È sbagliato credere che ci viene da Calabria, Sicilia, Campania o Puglia abbia un rapporto diretto con le mafie o sia più informato di altri. Insomma, io sono cresciuta in Calabria e contatti non ne ho mai avuti.
Il problema, almeno da me, è che c'è molto questa idea comune della "regione mafiosa". In realtà, almeno in Calabria, la cosa va molto "a zone": ci sono paesi nel cosentino messi molto peggio di altri, ma si sa comunemente quali sono questi paesi. Come - ma io non conosco bene la zona - credo che la provincia di Reggio soffra molto più il problema.
Quel che si sa rimane al pettegolezzo di paese. Dei carabinieri ci sono anche qui, ma il massimo che possono prendere è il piccolo spacciatore. Ovviamente, quel che si sa, si sa perché queste persone sono state innumerevoli volte arrestate e/o sono finite almeno ai domiciliari.

Con questo ovviamente esaurisco il problema pratico del "cosa si sa" o "cosa non si sa" in queste regioni. È poi scontato che la mafia sia un problema comune, e che non sia un problema del solo meridione italiano. Anzi, guai a farmi sentire che la mafia è un problema solo siciliano, la camorra è un problema dell'hinterland napoletano, e la 'ndrangheta è un problema calabrese. Sono problemi di tutti. Che l'origine sia storicamente legata a un dato territorio vuol dire tutto e non vuol dire niente. Insomma, nessuno direbbe che il problema della mafia cinese non ci riguarda perché legato solo alla Cina!
Ovviamente vanno fatte opportune distinzioni fra le tre. La 'ndrangheta è la più insidiosa di tutte, molto più della camorra. La camorra lavora per affiliazioni, inserire infiltrati è relativamente facile. La 'ndrangheta agisce "per famiglie", è coinvolto il loro senso dell'onore e il loro senso di appartenenza. Infiltrarsi nei sistemi delle 'ndrine è molto più complesso, ed è il motivo per cui la 'ndrangheta è attualmente l'associazione mafiosa più forte.



Per quanto riguarda la loro azione sul territorio, attenzione a non generalizzare. Nel mio paese (Calabria) nessuno chiede il pizzo a nessun altro, non ci sono famiglie mafiose d'alcun tipo. La sfera d'azione mafiosa non è troppo diversa da quella che potrebbe, che so, avere in un paesino del Nord Italia, perché riguarda soprattutto il giro di droga, ma da me arriva più come conseguenza. Ovviamente la conoscenza si ferma a una vaga idea di chi siano i piccoli spacciatori, poco e nulla sui loro rapporti "con l'alto".
In ogni caso, quando il problema è reale - ovvero, per esempio, quando gli esercizi commerciali devono pagare il pizzo - chi vive in paese lo sa, lo sa sempre.
E, ripeto, il mio discorso si limita alla percezione del fenomeno sul territorio, non vado oltre.