Non so quanti abbiano avuto modo di leggere anche l’altro testo incriminato (“Il futuro è negro “) prima che venisse cassato – altrimenti, in effetti poco si capisce della ‘velata’ ironia della premessa.
Scusate se – immeritatamente – salgo un attimo in cattedra: la satira è un genere letterario; l’ironia è principalmente una figura retorica, serve a mettere in risalto un concetto proclamandone il contrario.
Ovviamente, va sempre tenuto presente il contesto, soprattutto nel testo scritto (nel parlato, aiuta molto l’intonazione).
Se scrivo: “Ah, che bella giornata di sole!”, giustaemente voi pensate che stia lodando il bel tempo. Ma se vi sto narrando di una escursione in montagna durante la quale scroscia in continuazione e ad un certo punto Gedeone – che non voleva saperne di farsi la levataccia per andare a faticare - esclama: “Ah, che bella giornata di sole!”, le parole sono identiche alle precedenti, ma qui l’ironia la fa da padrona (e scusate la pochezza dell’esempio).
Quindi: “dei negri che puzzavan di formaggio” è una frase altamente offensiva, se presa a se stante; ma se vado avanti e colgo il contesto, assume un valore corrosivo nei confronti della Lega.
Se questo fosse un inno leghista, mai e poi mai leggereste che il Piave mornorava ‘acido’ o frasi di questo genere
“Muti marciron quella notte in tanti
pancere, mutandoni e pure i guanti”
L’uso di termini molto banali – addirittura biancheria intima – svilisce tutto il discorso, fa capire che c’è una precisa volontà antiretorica. Si chiama ‘abbasamento’.
Un leghista definirebbe mai: “sconnesso e greve” “il giro delle ronde”?!
Vi sembra atto eroico quell’urlo: “Bombarda lo straniero!” pronunciato “Contro un randagio, un povero, uno zero”?
Insomma: leggere bene, prima di tirare le conclusioni.
Detto questo, avete tutto il diritto di contestare il risultato della mia operazione, di dirmi che ho fatto cilecca.
Ma non di darmi del razzista e di dirmi che non devo usare la parola negro perché gli africani si potrebbero offendere.
No! perché è fin troppo evidente che l’obiettivo non è l’extracomunuitario, ma la Lega – o meglio, la sua mentalità razzista.
Scusate la tirata, ma sentibo la necessità di precisare, visti gli equivoci.