Ieri Gigi Sabani.
Oggi Pavarotti.
Proprio ieri, al gr, sento la notizia che "un operaio di 55 anni, residente a Cazzano Sant'Andrea, e' morto precipitando da un ponteggio mentre lavorava alla costruzione della nuova scuola elementare a Curno, in provincia di Bergamo" ( http://www.filleacgil.it/infortuni_mortali_2007.htm ).
Un volo di 5 metri e tumfete: è morto!
55 anni lui, 55 Gigi: stessa età, stessa sfiga (se di sfiga si tratta, a noi mortali non è dato sapere...)
Oggi poi con Pavarotti, il cordoglio è stato unanime.
Grande rispetto di fronte alla morte, ma a me personalmente Pavarotti non è mai stato simpatico.
Non che lo conoscessi così a fondo per poter esprimere un giudizio, semmai qualche pregiudizio... ma a conti fatti non gli è andata poi così male, se non fosse stato per quell'anno di patimenti per quel male infame nel quale tutti più o meno, per un parente o un amico caro, ci siamo imbattuti. Però ha tirato fino ai 72 (io non so se ci arriverò...), ha conosciuto il successo, l'ammirazione di tutti, una vita nell'agio, ha fatto un casino di esperienze che i più si sognano... Ora è morto, ma musicalmente era già morto da un anno; quindi la sua morte non è nè più nè meno importante di quella di "un operaio" del quale nella notizia si son dimenticati di dare il nome...
Sono cinico? Può darsi. Resta il fatto che come tutti voi sono disarmato di fronte alla morte, e tutto il resto non conta.