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parolacce...accettabili??

  1. #31
    Dio Il Lupo
    38 anni
    Iscrizione: 15/5/2006
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    Quote Originariamente inviata da Godel Visualizza il messaggio
    Si, ma non condivido affatto.
    Tu dici che per un non credente la bestemmia non è un attacco diretto a Dio, mentre per un satanista si; ed in base a questo giudichi l'entità dell'offesa.
    Il tuo discorso potrebbe essere traslato in altri paragoni: è come se io giustificassi un tizio dice ad un altro "sei un figlio di p", per il fatto che egli adorando le prostitute non arrecherebbe un offesa; e ne accusassi un altro che dice la stessa cosa in base al fatto che egli ritiene l'essere prostituta una cosa pessima.
    Il danno, non può essere valutato in base all'intenzione di chi lo fa, ma va valutato in base all'offesa che arreca a chi lo subisce. In poche parole, chissenefrega se chi bestemmia è ateo o satanista; il danno che produce sul credente che riceve l'offesa è lo stesso (come nel caso di chi si sente dire che è un figlio di buona donna).
    Inoltre non capisco che senso abbia cercare giustificazioni alle offese. Un offesa è offensiva in quanto tale, il cercare di giustificare un offesa significa voler giustificare le offese, e non è un discorso che concepisco.



    Parlando invece del discorso che fai, dicendo che il credente non deve prendersela perchè ci penserà Dio a tempo debito; commetti due errori: uno, è porti al posto di chi subisce il danno giudicando per lui l'entità dell'azione che subisce; due, non esiste nel cattolicesimo (ti sei riferito espressamente cattolicesimo se non ho capito male) che un credente, rimetta a Dio la giustizia. Si rimette a Dio la vendetta, ma non la giustizia. Il "porgi l'altra guancia" non significa prendilo in quel posto; significa dai l'esempio. E quando Gesù dice di dare a Dio quel che è di Dio, e di dare a Cesare quel che è di Cesare, non si riferisce al fatto che la vita terrena vada staccata dalla religione, ma al fatto che Dio non va confuso con le cose futili del mondo (ho fatto queste due citazioni perchè ho pensato che ti fossi riferito anche a queste per giungere al tuo modo di pensare).
    Infatti una religione che non è seguita all'atto pratico nella vita terrena, non serve ad una cippa (il credente che sta a rimettere tutto a Dio è solo uno che non ha le palle per seguire le sue convinzioni).

    L'unico modo che hai per mettere in discussione quello che ho detto (la prima parte, quella sul danno, dato che la seconda parte parla espressamente della religione cattolica e potresti benissimo metterla in dubbio con altre argomentazioni) e giustificare il discorso che fai, è dire che tutto è relativo, e quindi una bestemmia, una parolaccia, qualsiasi offesa o cosa è relativa.
    Ma sapresti accettare coerentemente le conseguenze di questo?

    Quello che forse ancora non riesco a spiegare è che non voglio assolutamente attaccare per "mezzucci" la religione. Difatti ho cercato di pormi a distanza. Non devo esserci riuscito. Dovessi appellarmi al relativo non ne caverei un buco perchè il relativo è per me come per te. E non giungeremmo comunque da nessuna parte.

    Ovvio che una persona che fa largo uso di queste "bestemmie" o "parolacce", risulta volgare. Ovvio che un uso eccessivo dà fastidio a chiunque.
    Ovvio che se mi cade dell'olio bollente sulla mano e bestemmio evidentemente non è per attaccare Dio ma perchè è uno dei modi migliori per manifestare la mia rabbia e sfogarmi.
    Dicevo che LINGUISTICAMENTE è uno dei vettori più veloci di senso.
    PSICOLOGICAMENTE ora aggiungo che è un buon mezzo per scaricare frustrazioni o eccessi di rabbia improvvisa (la rabbia se non sfocia s'incuba e può venir fuori in ben peggiori modi n.d.r.).

    RELIGIOSAMENTE è chiaramente un'offesa. Non è giusto offendere chi crede in qualcosa, voglio che questo passi, voglio che il rispetto per ciò "che non è chiaro" si abbia a prescindere. Però, d'altro canto, non sopporto guerre di stampo sociale, portate avanti da sedicenti cattolici che troppo spesso troviamo in giro, riguardo lo sproloquio.

    E' un qualcosa che si è radicato fortemente a livello culturale nella società. La coprofagia da sempre è stata fonte di satira pungente per i greci antichi e i retori romani.

    Dico che Gesù sbroccò nel tempio, ribaltando tutto quello che si trovava davanti. Mi perdoni se sbrocco anch'io e ribalto, non per cattiveria, il nome suo.
    (Naturalmente quest'ultima frase è un'astrazione sintetica, non c'è nessuna volontà di attaccare la figura di gesù n.d.r. che sia chiaro XD)
    Ultima modifica di Il Lupo; 21/12/2007 alle 19:09

  2. #32
    Sempre più FdT
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    Quote Originariamente inviata da Il lupo Visualizza il messaggio
    Quello che forse ancora non riesco a spiegare è che non voglio assolutamente attaccare per "mezzucci" la religione. Difatti ho cercato di pormi a distanza. Non devo esserci riuscito. Dovessi appellarmi al relativo non ne caverei un buco perchè il relativo è per me come per te. E non giungeremmo comunque da nessuna parte.

    Ovvio che una persona che fa largo uso di queste "bestemmie" o "parolacce", risulta volgare. Ovvio che un uso eccessivo dà fastidio a chiunque.
    Ovvio che se mi cade dell'olio bollente sulla mano e bestemmio evidentemente non è per attaccare Dio ma perchè è uno dei modi migliori per manifestare la mia rabbia e sfogarmi.
    Dicevo che LINGUISTICAMENTE è uno dei vettori più veloci di senso.
    PSICOLOGICAMENTE ora aggiungo che è un buon mezzo per scaricare frustrazioni o eccessi di rabbia improvvisa (la rabbia se non sfocia s'incuba e può venir fuori in ben peggiori modi n.d.r.).

    RELIGIOSAMENTE è chiaramente un'offesa. Non è giusto offendere chi crede in qualcosa, voglio che questo passi, voglio che il rispetto per ciò "che non è chiaro" si abbia a prescindere. Però, d'altro canto, non sopporto guerre di stampo sociale, portate avanti da sedicenti cattolici che troppo spesso troviamo in giro, riguardo lo sproloquio.

    E' un qualcosa che si è radicato fortemente a livello culturale nella società. La coprofagia da sempre è stata fonte di satira pungente per i greci antichi e i retori romani.
    Ma io non ho detto che era tua intenzione attaccare la fede.. Io avevo capito che intendevi giustificare la bestemmia in senso oggettivo come atto..
    Non metto in dubbio quello che dici comunque, anche se secondo me le guerre di stampo sociale dei sedicenti cattolici non sono poi una cosa negativa, anche ipocritamente; fosse solo per il fatto che il mondo va a spron battente verso la parte opposta.

    Quote Originariamente inviata da Il lupo Visualizza il messaggio
    Dico che Gesù sbroccò nel tempio, ribaltando tutto quello che si trovava davanti. Mi perdoni se sbrocco anch'io e ribalto, non per cattiveria, il nome suo.
    Questo coincide con il mio pensiero Lupo, e trovo la frase molto carina

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