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Rapporto con le mafie

  1. #1
    Uan
    Uan
    Donna 30 anni
    Iscrizione: 8/1/2008
    Messaggi: 5,540
    Piaciuto: 101 volte

    Predefinito Rapporto con le mafie

    Il titolo fa pena ma non mi è venuto in mente nient'altro!

    La domanda è questa: quale tipo di rapporto avete con le mafie?
    Faccio questa domanda perché tempo fa, in un documentario su Borsellino, ad una domanda, lui rispose dicendo che i magistrati antimafia dovevano provenire dal territorio nel quale operavano, sennò era inutile, era in partenza una lotta impari.
    A quel punto mi sono chiesta il perché, e ponendomi la domanda che faccio a voi, mi sono risposta che per me, nata e cresciuta a Bergamo, poi trasferita a Cagliari, la mafia è un fenomeno lontano, qualcosa di cui posso leggere, sentir parlare, vedere un film o un documentario.

    Per voi, cos'è la mafia? Lo chiedo in particolare a chi vive nelle regioni in cui mafia, camorra e ndrangheta sono più presenti; anche a chi ne ha fatto/ne fa in qualche modo parte; anche a chi ha visto parenti pagare il pizzo o amici finire nel giro.



    Non ne faccio una questione morale, solo che la settimana scorsa ho visto Saviano a Cagliari e certe cose mi hanno colpita davvero; una su tutte: viene considerato un infame, uno che vuole guadagnare parlando di mafia ("una cosa che non esiste") e non uno che racconta come stanno le cose.

    Vorrei sapere cosa ne pensate (considerazioni su Saviano a parte)!

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  3. #2
    Wowbagger Jo Constantine
    Uomo 35 anni da Roma
    Iscrizione: 29/1/2009
    Messaggi: 31,903
    Piaciuto: 9037 volte

    Predefinito

    Un Business Plan.
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  4. #3
    Temperance
    Donna
    Iscrizione: 15/1/2006
    Messaggi: 28,774
    Piaciuto: 9510 volte

    Predefinito

    Esperienze dirette non ne ho, è qualcosa di astratto anche per me.
    A Holly piace questo intervento

  5. #4
    Sower Eurasia
    Donna
    Iscrizione: 16/4/2012
    Messaggi: 1,810
    Piaciuto: 1497 volte

    Predefinito

    Ma io non credo che chi provenga da regioni in cui è nato il fenomeno mafioso abbia un rapporto diverso da chi vive lontano da essa, forse è estremamente più sensibile, giustizialista e informato. Sono sentimenti che nascono dalla rabbia di ciò che accade nei propri luoghi e dei disinformati che puntano il dito, non certo perché sono inseriti nel circuito. Ritengo che le parole di Borsellino vadano contestualizzate. Lui disse quella frase in occasione della sua nomina alla superprocura a Roma, in cui venne indicato come candidato ideale a seguito dell'attentato a Giovanni Falcone che era il primo nome e unico all'altezza di concorrere. Lui rifiutò dall'inizio per rispetto all'amico e perché per lui LAVORARE in quell'ambito aveva un senso solo se a stretto contatto con le radici del fenomeno. Da Roma non avrebbe potuto come da Palermo, da qui quella frase che nel suo caso aveva un certo senso.

    Se poi devo dare una mia personalissima opinione, mi fa imbestialire chi considera la mafia un problema delle sole regioni di appartenenza. La mafia è un problema dell'Italia, la mafia è il silenzio del Mondo, e l'ipocrisia dei perbenisti e ben pensanti. Finché sarà considerato "degli altri" non si caverà ragno dal buco, perché siamo fondamentalmente pigri in tutte le questioni che ci riguardano ma facciamo finta di non ascoltare, perché non intaccano la vita di tutti i giorni. E quindi salutiamo i bimbi denutriti dalle tv che ci sorridono, le guerre in caucaso come l'ennesimo problema russo e il sovrasfruttamento delle risorse naturali come la nostra onnipotenza sul pianeta.

    Ok, ho finito.
    A Uan e Temperance piace questo intervento

  6. #5
    Uan
    Uan
    Donna 30 anni
    Iscrizione: 8/1/2008
    Messaggi: 5,540
    Piaciuto: 101 volte

    Predefinito

    Quote Originariamente inviata da Sedna Visualizza il messaggio
    Ma io non credo che chi provenga da regioni in cui è nato il fenomeno mafioso abbia un rapporto diverso da chi vive lontano da essa, forse è estremamente più sensibile, giustizialista e informato. Sono sentimenti che nascono dalla rabbia di ciò che accade nei propri luoghi e dei disinformati che puntano il dito, non certo perché sono inseriti nel circuito. Ritengo che le parole di Borsellino vadano contestualizzate. Lui disse quella frase in occasione della sua nomina alla superprocura a Roma, in cui venne indicato come candidato ideale a seguito dell'attentato a Giovanni Falcone che era il primo nome e unico all'altezza di concorrere. Lui rifiutò dall'inizio per rispetto all'amico e perché per lui LAVORARE in quell'ambito aveva un senso solo se a stretto contatto con le radici del fenomeno. Da Roma non avrebbe potuto come da Palermo, da qui quella frase che nel suo caso aveva un certo senso.

    Se poi devo dare una mia personalissima opinione, mi fa imbestialire chi considera la mafia un problema delle sole regioni di appartenenza. La mafia è un problema dell'Italia, la mafia è il silenzio del Mondo, e l'ipocrisia dei perbenisti e ben pensanti. Finché sarà considerato "degli altri" non si caverà ragno dal buco, perché siamo fondamentalmente pigri in tutte le questioni che ci riguardano ma facciamo finta di non ascoltare, perché non intaccano la vita di tutti i giorni. E quindi salutiamo i bimbi denutriti dalle tv che ci sorridono, le guerre in caucaso come l'ennesimo problema russo e il sovrasfruttamento delle risorse naturali come la nostra onnipotenza sul pianeta.

    Ok, ho finito.

    No beh, sicuramente la mafia non è presente solo in alcune regioni italiane, e ancora più sicuramente l'Italia è un Paese con una storia immensa e complicata che non viene (quasi) mai insegnata. Logicamente se consideriamo l'evasione fiscale, lo scarso delle regole (dalla copiatura a scuola, al lavoro nero, al non raccogliere la cacca del cane, eccetera eccetera) possiamo dire che non c'è regione che tenga.

    Obiettivamente però ci sono realtà che da un posto all'altro dell'Italia sono impensabili; certo, se contestualizzassimo, dovremmo dire anche da un quartiere all'altro di una stessa città.
    Il mio ragionamento era un po' questo: sono cresciuta in una parte decente della città e in generale del mio Paese; c'è però chi vive peggio e io non ne so quasi niente. Se è una questione di "fortuna", tanto vale esserne consapevoli.
    è un po' come incolpare un ragazzo di Scampia per aver rubato un motorino: il reato resta ed è giusto che paghi, come chiunque altro. Ma io non ne so niente di come si vive in un quartiere come Scampia, o in un paese come Corleone. Io avrei fatto lo stesso se fossi cresciuta lì? Non so rispondere, per questo chiedo!

    è logico che un carico di droga di migliaia di euro recuperato al porto di Cagliari, in qualche modo, grazie a qualche contatto, c'è arrivato; ed è altrettanto scontato che le prostitute di colore sul ciglio della strada non avrebbero fatto un "viaggio della speranza" se avessero saputo di ritrovarsi poi senza documenti, nelle mani di un'organizzazione che ti toglie qualunque libertà.

    Questa è una consapevolezza giusta, che spesso in Italia non si ha. Però le persone che ogni mese si vedono arrivare l'affiliato della cosca x a riscuotere il pizzo, non sono dappertutto; le faide tra famiglie per alcuni sono "cosa normale", per altri (come me, per esempio) sono roba da telegiornale.
    Penso che iniziando a capire cosa siano le mafie nei territori in cui sono più radicate, tutto il Paese riuscirebbe a capire cosa accade anche nella propria città, che magari si pensava estranea a tutto questo.

  7. #6
    Mind over matter Elefantino Blu
    Uomo 33 anni da Biella
    Iscrizione: 15/5/2007
    Messaggi: 2,173
    Piaciuto: 513 volte

    Predefinito

    Quote Originariamente inviata da Uan Visualizza il messaggio
    Il titolo fa pena ma non mi è venuto in mente nient'altro!

    La domanda è questa: quale tipo di rapporto avete con le mafie?
    Faccio questa domanda perché tempo fa, in un documentario su Borsellino, ad una domanda, lui rispose dicendo che i magistrati antimafia dovevano provenire dal territorio nel quale operavano, sennò era inutile, era in partenza una lotta impari.
    A quel punto mi sono chiesta il perché, e ponendomi la domanda che faccio a voi, mi sono risposta che per me, nata e cresciuta a Bergamo, poi trasferita a Cagliari, la mafia è un fenomeno lontano, qualcosa di cui posso leggere, sentir parlare, vedere un film o un documentario.

    Per voi, cos'è la mafia? Lo chiedo in particolare a chi vive nelle regioni in cui mafia, camorra e ndrangheta sono più presenti; anche a chi ne ha fatto/ne fa in qualche modo parte; anche a chi ha visto parenti pagare il pizzo o amici finire nel giro.

    Non ne faccio una questione morale, solo che la settimana scorsa ho visto Saviano a Cagliari e certe cose mi hanno colpita davvero; una su tutte: viene considerato un infame, uno che vuole guadagnare parlando di mafia ("una cosa che non esiste") e non uno che racconta come stanno le cose.

    Vorrei sapere cosa ne pensate (considerazioni su Saviano a parte)!
    Siamo tutti talmente assuefatti che neanche ce ne accorgiamo, la mafia fa parte della vita di tutti i giorni.
    Prostitute, droga, sale da gioco clandestine, mazzette, impiegati pubblici addomesticati ecc ecc le banche del vaticano, tralasciando il mucchio di mafiosi più concentrato del mondo, quello formato dai politici italiani... non tutti son mafiosi ma TUTTI fanno parte di un sistema mafioso e ne accettano le condizioni. La mafia non è solo un organizzazione criminale, la mafia è anche la semplice omertà, l'indifferenza ecc tutte "qualità" riscontrabili in qualsiasi città. Se proprio vogliamo fare distinzioni possiamo farle tra mafia e mafia militare, una sta nel buio e l'altra ammazza eseguendo gli ordini... sempre la stessa merda. Ottimo modo per commemorare la scomparsa di Gandolfini ._. protagonista dei Soprano ._.

  8. #7
    Little Spongy Folletta
    Donna 32 anni da Genova
    Iscrizione: 8/12/2007
    Messaggi: 14,178
    Piaciuto: 4025 volte

    Predefinito

    Quote Originariamente inviata da Sedna Visualizza il messaggio
    [...]

    Se poi devo dare una mia personalissima opinione, mi fa imbestialire chi considera la mafia un problema delle sole regioni di appartenenza. La mafia è un problema dell'Italia, la mafia è il silenzio del Mondo, e l'ipocrisia dei perbenisti e ben pensanti. Finché sarà considerato "degli altri" non si caverà ragno dal buco, perché siamo fondamentalmente pigri in tutte le questioni che ci riguardano ma facciamo finta di non ascoltare, perché non intaccano la vita di tutti i giorni. E quindi salutiamo i bimbi denutriti dalle tv che ci sorridono, le guerre in caucaso come l'ennesimo problema russo e il sovrasfruttamento delle risorse naturali come la nostra onnipotenza sul pianeta.

    Ok, ho finito.
    Io vivo in un buco di paese nel nord italia e so con certezza che qui abitano diverse famiglie mafiose.. La mafia è un problema di tutti.

  9. #8
    alias Annie Lennox Elaine Marley
    Uomo 35 anni
    Iscrizione: 22/4/2010
    Messaggi: 8,528
    Piaciuto: 6430 volte

    Predefinito

    Abito vicino un paio di paesini dove la mafia abbonda, conosco ragazzini figi/parenti di boss o mafiosi vari e vorrei solo si ammazzassero tutti.

  10. #9
    Mai più senza FdT RudeMood
    Donna 42 anni
    Iscrizione: 3/2/2009
    Messaggi: 10,246
    Piaciuto: 1043 volte

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    La mafia non sono i "clan" mafiosi.
    Quelle sono associazioni a delinquere.

    La mafia è il "fammiunpiacerechepoitelorendo", il clientelismo, l'omertà.

    Io mi sento mafiosa quando vedo il vicino di casa che va a gettare i rifiuti nel comune a 3 km perché non ha voglia di fare la differenziata, e non lo denuncio perché ha una situazione economica e familiare non delle migliori.
    Mi sento mafiosa quando, anziché coltivarmi l'erba, compro il fumo dai pusher.

    Questo è il massimo dei miei rapporti con la mafia.
    Per il resto, non chiedo favori per evitare che debba farne. E se mi offrono lavori o piaceri, declino volentieri per lo stesso motivo.
    Se mi serve un locale per 2 giorni preferisco pagarlo, anche in nero se necessario, piuttosto che prenderlo gratis dopo essermi sentita dire "Non ti preoccupare, a buon rendere". Non ti rendo un cazzo, specie se sei politicante


    La mafia è propria del tessuto sociale, dire che è regionale, che è solo relativa alla ndrangheta o alla camorra, è assolutamente sbagliato, oltre che diseducativo, riduttivo e apolitico. La prostituzione e la droga sono la minima parte di un fenomeno molto più grave e dannoso.
    Basti pensare ad esempio ai rifiuti, o alla cementificazione selvaggia .
    Ultima modifica di RudeMood; 21/6/2013 alle 17:07
    A Winston Wolf e Temperance piace questo intervento

  11. #10
    Sower Eurasia
    Donna
    Iscrizione: 16/4/2012
    Messaggi: 1,810
    Piaciuto: 1497 volte

    Predefinito

    Quote Originariamente inviata da RudeMood Visualizza il messaggio
    La mafia non sono i "clan" mafiosi.
    Quelle sono associazioni a delinquere.
    .
    In realtà, anche sì.

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