Quotidianamente vieniamo bombardati di notizie da tutto il mondo; sappiamo piú o meno tutto su guerre lontane, i loro motivi, chi stá dietro, conosciamo personaggi lontani sia nel bene che nel male, quasi abitassero con noi, sappiamo dove vanno in vacanza, in quale ristorante festeggiano, con chi si tradiscono e pure dei loro figli conosciamo le marachelle.
Eppure, a casa nostra, sullo stesso pianerottolo o ad un piano al di sopra o al sotto del nostro, abitano dei "personaggi", delle "entitá" che saltuariamente incrociamo magari indaffarati con borse o pacchetti, sulle scale o nell´ascensore e tutto quello che riusciamo a tirare fuori dalla gola, al massimo, é uno stiracchiato: -"..sera"- o -"...ngiorno"-
Cosa sappiamo della vecchietta male in gamba del piano di sotto? Giorni e giorni, nessun rumore...sará ancora viva? Ma avrá qualcuno che l´aiuta a portare a casa la spesa o badare alle faccende domestiche?
E quel tizio, vedovo, che se ne stá su all´ottavo piano, tutto il giorno sul balcone a guardare nel vuoto, a fissare come affascinato qualcosa, neanche se sotto ci fossero i resti di Atlantide, neanche una parola, neanche la visita di figli o parenti. Conterá forse i giorni, le ore, prima di raggiungere la moglie?
Visto che siamo cosí solerti ed abili nel pronunciarci nei confronti dei "problemi del mondo", non ci dimentichiamo, forse, delle piccole/grandi avversitá di coloro che sarebbero piú vicini alla nostra portata e che un nostro sorriso o una nostra domanda "se tutto vá bene" o "posso esserle utile?" renderebbe loro meno monotona ed anonima la loro giornata?