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Progetto editoriale

  1. #11
    ti confondo e ti piace Ligaro
    Uomo 39 anni da Torino
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    Quote Originariamente inviata da fiammy
    sn troopo piccola....
    :smt056

    Cara fiammy, purtroppo mi tocca scontentare qualcuno...
    Su un altro forum sto litigando con uno di 40 anni perché dice di essere un giovane e vuole partecipare...
    Mi è toccato stabilire un determinato arco di età.


  2. #12
    Overdose da FdT
    Uomo 34 anni da Bergamo
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    ma non esiste il 5 per mille?

  3. #13
    Overdose da FdT
    Uomo 34 anni da Bergamo
    Iscrizione: 23/11/2005
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    Cmq vedrò di scrivere qualcosa contro la chiesa

  4. #14
    Kim
    Overdose da FdT Kim
    Donna 36 anni da Estero
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    in quanto credente non credo nella laicità dello stato... dunque nada ...

  5. #15
    ti confondo e ti piace Ligaro
    Uomo 39 anni da Torino
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    Quote Originariamente inviata da FedericoBlasco
    ma non esiste il 5 per mille?
    Fede ci hanno fregato ancora


    IL CINQUE PER MILLE COME L’OTTO PER MILLE


    di Marcello Vigli

    A urne chiuse i dirigenti dei partiti dell’Unione non possono più usare la necessità di cacciare Berlusconi come alibi per soffocare ogni tentativo di discutere di scelte politiche. L’Unione può tentare di governare anche se Berlusconi è ancora forte in sella e si può, anzi si deve, tornare a parlare di politica, cioè di obiettivi e di priorità, di strategie e di tattiche. Bisogna tornare a fare politica “seriamente“, per riprendere il cammino di trasformazione democratica di quell’Italia profonda – come l’ha chiamata Rossana Rossanda sul Manifesto – nella quale ha trovato terreno fertile oggi il berlusconismo come vent’anni fa il craxismo, che ne è l’antenato più prossimo. Nelle sue spoglie il berlusconismo si annida con le ambizioni decisioniste delle oligarchie dei partiti dell’Unione, ma anche con il cinico opportunismo di tanti spezzoni del movimento e dell’associazionismo di base. Questo si è espresso negli ultimi giorni intasando le caselle di posta elettronica e ordinaria con gli inviti a destinare il cinque per mille dell’Irpef a questa o a quella Onlus. Con l’introduzione nell’ultima finanziaria di questa opportunità Berlusconi ha potuto mettere a segno un altro colpo al buon governo e allo stato di diritto, stravolgendo le buone intenzioni di quei cittadini che avevano lanciato una campagna per promuovere una legge d’iniziativa popolare al fine d’introdurre la destinazione dell’8 per mille, annualmente devoluto allo stato, alla sola ricerca scientifica, senza preoccuparsi di offrire una comoda scappatoia al governo accusato di non investire in essa.

    Invece di garantire un sicuro introito alla ricerca hanno aperto in realtà la strada alla pubblica sovvenzione statale dell’associazionismo di qualsiasi specie.

    Migliaia di gruppi e associazioni di volontariato o culturali, anche di sinistra e non confessionali, si sono affrettati ad iscriversi nella lista dei possibili destinatari. Il Parlamento è ancora una volta esautorato dalla sua funzione primaria di gestire i soldi di tutti nell’interesse collettivo.

    Chiesa cattolica e confessioni religiose, che fruiscono dell’otto per mille, ringraziano per non doversi più vergognare di essere mantenute dallo stato, cioè dalla collettività, e si preparano a vederlo aumentare al tredici per mille attraverso le loro organizzazioni assistenziali e non. Le comunità islamiche, ancora fuori del sistema del finanziamento pubblico, l’otterranno trasformando in strutture Onlus le loro comunità locali e i loro centri nazionali. È il trionfo del comunitarismo e della sussidiarietà perché lo stato si deresponsabilizza nel settore dei servizi sociali appaltandolo di fatto alle organizzazioni sociali che accederanno ai finanziamenti.

    È anche però un attentato alla trasparenza nella loro gestione interna. Gli attuali dirigenti e gestori, affrancati dalla dipendenza dai contributi economici di affiliati e soci, potranno acquisire nuovo potere come già oggi avviene nell’ambito della chiesa italiana per la Conferenza episcopale. Sarà anche possibile che associazioni e strutture sopravvivano all’esaurimento della loro funzione originaria grazie all’inerzia del meccanismo di finanziamento esterno.

    Questo paradossalmente diventa, così, oltre che un nuovo salasso di denaro pubblico anche una spinta all’inquinamento morale della vita sociale. Non si tratta di una forma di “democrazia diretta”, perchè votano solo i contribuenti. Né riduce il sistema clientelare e selettivo con cui il governo distribuisce risorse perché questo sistema sussisterà. Né garantisce autonomia finanziaria, essenziale per ogni autentica autogestione, un sistema destinato a dipendere dall’immagine che ogni associazione sarà in grado di dare di sé, magari attraverso iniziative sponsorizzate da qualche assessore alla ricerca di consensi. In questa concezione strumentale dello stato e delle sue istituzioni il berlusconismo prospera, al di là delle buone intenzioni di chi pensa sia giusto fare “opere buone” a spese della collettività senza preoccuparsi se lo stesso meccanismo serva anche a coprire e sprechi ed abusi o costituisca un’occasione per i tanti che come il network Totus tuus www.totustuus.net/ raccomanderanno di:

    “- scegliere esclusivamente un'Associazione cattolica (altrimenti il vostro denaro sarà distribuito anche ad istituzioni quali il Comune di Bologna e ostili alla Chiesa)

    - sostenere - sulla scia di Giovanni Paolo II - chi si occupa di difendere la vita (ad es. il Servizio di Accoglienza alla Vita della vostra città)”.

    Il cattivo seme dell’otto per mille craxiano è quindi destinato a dare frutti ancora peggiori con il cinque per mille berlusconiano. C’è solo da augurarsi che anche questa “trovata” elettorale sia cancellata come avvenne per l’introduzione del quattro per mille da destinare ai partiti.



    (13-4-2006)

  6. #16
    ti confondo e ti piace Ligaro
    Uomo 39 anni da Torino
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    Quote Originariamente inviata da Kim
    in quanto credente non credo nella laicità dello stato... dunque nada ...
    E io ti rispondo con le parole di un'altra credente..

    ADRIANA ZARRI
    In piedi davanti a Ruini

    (da Micromega)

    È noto che, in occasione del referendum per la procreazione assistita, il cardinal Ruini aveva invitato i cattolici ad astenersi dal voto. Ma Prodi, sul cui cattolicesimo non c’è alcun dubbio, “disobbedì” e andò a votare, dicendo che era un “cattolico maturo”, vale a dire in grado di valutare da sé, senza bisogno dell’imbeccata del cardinale.
    La maturità del credente significa questo ed altro: non esser bigotto e baciapile, non confonder la religione con la superstizione, non esser clericale e papalista (peccati tipicamente cattolici), non prender per oro colato ed espressione di fede tutte le parole che escono dal Vaticano, non manifestare la propria religiosità con pratiche e pellegrinaggi in luoghi più o meno sacri (vedi Medjugorje e simili), non farsi dei feticci e dei semidei dei santi più o meno “alla moda” (vedi padre pio e papa Wojtila), non mettere i santi al di sopra di Dio e Dio al di sotto degli idoli mondani, non adorare i tanti feticci terrestri (successo, apparenza, arrivismo, consumismo e via dicendo).
    E si potrebbe continuare, perché ciascuno dei comandamenti che noi poco osserviamo ha un controcomandamento al quale siamo mondanamente ligi. E la controfigura del cattolico maturo è un cattolico acerbo che ha messo da parte la coscienza sostituendola con l’obbedienza: una falsa obbedienza, perché non si prostra alla suprema autorità di Dio, ma si inginocchia all’autorità terrestre (anche se ecclesiasticamente valida) dei vari vescovi, parroci e sagrestani, nonché a talune autorità politiche e civili che presumono e pretendono di essere gli unti del Signore ed i profeti laici del Vangelo.
    E tutto questo dovrà fare Prodi, nella vita privata e in quella pubblica: agire cristianamente senza farsi, di Cristo, un paravento per sacralizzare una politica che dev’essere laica; agire secondo coscienza, ispirandosi ai principi della fede e non necessariamente a ogni discorso e ogni sillaba del parroco e del vescovo, su, su, fino al vescovo di Roma, cui dovrà un’obbedienza da cattolico maturo e non da credente acerbo e infantile. Ricordando il defunto e compianto Bachelet, che diceva: “Io obbedisco, ma obbedisco in piedi”, perché (osserviamo noi) in ginocchio si sta soltanto davanti a Dio e non davanti al cardinal Ruini o chi per lui.

  7. #17
    Sempre più FdT
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    filosofo.. intanto una rikiesta ke credo condivida il 99% degli utenti di fdt (il restante 1% sei tu e S@ve): post più corti.
    insomma.. capisco ke certi argomenti debbano essere affrontati in modo profondo, ma nn posso mica passare il primo maggio a leggere i tuoi post -.-

    e poi, veniamo a quello ke hai scritto..
    Quote Originariamente inviata da filosofo
    - potresti parlare dell'invadenza della Chiesa nella politica italiana,
    affermazione tendenziosa
    kiedere a te un consiglio su come scrivere questo articolo è come kiedere a Bush di scrivere un'articolo sui pacifisti..

    Quote Originariamente inviata da filosofo
    - dell'ora di religione cattolica (da abolire o convertire in ora di storia delle religioni, ad esempio),
    per quanto ne so io, già c'è l' ora di 'storia delle religioni'.. e cmq, se nn vuoi fare religione puoi benissimo esentarti dal fare religione a scuola.

    Quote Originariamente inviata da filosofo
    - della bioetica, in cui l'alleanza tra la Chiesa e una certa classe politica trasversale si traduce in scelte che portano l'Italia a essere uno Stato con una legislazione retrograda,
    ligislazione retograda secondo te.
    la verità è ke la maggior parte degli italiani nn sa nulla di bioetica, e nn gliene fregherebbe nulla se nn fosse per le implicazioni politike ke questi argomenti hanno..
    le tue affermazioni sono il frutto del bombardamento mass-mediatico ke è il fondamento dell' ignoranza del nostro paese.
    ora ke la classe politica è 'cambiata' vedrai ke i problemi in italia spariranno, e le lobby ke detengono il vero potere alla faccia della kiesa e di quelli come te, nn potranno più esercitare il loro negativo influsso.........................................
    se come no

    Quote Originariamente inviata da filosofo
    - dell'8 per mille destinato allo Stato, che anziché venire ripartito per i veri bisogni dei cittadini (sanità, istruzione, ricerca, ecc.) finisce in larga parte nelle mani di associazioni religiose.
    i 'veri' bisogni dei cittadini filosofo nn sono i tuoi stessi bisogni. quindi abbandona quella premessa presuntuosa e faziosa..
    e poi, prova a kiedere a Bertinotti se può destinare l' 8 per mille ai bisognosi... hai visto mai ke rinuncia ai soviet e si vende l' attico a Roma per aiutare i poveracci..


    dalla notte dei tempi esistono diverse professioni di fede, religioni, e credenze varie.. uno stato laico nn è possibile, e nn sarà mai possibile.
    forse andrebbe perseguita un' idea di stato 'giusto', + ke di uno stato 'laico'..

    filosofo il tuo nn è un progetto editoriale sul tema della laicità, ma è un progetto editoriale di parte proposto da una persona di parte ke cerca riflessioni di parte su temi posti in modo tendenzioso.. sei parente di Emilio Fede percaso?

  8. #18
    Vivo su FdT
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    Quote Originariamente inviata da Kim
    in quanto credente non credo nella laicità dello stato... dunque nada ...

  9. #19
    Can che dorme Wolverine
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    Io nn sono praticante di nessuna religione (fra tutti i sacramenti ho fatto solo il battesimo, pensa tu...) però credo, leggendo altri tuoi post, che il tuo concetto di laicità nn coincida con il mio. La lacità di molti come te sta portando alla rovina della nostra cultura, della nostra identità e alla fusione a tutti i costi fra popoli e culture, che è sinceramente una cosa che io nn mi auguro affatto che accada. Uno stato va cmq fondato su valori profondi e stabili, che vanno difesi da qualunque attacco destabilizzante, e nn ci deve essere sempre il rispetto per le culture altrui a prescindere da ciò che fanno, ci deve essere invece l'analisi dei tutte le idee e le azioni, per controllare che rispettino un insieme, peraltro abbastanza semplice ed intuitivo, di valori fondamentali. Se questo rispetto nn c'è, nn è giusto che quella cultura goda della stessa considerazione. Se avrai voglia di parlarne. sarò qui.

  10. #20
    ti confondo e ti piace Ligaro
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    Quote Originariamente inviata da Godel
    filosofo.. intanto una rikiesta ke credo condivida il 99% degli utenti di fdt (il restante 1% sei tu e S@ve): post più corti.
    insomma.. capisco ke certi argomenti debbano essere affrontati in modo profondo, ma nn posso mica passare il primo maggio a leggere i tuoi post -.-

    e poi, veniamo a quello ke hai scritto..

    i 'veri' bisogni dei cittadini filosofo nn sono i tuoi stessi bisogni.

    La laicità è un bisogno condiviso da molti, sei tu che adotti una visione Godelcentrica... Non propongo certe iniziative (mettendomi in discussione) senza sapere a cosa vado incontro...

    quindi abbandona quella premessa presuntuosa e faziosa..

    La faziosità la vedi solo tu

    e poi, prova a kiedere a Bertinotti se può destinare l' 8 per mille ai bisognosi... hai visto mai ke rinuncia ai soviet e si vende l' attico a Roma per aiutare i poveracci..

    Questa è faziosità, caro il mio Godel

    dalla notte dei tempi esistono diverse professioni di fede, religioni, e credenze varie.. uno stato laico nn è possibile, e nn sarà mai possibile.
    forse andrebbe perseguita un' idea di stato 'giusto', + ke di uno stato 'laico'..

    stato laico non significa persecuzione delle religioni bensì separazione tra la sfera religiosa e quella pubblica, dato che certune religioni tendono a imporre all'intera collettività i propri principi, e sappiamo molto bene entrambi che non esiste il pensiero unico... ma l'alleanza tra una classe politica trasversale papalina e la Chiesa cattolica va in questa direzione, ovvero nella direzione dell'imposizione di un un pensiero unico in salsa cattolica.

    filosofo il tuo nn è un progetto editoriale sul tema della laicità, ma è un progetto editoriale di parte proposto da una persona di parte ke cerca riflessioni di parte su temi posti in modo tendenzioso.. sei parente di Emilio Fede percaso?

    Certo che è un'iniziativa di parte, e da come l'ho presentata non ne ho fatto mistero... Intendo far sentire la voce dei giovani che sostengono la causa della laicità... Perché non devono essere sempre e solo i Paolo Flores D'Arcais, i Giulio Giorello, i Stefano Rodotà, le Margherita Hack a fare sentire la propria voce, ma anche i ragazzi e le ragazze.. Quella per la laicità è una battaglia comune, e con questo progetto mi incammino in questa direzione...

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