No. E' solo che l'uomo ha bisogno di credere in una provvidenza nascosta, non potendo accettare che avvenimenti importanti siano affidati alla casualità, e fra i mille fatti del tutto sconnessi che fanno la sua vita, coglie subito le ricorrenze e le combinazioni -rarissime- per credere che ci sia un progetto altrui dietro tutto e sentirsi così deresponsabilizzato se va male, unto dal signore se va bene.