Credo che si dicesse "non mangiare carne" per interdere l'astinenza dal cibo. I veri osservatori di questa regola si nutrivano di solo pane e acqua.
Ormai tutto è moda, superficialità. Le tradizioni sono all'insegna del consumismo. Ci nutriamo di aragoste, scampi e mazzancolle in nome di un Dio che siamo poi presti a dimenticare, quando ci fa comodo.
L'astinenza andrebbe rivalutata. Non solo dal cibo. per imparare ad apprezzare le piccole cose della nostra vita quotidiana.
:smt038 quotoOriginariamente inviata da Abel Balbo
il mangiar bene per me equivale ad apprezzare le piccole cose della vita.
dobbiamo tornare come una volta che mangiavano roba decente solo a natale?
io preferisco mangiar bene tutto l'anno visto che ne ho la possibilità.
no devi mangiare patate e cipolle..e i soldi che risparmi li dai ai barboni che vanno a mangiare patate e cipolle anche loro.
O polemos, vivi sempre nel timore di doverti privare di qualcosa per qualcun altro. In questo caso sei OT: è per se stesso che l'uomo ogni tanto dovrebbe rallentare il ritmo per pensare a quel che sta facendo.
Re: Non mangiare carne di venerdì
è uno dei tanti tabù della religione ed è contestabile e ridicolizzabile come, del resto, le religioni stesse.ne parlavo con mia madre...
secondo voi non è una cazzata?
insomma non si mangia la carne, ma si mangia il pesce.
si dovrebbe digiunare, ma a che pro?
perchè un Dio che mi vuole bene mi dovrebbe imporre una privazione?
non è una legge molto molto superficiale ed inutile questa?
che ne dite miei cari?
Non ho nessun timoresemplicemente non lo faccio.
Ma invito gli altri a farlo.. fine O.T.
Se così fosse agiresti in silenzio.
Non ho nessun timore
Ma invito gli altri a farlo.. fine O.T.
Resta il fatto che il tuo intervento era evidentemente OT...
Almeno ci avessi illustrato l'arte del mangiar bene, che disdegni patate e cipolle...
Scusami tanto, ma cosa c'entra il nome di Dio con le aragoste, scampi, mazzancolle, cinghiale, muflone, istrice ed ecc ecc?
Guarda che le piccole cose non le valuti con l'astinenza.
Anzi le piccole cose, per me fondamentali, le valuti assaggiandole (visto che parliamo di cibo) sempre di più.
Poi cosa c'entra la superficialità con il mangiar bene?
Se la intendi come posso intenderla ovvero:
Cose inutili o/e superficiali = a cibi (sempre perché stiamo parlando di cibo) dei quali si potrebbe fare anche a meno, ad esempio cinghiale, lepre, aragoste aggiungiamo anche dei vini da 80 € a bottiglia ed ecc ecc...
Bèh se abbiamo in comune questo paramentro di definire le cose inutili, io dico semplicemente che meno male queste piccole cose frivole esistano.
Se no sai che palle...
Per finire per quanto riguardo il topic più o meno quoto Carloo
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