"Perciò vi dico per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete e neanche per il vostro corpo di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito?! Guardate gli uccelli del cielo: non seminano né mietono né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate forse voi più di loro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un’ora sola alla sua vita? E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone con tutta la sua gloria vestiva come uno di loro. Ora se Dio veste così l’erba dei campi che oggi c’è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi gente di poca fede? Non affannatevi dunque dicendo “che cosa mangeremo? che cosa berremo? che cosa indosseremo?” di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. Cercate prima il Regno di Dio e la sua Giustizia e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena”.
"Non accumulatevi tesori sulla terra dove tignola e ruggine consumano, e dove ladri scassinano e rubano; accumulatevi invece tesori nel cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove ladri non scassinano e non rubano. Perché là dov’è il tuo tesoro, ci sarà anche il tuo cuore. La lucerna del corpo è l’occhio; se dunque il tuo occhio è chiaro, tutto il tuo corpo sarà nella luce; ma se il tuo occhio è malato, tutto il tuo corpo sarà nelle tenebre. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!
oggi stili di vita simili sono improponibili "dobbiamo" essere benestanti, per poterci comperare l'acqua, o il telefonino, mantenerci l'automobile, ecc. ma quanta verità c'è in queste semplici frasiscusatemi, ma mi è venuta voglia di fare l'intellettuale, chissa perchè