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Limite o indole?

  1. #1
    cheshire cat Artemisia
    Uomo 74 anni da Firenze
    Iscrizione: 11/7/2006
    Messaggi: 34,749
    Piaciuto: 5419 volte

    Predefinito Limite o indole?

    "Quante cose ti perdi"
    Chi non ha mai sentito dirsi questa frase? credo che tutti prima o poi ci scontriamo con il classico clichè. Non tutti siamo capaci di fare le stesse cose, di divertirci allo stesso modo o di vivere le medesime sensazioni, c'è chi lo definirebbe un limite autoimposto dalla nostra mente, c'è chi invece crede che sia solo un negarci determinate esperienze di vita.
    Magari non è esattamente cosi, magari quelli che crediamo siano limiti, fanno parte della nostra indole, del nostro temperamento, c'è chi ad esempio non ha problemi a ballare insieme agli altri e a mostrarsi, mentre c'è chi avverte un profondo disagio nel farlo.
    Per alcune persone il secondo soggetto potrebbe avere dei blocchi, ma magari è solo la sua personalità che gli impedisce di fare qualcosa che non fa parte del suo essere. Insomma perchè io devo fare un qualcosa che va contro me stessa? che non mi da nessun vantaggio positivo? solo perchè esistono persone che provano entusiasmo a farla?.
    Insomma esistono davvero dei veri limiti o siamo semplicemente fatti in modi differenti?
    Che ne pensate? vi siete mai trovati in una situazione che andasse contro voi stessi? come che ne so...fare qualcosa che non vi piace solo per unirvi agli altri et simila?


    The smallest feline is
    a masterpiece.
    Leonardo da Vinci



  2. #2
    Sei colori in cerca di autore Randy Mellons
    Uomo 124 anni
    Iscrizione: 6/2/2011
    Messaggi: 6,943
    Piaciuto: 5295 volte

    Predefinito

    Io penso che un po' tutti pensiamo di essere "giusti". Se io ballo e gli altri non ballano, non sanno quello che si perdono. Se io leggo e gli altri non leggono, non sanno quello che si perdono. Pensiamo che ciò che ci piace fare, dovrebbe piacere anche ad altri, mentre non è assolutamente così.
    Si creano problemi quando ciò che siamo e ciò che sono gli altri, crea una discrepanza e uno dei due vuole imporre ad altri i propri gusti. La soluzione come al solito è il compresso, se si sta con gli altri, si devono accettare le differenze.
    A Tallulah, Eurasia, Temperance e altri 1 piace questo intervento

  3. #3
    cheshire cat Artemisia
    Uomo 74 anni da Firenze
    Iscrizione: 11/7/2006
    Messaggi: 34,749
    Piaciuto: 5419 volte

    Predefinito

    Quote Originariamente inviata da Randy Mellons Visualizza il messaggio
    Io penso che un po' tutti pensiamo di essere "giusti". Se io ballo e gli altri non ballano, non sanno quello che si perdono. Se io leggo e gli altri non leggono, non sanno quello che si perdono. Pensiamo che ciò che ci piace fare, dovrebbe piacere anche ad altri, mentre non è assolutamente così.
    Si creano problemi quando ciò che siamo e ciò che sono gli altri, crea una discrepanza e uno dei due vuole imporre ad altri i propri gusti. La soluzione come al solito è il compresso, se si sta con gli altri, si devono accettare le differenze.
    Spesso le persone non lo fanno, invece di pensare che una persona può avere un modo di fare diverso, si preferisce etichettarla con il termine "strano" solo perchè fa cose diverse dalle nostre. Onestamente lo trovo un atteggiamento fastidioso e ingiusto, tra l'altro se mi trovo ad avere a che fare con qualcuno che non condivide i miei interessi, preferisco conoscerla e conoscere anche i suoi punti di vista, magari ci ricavo anche qualcosa di buono da una personalità che non coincide con la mia.
    Magari molte cose che ci sembrano insolite nella gente, non lo sono poi cosi tanto.
    The smallest feline is
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    Leonardo da Vinci



  4. #4
    eleo
    Utente cancellato

    Predefinito

    Concordo con Randy, e a volte mi è capitato di cercare di impormi delle cose per non sentirmi diversa dagli altri e unirmi alla massa diciamo, però è successo poche volte, perché non ci riesco, va a finire che mi sento fuori posto, quindi preferisco non andare contro me stessa e fare ciò che mi sembra più giusto per me.
    A Eurasia piace questo intervento

  5. #5
    Mind over matter Elefantino Blu
    Uomo 34 anni da Biella
    Iscrizione: 15/5/2007
    Messaggi: 2,173
    Piaciuto: 513 volte

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    Provo un disagio profondo anche solo a parlare con la gente, dopo 2 o 3 birre diventa tutto più fluido e divertente, non me ne pento affatto e il giorno dopo, quando torno sobrio e coi miei soliti disagi, son fiero di ciò che ho fatto "contro" alla mia volontà, questo può solo significare che nel mio caso i blocchi mentali sono esagerati ma non sempre dispensabili... secondo me. Ci sono dei limiti morali che son diversi in tutti noi... questo si... c'è anche da dire che col tempo chiunque può cambiare molto lol insomma sono le circostanze che ci cambiano, per circostanze intendo ovviamente anche le influenze dirette delle persone
    A Eurasia piace questo intervento

  6. #6
    Randagio
    Utente cancellato

    Predefinito

    io ho il problema contrario... ho voluto sempre provare tutto... troppo.. e forse molte volte avrei dovuto fare a meno!
    Piu che subitre l'influenza io ho "influenzato"... ovvero alcune cose le ho fatte io per primo tra gli amici perchè sono sempre stato un super curioso di merda!

  7. #7
    Ravenclaw Jeggi
    Donna 32 anni
    Iscrizione: 1/11/2011
    Messaggi: 3,735
    Piaciuto: 3096 volte

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    In genere preferisco avere a che fare con persone diplomatiche, quindi il "non sai che ti perdi" non lo sento quasi mai. Detto questo..

    Quote Originariamente inviata da Artemisia Visualizza il messaggio
    "Quante cose ti perdi"
    Chi non ha mai sentito dirsi questa frase? credo che tutti prima o poi ci scontriamo con il classico clichè. Non tutti siamo capaci di fare le stesse cose, di divertirci allo stesso modo o di vivere le medesime sensazioni, c'è chi lo definirebbe un limite autoimposto dalla nostra mente, c'è chi invece crede che sia solo un negarci determinate esperienze di vita.
    Magari non è esattamente cosi, magari quelli che crediamo siano limiti, fanno parte della nostra indole, del nostro temperamento, c'è chi ad esempio non ha problemi a ballare insieme agli altri e a mostrarsi, mentre c'è chi avverte un profondo disagio nel farlo.
    Per alcune persone il secondo soggetto potrebbe avere dei blocchi, ma magari è solo la sua personalità che gli impedisce di fare qualcosa che non fa parte del suo essere. Insomma perchè io devo fare un qualcosa che va contro me stessa? che non mi da nessun vantaggio positivo? solo perchè esistono persone che provano entusiasmo a farla?.
    Insomma esistono davvero dei veri limiti o siamo semplicemente fatti in modi differenti?
    Che ne pensate? vi siete mai trovati in una situazione che andasse contro voi stessi? come che ne so...fare qualcosa che non vi piace solo per unirvi agli altri et simila?
    Siamo tutti in qualche modo, limitati. Solo che ognuno ha i propri limiti e non tutti riescono a comprendere e/o accettare quelli altrui.
    Chiamiamoli blocchi psicologici, fisici, chiamiamoli come ci pare, ma la sostanza non cambia.
    A volte però i limiti sono fatti per essere superati (punto di vista personale).

    Probabilmente m'è capitato più volte di comportarmi in un determinato modo, solo per evitare scontri o dibattiti inutili, ma mi viene difficile ricordare un episodio specifico...

    Ah, ecco, trovato.
    L'anno scorso, a scuola, ho fatto parte di gruppi per i quali non provavo un grande interesse (consulta studentesca, rete degli studenti), solo per poter stare col mio migliore amico.
    È un esempio sciocco, ma tendo ad adeguarmi agli altri principalmente per le piccole cose.

  8. #8
    Mind over matter Elefantino Blu
    Uomo 34 anni da Biella
    Iscrizione: 15/5/2007
    Messaggi: 2,173
    Piaciuto: 513 volte

    Predefinito

    Quote Originariamente inviata da Jeggi Visualizza il messaggio
    In genere preferisco avere a che fare con persone diplomatiche, quindi il "non sai che ti perdi" non lo sento quasi mai. Detto questo..



    Siamo tutti in qualche modo, limitati. Solo che ognuno ha i propri limiti e non tutti riescono a comprendere e/o accettare quelli altrui.
    Chiamiamoli blocchi psicologici, fisici, chiamiamoli come ci pare, ma la sostanza non cambia.
    A volte però i limiti sono fatti per essere superati (punto di vista personale).

    Probabilmente m'è capitato più volte di comportarmi in un determinato modo, solo per evitare scontri o dibattiti inutili, ma mi viene difficile ricordare un episodio specifico...

    Ah, ecco, trovato.
    L'anno scorso, a scuola, ho fatto parte di gruppi per i quali non provavo un grande interesse (consulta studentesca, rete degli studenti), solo per poter stare col mio migliore amico.
    È un esempio sciocco, ma tendo ad adeguarmi agli altri principalmente per le piccole cose.
    Adeguarsi per poter stare con qualcuno penso sia un gesto nobile, l'importante è non superare i limiti... almeno quelli degli altri, cose alla Erika e Omar insomma xD
    Io son cambiato parecchio rispetto all'anno scorso, prima rispettavo le persone in base a quanto erano gentili, apparentemente di buon cuore ecc... indipendentemente da quel che poi facevano; mentre ora rispetto di più l'intelligenza, per il semplice motivo che una persona intelligente è consapevole di quello che fa e agisce per fare del bene a se stesso ma nel rispetto degli altri :\ per intelligenza intendo una persona colta e non per forza acculturata... anzi... quelli troppo super partes mi stanno sulle palle così come l'eccessiva formalità e mi stanno ancora di più sulle palle quelli che accettano sempre e solo i formalismi come base per instaurare un rapporto, ammetto di odiare i formalismi anche perché non son capace :\ Conviene conoscere una persona e trattarla per quello che è e non per quello che vorreste :S La storia insegna che le zoccole non vanno sposate, i nemici non vanno uccisi/picchiati e che il denaro non dovrebbe sotterrare le relazioni personali, la sofferenza insegna a vivere e secondo me è per questo che è la conseguenza inevitabile dei crimini.

  9. #9
    Sower Eurasia
    Donna
    Iscrizione: 16/4/2012
    Messaggi: 1,810
    Piaciuto: 1497 volte

    Predefinito

    Non so a che tipo di esperienze ti riferisci tu, ma più volte mi sono sentita costretta ad adeguarmi solo perché lo richiedeva una situazione in cui non ero la sola a rispondere di alcune cose. Di conseguenza, volenti o nolenti, non si può fare sempre il trasgressivo o l'outsider di turno - certe situazioni si risolvono dall'interno che piaccia o no. In alcuni casi seguire il gruppo di turno mi ha aiutata a capire alcune cose al quale da sola probabilmente non sarei mai arrivata, in ogni caso ho sempre deciso io se essere parte o meno di quello che reputavo un limite invalicabile. Potrei fare un elenco dei motivi che mi portano a sentirmi differente da altri in meglio, a me complessivamente il mio modo di essere piace, non concepisco tutte le esperienze come tappe, aspetto solo il momento in cui mi interesserà provare (per volere mio o di un eventuale gruppo) ma non ho fretta.
    A Empusa e Frogga piace questo intervento

  10. #10
    cheshire cat Artemisia
    Uomo 74 anni da Firenze
    Iscrizione: 11/7/2006
    Messaggi: 34,749
    Piaciuto: 5419 volte

    Predefinito

    Quote Originariamente inviata da Sedna Visualizza il messaggio
    Non so a che tipo di esperienze ti riferisci tu, ma più volte mi sono sentita costretta ad adeguarmi solo perché lo richiedeva una situazione in cui non ero la sola a rispondere di alcune cose. Di conseguenza, volenti o nolenti, non si può fare sempre il trasgressivo o l'outsider di turno - certe situazioni si risolvono dall'interno che piaccia o no. In alcuni casi seguire il gruppo di turno mi ha aiutata a capire alcune cose al quale da sola probabilmente non sarei mai arrivata, in ogni caso ho sempre deciso io se essere parte o meno di quello che reputavo un limite invalicabile. Potrei fare un elenco dei motivi che mi portano a sentirmi differente da altri in meglio, a me complessivamente il mio modo di essere piace, non concepisco tutte le esperienze come tappe, aspetto solo il momento in cui mi interesserà provare (per volere mio o di un eventuale gruppo) ma non ho fretta.
    Un conto sentirsi di volerlo fare, un conto è quando gli altri te lo impongono altrimenti ti etichettano per persona "strana", se io non provo divertimento in quella cosa ma gli altri si, non è detto che io debba adeguarmi al loro modo di pensare per poi sentirmi a disagio.
    Insomma, se una cosa non ti piace non la fai, quindi il discorso "guarda quella che si perde" non regge, visto che il problema di perdermi o meno un esperienza che reputo negativa non mi tange.
    Bisognerebbe capire che non tutti hanno lo stesso modo di reagire a una novità et simila. I limiti non sempre sono tali a volte è solo il nostro modo di fare che ci impone a scegliere una situazione piacevole a un altra. Il limite è quando vorresti fare qualcosa ma non hai il coraggio di farla, in questo caso è diverso.


    - - - Aggiornamento - - -

    Quote Originariamente inviata da Nachos Visualizza il messaggio

    Adeguarsi per poter stare con qualcuno penso sia un gesto nobile, l'importante è non superare i limiti... almeno quelli degli altri, cose alla Erika e Omar insomma xD
    Io son cambiato parecchio rispetto all'anno scorso, prima rispettavo le persone in base a quanto erano gentili, apparentemente di buon cuore ecc... indipendentemente da quel che poi facevano; mentre ora rispetto di più l'intelligenza, per il semplice motivo che una persona intelligente è consapevole di quello che fa e agisce per fare del bene a se stesso ma nel rispetto degli altri :\ per intelligenza intendo una persona colta e non per forza acculturata... anzi... quelli troppo super partes mi stanno sulle palle così come l'eccessiva formalità e mi stanno ancora di più sulle palle quelli che accettano sempre e solo i formalismi come base per instaurare un rapporto, ammetto di odiare i formalismi anche perché non son capace :\ Conviene conoscere una persona e trattarla per quello che è e non per quello che vorreste :S La storia insegna che le zoccole non vanno sposate, i nemici non vanno uccisi/picchiati e che il denaro non dovrebbe sotterrare le relazioni personali, la sofferenza insegna a vivere e secondo me è per questo che è la conseguenza inevitabile dei crimini.
    Perdonami ma non ho capito il discorso, cosa c'entra se una persona ti piace o meno xD
    I gusti cambiando con il passare del tempo, questo è normale ma cosa c'entra con il discorso che faccio?
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    Leonardo da Vinci



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