Visto che in un altro topic era nata la discussione, perchè non ne parliamo qui?
Credete ci siano differenze tra nord e sud oppure sono solo preconcetti?
Dite la vostra. :D
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Visto che in un altro topic era nata la discussione, perchè non ne parliamo qui?
Credete ci siano differenze tra nord e sud oppure sono solo preconcetti?
Dite la vostra. :D
Le differenza ci sono, ma al di là degli stereotipi, che lasciano il tempo che trovano.
Le differenze derivano da fattori storico-culturali e probabilmente la divisione Nord-Sud in sè già non é veritiera perché a causa di storie e dominazioni differenti ci possono essere profonde differenze anche tra soli settentrionali o soli meridionali. Non comprendo però gli stereotipi di qualsiasi tipo che, spesso, mentono però alla gente piace comunque tenerli presente come assoluta verità.
In linea di massima queste profonde differenze non sono altro che un motivo in più per noi Italiani di visitare e conoscere altri luoghi del nostro stesso paese lontani da noi anche perché qui in Italia di meraviglie e di cose da scoprire ce ne sono davvero tante
Al sud non avete l'Esselunga... Peggio per voi, non sapete cosa vi state perdendo! 8-)
Le differenze ci sono, ma è normale. Pure se vado in un paesino non lontano dalla mia città alcune tradizioni cambiano.
Ma purtroppo esistono anche tanti (troppi) pregiudizi e stereotipi.
Per riprendere quello che si diceva nell'altro topic. Anche in questo caso non è tutto bianco o nero.
E' vero, a sud si tende a festeggiare tutto in grande. Ma contro lo stereotipo comune la maggior parte non lo fa neanche per apparire, o per fare pacchianate - c'è chi lo fa, ma sono in minoranza. E' che il concetto di famiglia, appunto, è più largo. E non è una cosa brutta - non che qualcuno lo stia dicendo. Come è uno stereotipo che si finisce in bolletta per fare le cerimonie. Non è così. Lo dico perché ho un paio di zie che festeggiano ogni volta in grande. Non sono ricche e non si riducono in bolletta. Semplicemente risparmiano e mettono da parte ogni volta qualcosa dallo stipendio/pensione "in prospettiva di". E festeggiano invitando mezzo mondo perché è l'unico momento che si ha per stare tutti insieme a vedersi. Perché la vita è frenetica, la famiglia non la si vede. Poi spesso si è pure lontani, e si riesce a fare un salto solo per le feste comandate e, appunto, il matrimonio/battesimo/comunione di tizio o caio.
Ma più che una divisione nord-sud, io tutto questo credo dipenda dalla famiglia e dai rapporti che ci sono. Io non potrei invitare mai tutto l'albero genealogico perché con mezzo di quello non c'è rapporto. Come non me ne frega di vedere più di tanto la zia di terzo grado o il cugino del cugino. Ma perché io son cresciuta in una situazione familiare complicata. Chiunque conosco che festeggia in grande lo fa perché è in pace con tutti e vuole vedere pure il cugino del cugino del cugino, perché ci ha rapporti comunque.
La mia famiglia è metà del nord e metà del sud, e pure quelli del nord, se possono, festeggiano con tutti. O meglio, lo facevano prima che si rompessero i legami. Lo stereotipo sta nel credere nel motivo totalmente sbagliato per il quale si fa una cosa.
Confermo. E se le differenze ci sono tra paesini distanti pochi km l'uno dall'altro figuriamoci se possono non esserci tra il nord e il sud. Ma in tutto ciò io non ci vedo niente di male.
Il problema è che spesso queste differenze diventano fonte di pregiudizio e di discriminazione. è questo che è sbagliato
Non credo siano solo preconcetti, le differenze ci sono..E sono parecchie! Non dico che questa sia una cosa negativa, anzi, ci sono pregi e difetti da entrambe le parti.
Per fare un esempio,parlando da polentona, adoro il calore e l'ospitalità del sud. Sono persone solari che si godono la vita. Mentre magari qui, con tutto quel corricorri, spesso possiamo risultare più freddi e distaccati xD
Le differenze ci sono e non solo tra nord e sud ma anche semplicemente da una regione all'altra. Ma per fortuna è così le differenze sono spesso un valore in più. Chiaramente poi ci sono lati negativi e positivi come in ogni cosa e sta a noi prenderne i lati migliori senò il mondo sarebbe un'emerita schifezza
Una cosa che amo del sud è il concetto di famiglia. poi ovviamente dipende da caso a caso, ma li vedo tutti molto uniti. Qui invece quando si nominano i parenti sale lo stress xD
Io la differenza la vedo di più tra il paesino e la città. Sulle tradizioni sono d'accordo, ci sono tante differenze ma tutte bellissime da conoscere. Sulla mentalità il paesino è più chiuso a prescindere dal sud o dal nord.
Concordo anche sul fatto della famiglia. Al sud si è più uniti, al nord meno. Però a volte al sud il concetto di famiglia ti incastra. Se vado a trovare i parenti al sud e per qualche motivo (tipo non ho tempo, non ho voglia, ho altro da fare) e ne salto uno, sono finita!
È una cosa oggettiva: le differenze ci sono.
Io sono una meridionale doc ma mi sono trasferita per studiare e sono rimasta a vivere fuori. E le differenze le vedo, e le avverto. Una delle differenze base secondo me è nel concetto di ospitalità. A me fin da piccola è stato insegnato che l'ospite è sacro, che va trattato bene e con riguardo. Che è buona prassi ricambiare con gesti cortesi ogni cortesia ("mi hai fatto una cortesia, minimo ti offro il caffè", per intenderci). Che il vero signore non piange mai miseria, senza mai fare i debiti. Sono cose che per noi sono naturali. Un attaccamento eccessivo ai soldi (come dividere gli 80cent del caffè) da noi viene considerato molto maleducato. Come verrebbe considerato maleducato, per esempio, che in pizzeria ognuno paghi al centesimo la sua pizza: si fa il totale e si divide.
La cosa che però notavo è che quando questa cosa accadeva a casa mia, si tendeva sempre a non esagerare o a mettere di spontanea volontà qualcosa in più nel conto. A Roma molti se ne approfittano. Mi è capitato di finire a tavola con chi aveva ingurgitato questo mondo e quell'altro e poi a dover pagare il conto uguale. Questo da me tendenzialmente non accadrebbe.
Sull'offrire: per noi è normale che l'uomo paghi. Le prime volte che ho offerto a un uomo mi ha fatto un effetto strano. Non ho problemi a farlo, ma quando ero ragazzina non esisteva nemmeno lontanamente che lui mi facesse pagare (ma ero sempre stata con ragazzi che lavoravano già, o che studiavano e poi lavoravano d'estate). Il problema per me si è posto quando all'università ho iniziato a uscire con studenti. Mi sono resa conto che non era un discorso che riguardava il non studiare, ma proprio la divisione come una cosa normale. E infine mi è capitato di essere la sola a offrire (eh già) e questo non mi è andato molto a genio.
È una cosa che con il tempo credo cambi. Io lavoro e frequento un uomo che lavora, mi sto rendendo conto che anche se vogliamo cenare fuori più di una volta a settimana lo possiamo fare (poi stiamo arricchendo metà dei ristoranti cinesi della città, quindi comunque spendiamo poco). Poi, tendenzialmente, offre lui ma c'è molta più leggerezza rispetto a quando ero all'università.
Non so come sia stare al nord. Dico solo che se dovessi pagare il caffè al centesimo rimarrei malissimo e mi sembrerebbe un gesto tanto tanto cafone.
Per me quello che tu hai scritto è semplicemente buona educazione: offrire, non pagare al centesimo, essere ospitali. Sarà che anche se vivo al nord (anche se non ho mai capito se vivo al nord al centro, insomma, Firenze) sono cresciuta in una famiglia del sud, in cui queste cose sono sempre state considerate normali.
Per quanto riguarda l'uomo che deve offrire... questa cosa non mi torna. Ovvio che mi fa piacere che un uomo mi offra una cena, un gelato o un caffè, però credo molto nella parità dei sessi e penso sia importante (una cosa del tutto personale) far capire all'uomo che ho un lavoro e me la cavo benissimo anche senza le sue 25 euro della cena. Con il mio ex fidanzato i primi tempi offriva lui, poi con il passare degli anni dividevamo a volte o a volte offrivo io e la volta dopo lui. Era una cosa molto equa comunque. La cena offerta la consideravo un regalo, come la gita fuori porta a spese sue. Ultimamente invece mi è capitato di uscire (una sorta di amicizia strana...) con un ragazzo. Vivendo da sola l'ho invitato a cena spendendo una bella cifra tra vino e prelibatezze. Lui ha portato del gelato del supermercato... Dopo qualche tempo siamo usciti a cena fuori. Una pizza, niente di che, lui ha pagato, io ho tirato fuori la mia parte e lui ha accettato i soldi, dicendo che voleva offrirmela ma mettendosi i soldi nel portafoglio. ... ci son rimasta malissimo, ma non perchè non mi ha offerto la cena ma perchè dopo tutte le volte che è venuto da me, il minimo che poteva fare era offrirmela. Ecco questo per me è maleducazione.
in linea generale le differenze è evidente ci stanno... poi vabbè è normale che ci sono le eccezioni e non tutti quelli del nord sono così e quelli del sud cosà... però in generale le differenze tra nord e sud ci sono
io però sono del centro :lol:
leggendo i post ho notato che qui in alcune cose siamo più simili al nord e in altre a sud... siamo un mix :lol:
Io posso parlare solo per i miei esempi familiari...
Ho dei parenti da parte di mia nonna che sono abruzzesi, ma in 23 anni di vita li ho visti solo un paio di anni fa, quando sono saliti loro, tra l'altro mezzi obbligati per ricatto morale (mia nonna è vecchia, hanno insistito per farle passare un Natale con i suoi fratelli)
So che quando mia zia scendeva da loro si offendevano se non andava da tutti.
Per me un rapporto del genere è soffocante.
Lo dico chiaramente: la famiglia non te la sei scelta, ci sei capitato, come puoi andare per forza d'accordo con tutti?
Io resto legata alle poche persone alle quali voglio bene davvero, non voglio vincoli di parentela di sorta.
Ci sono tante cose che non mi piacciono del sud, come ce ne sono tante che non mi piacciono del nord.
Non mi piacciono molto le persone, ecco.
Comunque per gli 80cent fare il conto degli spicci è assurdo, ovviamente, ma penso lo sia ovunque.
Però ricordo un'amica di scuola, lei faceva il conto centesimo per centesimo, ogni tanto le chiedevo qualcosa (dimenticavo sempre le monete lol) e ricordava anche i 5 cent XD Ed è pure una coi soldi.
Poi ho capito lei e lei ha capito che poteva contare sul fatto che non le avrei mai rubato nulla :D
ps: come facesse io non so, a stento ricordo la via dove abito!
ma vale la pena fare la maxi festa invitando gente fino al terzo grado (e che si vada tutti d'accordo non ci credo nemmeno se lo vedo) risparmiando magari su altre cose della vita quotidiana?
io lo trovo assurdo.
- - - Aggiornamento - - -
ma spesso la famiglia straunita è anche una bella facciata.
che sotto sotto se ne dicono e sparlano che neanche t'immagini.
solo che li bene o male anche quelli che se stanno sul cazzo continuano a vedersi alle feste di famiglia, qua no, mi stai sul cazzo io e te non ci vediamo piu.
Guarda, tu potrai non crederci manco se lo vedi, ma è così. Ho una zia che si sente ogni mattina con tutte le sorelle e i nipoti, pure solo per dire buongiorno e altre due stronzate. Perché si vogliono bene. E per loro non è un sacrificio risparmiare qualcosa per organizzare un evento in cui si sta insieme, perché è quello che desiderano. C'è chi risparmia per l'auto nuova e chi per un matrimonio, un anniversario o quel che è. Per te, come per altri - me compresa - non vale la pena. Per altri sì. E non la trovo assurda come cosa. Per me non è mai assurdo fare qualcosa che ci rende felici.
Trovo assurdo chi lo fa solo per apparire e far vedere che "lui può", quello sì. Ma per fortuna non conosco persone che lo fanno per quello, perché non ci andrei mai d'accordo.
@Holly
sul discorso dell'ospitalità è verissimo. qui l'ospitalità te la devi guadagnare :lol:
per quel che riguarda dividere i centesimi ti devo contraddire perchè non è cosi.
si parla di dividere a metà se vai fuori a mangiare ma non si sta mai li a dividere il centesimo.
Sì sì, lo avevo capito, ed è verissimo. In realtà al sud a prescindere che tu sia fidanzata, parente o amica, l'uomo offre sempre. Mi è capitato spessissimo anche con i cugini. Cugino maschio offre caffè, bevuta, gelato, pizza o quel che è alla cugina femmina, alla fidanzata con lei e addirittura all'amica della cugina.
Come capita anche che se scendo giù sono ospite. Il portafoglio non lo tiro fuori neanche per il caffè.
Mentre al nord è l'opposto.
Ma perché tutti hanno 1€ preciso e non c'è bisogno di fare storie per pochi centesimi.
Poi ti dico, se un collega mi volesse offire un caffè io non accetterei, perché non ho bisogno di soldi altrui, per 1€ me lo pago da sola. Se uno insistesse a offrire e non siamo molto in confidenza mi sentirei molto a disagio.
Temperance credo sia un po' diverso perché gli amici puoi sceglierli, inoltre se la comitiva è davvero molto grande è improbabile comunque andare d'accordo con tutti.
Magari è assurdo per te, ma ad esempio io non mi sono potuta permettere la festa di laurea perché non potevo invitare tutti :lol: e non perché sono una spaccona: ho degli zii (pochi, i miei non hanno una famiglia numerosa) e dei cugini con cui sono cresciuta, i miei cugini ora sono sposati e hanno famiglia quindi ovviamente non è che posso invitarli e lasciare a casa le loro famiglie, penso sia ovvio :roll: Per cui da sole 4 coppie di zii si arriva ad una ventina di persone. E questi sono solo i miei parenti più prossimi... Anche nel circolo un po' più allargato ci sono persone che non lascerei mai fuori, ad esempio ho sempre frequentato i fratelli e sorelle dei miei nonni (quindi zii in seconda), ora non li vedo più spesso come prima visto che non vivo più in Italia, ma sono sempre contenta di rivederli e loro sono sempre molto disponibili verso i miei genitori, quando succede qualcosa ci sono sempre, quindi a me (e ai miei) dispiacerebbe non averli lì quando c'è da festeggiare.
Pagare un pranzo a tutta questa gente non è uno scherzo. Non me lo posso permettere, e non l'ho fatto (ma ora sto risparmiando per la festa del dottorato, that is to say, se arriverò mai a dottorarmi :lol:), di certo non lascio a casa un cugino sì e uno no; oppure chiedo alla gente di pagarsi il pranzo :D
Giusto per chiarire, nemmeno al sud si va sempre d'accordo, è ovvio, ma non mi sembra strano sentire un legame verso le persone con cui presumibilmente hai passato tutta la vita. Si può litigare, si può non andare d'accordo al 100% ma secondo me anche il fare finta che i parenti siano degli sconosciuti è soltanto una stupida facciata se è per questo.
Poi se sono cose gravi capisco voler rompere i rapporti; ma IMHO una cosa importante dell'età adulta consiste proprio nel capire come mantenere i rapporti anche quando non si va d'accordo in tutto e per tutto, senza per forza mettersi a frignare "gnè gnè con te non gioco più" alla prima occasione...
Come ha detto Temperance, anche in una comitiva è difficile andare d'accordo con tutti, magari ci sono amici di amici con cui non si ha molto in comune o che si preferirebbe non frequentare, ma l'unica soluzione sarebbe rimanere soli tappati in casa propria.
Per il resto più o meno concordo con tutto quello che dice Holly: anche per me l'ospitalità è importantissima, e anche la gentilezza verso gli altri (quando è sincera). Per tanti anni ho visto i miei amici più grandi che lavoravano offrire una birra agli studenti del gruppo ogni tanto, per la sola ragione che loro avevano qualche soldo in più. Appena li ho avuti pure io, mi è venuto spontaneo fare lo stesso.
Ma c'è differenza fra non andare d'accordo e non voler vedere una persona. Idem per la famiglia. Ci sono i cugini con cui, a ogni occasione, esco perché mi ci trovo bene come fossero amici. Ci sono i cugini che non frequento ma che comunque mi fa piacere vedere e con cui, se posso, quattro chiacchiere e una bevuta me la faccio. Idem per gli zii. Ho una zia che mi ha fatto da mamma tanto che sento quasi più lei, almeno due volte al giorno anche solo per dire ciao. Con altre zie non ho lo stesso rapporto ma quando le vedo sono felice come una pasqua. Non le ho scelte queste persone, mi sono capitate, e mi fa piacere. Quindi capisco chi fa grandi feste per vedere tutti. Io non sono la tipa, ma lo fossi lo farei. E in questo non ci vedo niente di diverso dalla comitiva di amici. C'è chi ti sei scelto e chi si è accodato. Non ti piacciono tutti allo stesso modo, ma ci stai bene, ti fa piacere uscirci insieme, ergo se organizzi qualcosa li inviti. Quindi non trovo assurdo che uno possa andare d'accordo con tutti e volerli vedere tutti, se c'è l'occasione. Anche solo per passare una giornata diversa.
Al nord siamo più freddi e distaccati, ed è una differenza che noto moltissimo già a Bologna rispetto a Lecco. Siamo più solitari e più diretti, mentre al sud il concetto di puntualità è spesso più "critico". Io mi incazzo anche per 30'' di ritardo, anzi, se non arrivi in anticipo quasi mi offendo, mentre tutti gli amici che ho del sud arrivano sistematicamente 15' dopo, almeno.
Le differenze comunque son tante.
No vabè non travisiamo, non è che non parlo ai miei parenti o chennesoio, semplicemente non ho voglia di prendere su per andare a trovarli. Ma anche perché non sapremmo di che parlare una volta insieme.
Però per me forse è diverso perché tutti i miei parenti sono lontani, vedo giusto mia mamma/zia/cugina quando loro possono venire a trovarmi. Per dire, non ho visto mio padre per mesi e mesi (quasi un anno mi sa). E si parla di mio padre...lol
Io a volte faccio tardi ma è solo perché non so calcolare bene i tempi necessari xD Però mi irrita fare ritardo, anche di 10 minuti, mi sento in colpa :lol: