ecco cosa rimane della DC
ps: nn si è sentito male,ha detto ke pensava ke erano in pubblicità -.-
ecco cosa rimane della DC
ps: nn si è sentito male,ha detto ke pensava ke erano in pubblicità -.-
E neanche TUTTA l'Italia si è ribellata
Comunque....qui: Il Duce: Benito Mussolini e La Storia del Fascismo - La Dottrina del Fascismo c'è la dottrina fascista così come fu scritta nel '33..."nuda e cruda", libera perchè ognuno possa vederla e farsene un'idea.....che non sia inquinata dalla "moda".
Riguardo al comunismo, bè, c'è "Das Kapital"
Io nn condannerei mai e poi mai Mussolini,alla fine ha fatto molte cose buone.. xò da stupido si è alleato con Hitler solo x avere una fetta della torta e x la paura di essere invasi dai tedeschi.. xkè diciamocelo kiaro all epoca l esercito italiano collezionò una serie di figuracce abbastanza imbarazzanti
si,so che è il simbolo di harlock,che mi sembra decisamente anarchico,non di destra tantopiù che pure all'epoca fu preso come inno all'anarchismo da vari gruppetti d centro sociale
comunque nessuno vuol raccontare che i partigiani siano stati angioletti,i fatti delle foibe li conosciamo tutti (anche se venuti alla luce con un bel po' di ritardo",così come non lo sono stati nemmeno gli alleati inglesi e americani e manco i sovietici (numerosi,in quest'ultimo caso,i figli nati da suore violentare nei monasteri occupati da quest'ultimi). quel che dico è che il discorso "si ma anche loro..." non è una buona giustificazione.
infatti
poi detto da te che hai harlock come avatar m aspettavo una conoscenza maggiore dell'anime XD
Harlock non è un soggetto che semplicemente 'ruba': è un pirata, e la serie (come anche il fumetto originale) ha una vena polemica e anarchica che, specialmente negli anni settanta, aveva un suo preciso senso. Di fatto, Harlock è un contestatore: non ruba un gioiello per poi andare in vacanza a Las Vegas, come potrebbe fare Lupin. La sua critica al sistema è orgogliosamente portata dall'esterno, nella convinzione che non si possa venire a patti con una società governata da principi ingiusti. Di fatto si potrebbe considerare un manifesto 'politico'.
e si leiji era anarchico,tant'è che spesso e volentieri ci butta qualche svastica;tipico simbolo anarchico.
riguardatevi la prima serie originale...
edddaiiiii
No no, diciamo pure figuracce... sempre salvo l'onore dei nostri soldati che solo gli inglesi hanno l'abitudine di mettere in discussione, la preparazione e la condotta della guerra nelle alte sfere è stata dilettantesca, dall'inizio alla fine. Un esempio lampante lo si è avuto già all'inizio della guerra, nella battaglia delle Alpi, coi fanti armati di moschetto '91 ('91 era l'anno di progettazione: 1891, arma che vince non si cambia) e di bombe a mano che erano poco più di petardi, mandati all'assalto frontale contro le fortezze francesi... cannoni residuati della grande guerra che gli sparavano contro senza alcun effetto... l'aviazione, l'arma fascistissima, che cercava inutilmente di colpirle e si dimostrava perfino incapace di difendere il territorio nazionale dagli attacchi nemici... la marina che dovette fronteggiare fuori Genova una squadra di incrociatori francesi con una sola torpediniera, naturalmente anch'essa residuato bellico...
Se non ci fosse da piangere, se ne potrebbe ridere. La disponibilità per costruire un grande esercito c'era in termini di materiale umano, ma non in finanze. L'Italia non era pronta per la guerra e non lo sarebbe mai stata, perché cercavamo di fare troppo con troppe poche risorse. E quelle poche che con grandi sacrifici venivano raccolte erano mal impiegate, vuoi per l'incapacità dei nostri tecnici, che cominciarono a progettare armamenti all'altezza dei tempi solo quando la guerra era già persa, vuoi per la taccagneria e l'incompetenza dei comandi, od ancora per la disonestà delle industrie (quella delle truffe ai danni dello Stato in tempo di guerra è una storia ancora tutta da scrivere, ma molto promettente).
Ciononostante la guerra era inevitabile: quello del dire "Mussolini ha sbagliato solo quando è entrato in guerra", la principale scusante con cui si cerca di rivalutare la sua figura, è un discorso fallace, che non tiene conto del fatto che la guerra era profondamente radicata nel DNA del fascismo, e si poneva pertanto come scelta obbligata. Se c'è stato un momento in cui l'Italia ha sbagliato, è stato il 28 ottobre e non il 10 giugno.