendersi un pochino più produttivo lui per reazione lo aggredisce o addirittura lo "pesta", come dice wolverine...