Originariamente inviata da
Lorelai
Secondo me il vero amore, ma con la A maiuscola, è quello che non conosce mutamento, per citare Shakespeare. Sono sicuramente disillusa a causa della mia ultima storia, ma prima di quella la vedevo esattamente nello stesso modo: non c'è più corteggiamento, voglia di conquistare una persona, voglia di
quella persona, la coscienza che quella persona ha qualcosa di speciale e unico che non ritroverai in nessun'altra.
Non saprei. Sono anche io appassionata dei classici, ma diciamo che molte volte mi innamoro più dello scrittore che dei personaggi. Una persona che riesce in qualche modo ad esprimere come io riesco ad amare insomma.. me lo vorrei sposare! Il mutamento fa parte della coppia, l'importante è saper far fronte a tutto ciò. Oggigiorno si sfoglia l'album di Facebook, si sceglie una persona esteticamente abbordabile, ci si esce e il conoscerla è sempre molto riduttivo. Il corteggiamento consiste nei mi piace su Facebook e si va poco avanti.
Effettivamente l'approccio è cambiato rispetto al passato, ma il corteggiamento ancora esiste.La donna parte già incazzata nera col genere maschile e consapevole che o trovi l'appiccicoso che al terzo appuntamento ti vuole portare a casa dei suoi, o trovi l'eterno farfallone (mi riferisco alla mia generazione) per cui se non ti concedi fisicamente lui ne trova un'altra nel giro di poco, perché non sei speciale. Lui ha 30 anni, ma vuole divertirsi. Sicuramente c'è un problema di fondo più grosso, il fatto che spesso siamo tutti uguali, ma è terribile vedere come si venga scartati con poco, corteggiati con niente. Uomini già fatti, con la testa sulle spalle, con un futuro in mente e in cantiere, non ce ne sono, o ce ne sono talmente pochi che contarli è inutile. Ma lo dico con cognizione di causa, ecco.
Di conseguenza impazzisco per l'amore del passato e gli uomini del passato: era tutto molto platonico e molto poco carnale, agli inizi: ci s'immaginava la donna amata, il suo corpo, ma la si corteggiava, si scrivevano canzoni, lettere mai inviate, poesie, l'uomo amava basandosi sul niente, sull'aspetto estetico e su quattro parole in croce che si erano scambiati, ma perlomeno considerava la donna in maniera speciale.
D'accordo e non. Per me così sono i poeti. La gente comune, l'amore che c'era allora sì, era per lo più platonico. Senza allontanarsi troppo, mia zia (90anni) mi racconta sempre che da quando le venne il ciclo la prima volta i suoi la rinchiusero in casa. Ha potuto conoscere tramite sotterfugi l'amore della sua vita che l'ha aspettata per anni. O così dice lei. Poi in realtà tutti sanno che lui trombava a destra e a manca perché non era donna, non aveva il ciclo e poteva fare tutto ciò che voleva. La considerazione della donna era ai minimi storici. Dopo sì, nonostante tutte le varie scappatelle lui ha deciso di stare con lei, ma boh. Ringrazio per certi versi che oggi anche la donna possa fare le proprie esperienze e dire SI ad un uomo senza che quello venga a chiedere la mano a mio padre! Oggigiorno sei intercambiabile, è quello lo schifo: non ci stai? Una che ci sta la trovo. Litighiamo troppo? Troverò una che rompe meno le palle. Non c'è la cosa del dire "questa persona mi colpisce, voglio conoscere questa persona, nessuna sarà come lei, mi interessa lei e anche se mi si presentano altre occasioni io non le coglierò"
La cosa bella è che lo possiamo fare anche noi! Se la situazione è insostenibile, ciaone!
Secondo me, Masquerade, è sbagliato vedere film o leggere libri e dare per scontato siano cose reali, ma definirli favole per adulti non mi sembra appropriato; l'amore era vissuto in quel modo, giusto o sbagliato che fosse, ma moltissimi classici ce lo testimoniano
Comunque concordo alla grande:
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