Originariamente inviata da
Lucien
Dunque, vediamo...
-La prima volta che ho guidato col rimorchio dietro la macchina, ho preso in pieno un marciapiede tagliando troppo una curva. Avevo mio padre di fianco e mi fa ancora un pò male l'orecchio.
-S'andava in discoteca e dovevo passare a prendere un'amica che abitava in un posto un pò disgraziato, tanto che ho dovuto girarmi nella stradina. Facendo retromarcia il navigatore mi fa:
-Oh ma sei sicuro che non tocchi?
Io, gasatissimo, sicuro di me: -Ah, quattro anni che guido e non ho mai toccato!
Indovinate che è successo; c'era un murettino bassisimo fetente che non avevo visto:guardo il tipo e gli faccio
-Dì ma non è che porti un pò sfiga te, neh?
-Alla frontiera, un giorno che tornavo a casa dall'uni, mi fermano i
flic, i poliziotti francesi. Per la patente nessun problema. Poi mi chiedono il libretto della bestia. Prendo il borsello e comincio a rovistare fra gli scartafacci. E non lo trovo. C'era, ma non riuscivo a trovarlo. Allora, esasperato, lascio il malloppo al flic e gli dico: -E' il solito casino, dev'essere lì, se ci tiene tanto se la veda un pò lei!
Non ha apprezzato molto.
-Sempre in Francia, a Mentone, c'è un incrocio con una rotatoria piatta, senza cordolo: e lì tiro sempre dritto al centro
-Quest'estate, facendo una salita con l'aria condizionata
"a minchia serrata" per poco non facevo fondere tutto. Ho visto la lancetta della temperatura salire su come quella del contagiri... panico totale!
-Girando per la città in assetto truzzeggiante, ovvero tutte le luminarie accese e musica allegra a finestrini giù, chi trovo sulle strisce davanti a me, se non mio padre? Mi ha fatto un segno che voleva dire: -Facciamo i conti a casa.
Poi vabbé, stupidaggini di quelle da mettere in pericolo me e gli altri non ne ho mai fatte. Mi diverto, ma cercando sempre di usare la testa e di non andare oltre i limiti.