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Essere promotori del cambiamento che vorremmo

  1. #1
    Sower Eurasia
    Donna
    Iscrizione: 16/4/2012
    Messaggi: 1,810
    Piaciuto: 1497 volte

    Predefinito Essere promotori del cambiamento che vorremmo

    You must be the change you wish to see in the world. (Mahatma Gandhi)

    - Siate il cambiamento che volete vedere nel mondo
    .

    Eccoci qui, cosa ne pensate di questa espressione? Mi verrebbero in mente mille domande e altrettante risposte. Si tratta di una frase semplice ma densa di un senso di sfida interpretabile come - Prima di lamentarti, sii tu il primo a..lavorare su te stesso.

    Cosa vorreste cambiasse nel mondo? Ci credete? Avete degli esempi positivi o negativi da condividere?



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  3. #2
    Wowbagger Jo Constantine
    Uomo 35 anni da Roma
    Iscrizione: 29/1/2009
    Messaggi: 31,903
    Piaciuto: 9037 volte

    Predefinito

    Andrebbe cambiato quasi tutto di questo mondo.
    Le persone, i pensieri, le politiche, le religioni, l'organizzazione, il dominio petrolifero...

  4. #3
    Sower Eurasia
    Donna
    Iscrizione: 16/4/2012
    Messaggi: 1,810
    Piaciuto: 1497 volte

    Predefinito

    Quote Originariamente inviata da Jo Constantine Visualizza il messaggio
    Andrebbe cambiato quasi tutto di questo mondo.
    Le persone, i pensieri, le politiche, le religioni, l'organizzazione, il dominio petrolifero...
    mmm, e a parte i mali globali del mondo, tu nel tuo piccolo cosa fai?

  5. #4
    Ghajarya Annie Lennox
    Donna 147 anni
    Iscrizione: 20/9/2010
    Messaggi: 17,421
    Piaciuto: 7509 volte

    Predefinito

    La citazione di Gandhi è bellissima..ma alla fine è utopistica.
    Perchè al giorno d'oggi, trascinati da questa società di merda, di rivoluzionari veri ne esisto pochi.
    Il rivoluzionario non esiste più. Poca gente fa qualcosa senza averne un tornaconto personale come primo obiettivo.
    Non si combatte più con i fatti ma con le parole. Non ci sta bene una cosa? Ne discutiamo, ci incazziamo, malediciamo la classe politica, le banche, l'economia, l'euro e poi torniamo a fare quello che stavamo facendo prima..cioè cercare un posto di lavoro temporaneo e mal retribuito.
    Ecco cosa siamo noi..siamo una massa di svogliati che non hanno iniziativa. Se l'Italia è ridotta così è anche colpa nostra.
    Non siamo un popolo che si ribella davvero. Ci piace parlare, ci piace fare le parodie dei nostri politici, ci piace riderci su', ma non ci piace farci sentire davvero. Ci piace scappare, non rimanere e combattere. Questi sono gli italiani.
    E fare una lista delle cose che utopisticamente dovrebbero cambiare è una contraddizione perchè lo facciamo stando seduti sulla nostra sedia mangiando quello che i nostri genitori ci mettono in tavola, o mangiando qualcosa pagato dal nostro lavoro precario.

    Ci accontentiamo di quello che i grandi del magna magna ci offrono e ci stiamo anche zitti.
    A Platypus piace questo intervento

  6. #5
    Wowbagger Jo Constantine
    Uomo 35 anni da Roma
    Iscrizione: 29/1/2009
    Messaggi: 31,903
    Piaciuto: 9037 volte

    Predefinito

    Quote Originariamente inviata da Sedna Visualizza il messaggio
    mmm, e a parte i mali globali del mondo, tu nel tuo piccolo cosa fai?
    "I mali globali del mondo", tu hai chiesto cosa vorrei che cambiasse nel mondo -.-''

    Gli interessi prettamente personali incidono su qualsiasi cosa, qualsiasi.
    Sulla vita comune, sulla gestione di un paese, sull'ambiente...

    Io che faccio nel mio piccolo?
    Non rubo, non uccido e non stupro.
    Nel mio piccolo provo a restare nella civiltà.

    Non sono Ghandi, sono un "fumettista", racconto storie.

    C'ho provato una volta a mettermi una maschera e a combattere il crimine, ma non è andata tanto bene..

  7. #6
    Sei colori in cerca di autore Randy Mellons
    Uomo 124 anni
    Iscrizione: 6/2/2011
    Messaggi: 6,943
    Piaciuto: 5295 volte

    Predefinito

    Bella frase ma lascia il tempo che trova. Cambiare? A pro di che? Non puoi cambiare il mondo quando il mondo è popolato sempre dagli stessi individui. Ogni momento storico ha i suoi problemi, i suoi decadentismi morali ed umani. Quello che cambia è il nome che diamo alle cose che non vanno bene, ed alcune di queste - come la guerra - col tempo nemmeno il nome ha cambiato. Può il tempo passa e più le cose restano uguali. Eppure ci piace fare i passatisti (ne parlavo stamattina con un amico) ed essere convinti che un tempo le cose era più belle e speciali, ed il mondo era un bel posto. Certo.
    Il punto è che non puoi ottenere di meglio fin quando il meglio non inzierà ad esistere. Sul piano evolutivo ci sarebbe tanto da fare, ma ormai siamo fermi, anzi probabilmente stiamo regredendo. E per ora, guardando anche il passato con occhio critico, sono piuttosto convinto che sia la materia prima ad essere un po' scarsa. No, intenso in senso globale, non ho molta fiducia nell'uomo.
    Il problema sta nella diversità. Per avere un mondo - non dico perfetto ma quasi - bisognerebbe essere tutti uguali o quasi. Bisognerebbe prendere quelle persone che direttamente o indirettamente contribuiscono a creare quelle tristi situazioni che viviamo oggi. Mi pare inutile spiegare che questo è impossibile da realizzare ed altrettanto sbagliato se si vuole perseguire un fine nobile.
    Tutt'al più il cambiamento può stare nelle ipotetiche percentuali in cui si potrebbero dividere i "buoni" dai "cattivi". Ovviamente con buono e cattivo non intendo valori assoluti, ma piuttosto di persone che in qualche modo contribuiscono positivamente alla causa "mondo".
    E allora non ci è dato di fare nulla? Certo che no. Possiamo fare qualcosa, senza però guardare all'obiettivo finale. Ognuno può decidere una propria linea di condotta, cercando di fare il meglio possibile per sé e per gli altri. Il risultato poi credo non stia a noi stabilirlo, anche perché, pur volendo, non credo si possano avere dati certi su quelle che sono le conseguenze delle nostre azioni.

  8. #7
    Sower Eurasia
    Donna
    Iscrizione: 16/4/2012
    Messaggi: 1,810
    Piaciuto: 1497 volte

    Predefinito

    Quote Originariamente inviata da Annie Lennox Visualizza il messaggio
    La citazione di Gandhi è bellissima..ma alla fine è utopistica.
    Perchè al giorno d'oggi, trascinati da questa società di merda, di rivoluzionari veri ne esisto pochi.
    Il rivoluzionario non esiste più. Poca gente fa qualcosa senza averne un tornaconto personale come primo obiettivo.
    Non si combatte più con i fatti ma con le parole. Non ci sta bene una cosa? Ne discutiamo, ci incazziamo, malediciamo la classe politica, le banche, l'economia, l'euro e poi torniamo a fare quello che stavamo facendo prima..cioè cercare un posto di lavoro temporaneo e mal retribuito.
    Ecco cosa siamo noi..siamo una massa di svogliati che non hanno iniziativa. Se l'Italia è ridotta così è anche colpa nostra.
    Non siamo un popolo che si ribella davvero. Ci piace parlare, ci piace fare le parodie dei nostri politici, ci piace riderci su', ma non ci piace farci sentire davvero. Ci piace scappare, non rimanere e combattere. Questi sono gli italiani.
    E fare una lista delle cose che utopisticamente dovrebbero cambiare è una contraddizione perchè lo facciamo stando seduti sulla nostra sedia mangiando quello che i nostri genitori ci mettono in tavola, o mangiando qualcosa pagato dal nostro lavoro precario.

    Ci accontentiamo di quello che i grandi del magna magna ci offrono e ci stiamo anche zitti.
    Però alle volte per cambiare qualcosa non bisogna mettersi in vetrina e portare la bandiera del rivoluzionario, esistono molti esempi positivi di persone che nella propria dimensione diffondono dei messaggi positivi attraverso delle buone pratiche. Io credo che noi come Italia siamo intrappolati nello schema della politica parlamentare come unico soggetto in grado di mettere in moto i cambiamenti. Io poi ti parlo anche di sciocchezze, tipo la signora che allo sportello della posta si lamenta di tutte le ricevute cartacee gettate per terra ma non si china per prenderne da terra neppure una. In quel momento, anziché il lamento, trasmetterebbe di più raccogliendole lei stessa.

    Quote Originariamente inviata da Jo Constantine Visualizza il messaggio
    "I mali globali del mondo", tu hai chiesto cosa vorrei che cambiasse nel mondo -.-''

    Gli interessi prettamente personali incidono su qualsiasi cosa, qualsiasi.
    Sulla vita comune, sulla gestione di un paese, sull'ambiente...

    Io che faccio nel mio piccolo?
    Non rubo, non uccido e non stupro.
    Nel mio piccolo provo a restare nella civiltà.

    Non sono Ghandi, sono un "fumettista", racconto storie.

    C'ho provato una volta a mettermi una maschera e a combattere il crimine, ma non è andata tanto bene..
    Non uccidere, non rubare e non stuprare sono delle macro regole di convivenza civile, ma questo non vuol dire che non ci si possa impegnare di più. Rispondere che sei un fumettista e non sei Gandhi è un alibi.

  9. #8
    Mai più senza FdT RudeMood
    Donna 42 anni
    Iscrizione: 3/2/2009
    Messaggi: 10,246
    Piaciuto: 1043 volte

    Predefinito

    "Conoscere la verità e non uniformarvi le azioni è delitto che cielo e terra condannano"



    Non mi reggerebbe la coscienza predicando bene e razzolando male.
    Nel mio piccolo, nelle mie possibilità, cambio le cose cose che vorrei vedere diverse.

    L'altra sera m'hanno chiesto di andare a Colleferro per la manifestazione contro l'inquinamento di tutta la zona . In auto magari
    Ecco, non ho bisogno di andarci perché manifesto la mia avversione nei confronti dell'inquinamento vivendo il più possibile in modo ecologico.
    Un esempio come un altro.


    Mi danno molto fastidio le persone che si lamentano sempre ma non fanno mai. Mi angosciano. Il mondo è dinamico


    Mi rimane più difficile fare i passi necessari per cambiare me stessa e la mia vita. Ma fondamentalmente sono coerente con i miei desideri e le mie idee.



    EDIT
    Non mi stancherò di raccontarlo perché per me è anche un po' motivo di orgoglio..

    DUe anni fa credo, d'estate , eravamo in giro e c'era una giovane coppia con un cane . e questo fece i suoi bisogni sul marciapiede, davanti al bar. Vedendo che i padroni non si muovevano mia figlia andò dentro al bar a farsi dare una busta e gliela portò dicendo "Così potete raccogliere la cacca del cane".

    Beh sti due imbecilli si rimasero a guardare in faccia aspettando che uno dei due si facesse avanti.
    Alla fine la merda del loro cane la raccolse mia figlia. 'Sta cosa mi ha fatto sorridere da una parte.
    Ma dall'altra gliel'avrei tirata addosso
    A Eurasia e Jamila piace questo intervento

  10. #9
    Ammaccabanane Sally.B
    Donna 31 anni
    Iscrizione: 8/1/2009
    Messaggi: 1,264
    Piaciuto: 641 volte

    Predefinito

    Bellissima e vera citazione.
    Molti diranno che è impossibile ribellarsi, che la società è quella che è e cose simili.
    Ma noi siamo la società, noi la componiano. Se tutti ci omologhiamo perché "tanto che senso ha se sono solo?" allora possiamo rassegnarci che le cose non cambieranno mai, anzi.
    E non dico che cambiando nelle nostre piccole cose rivoluzioneremmo il mondo, ma almeno riusciremo piano piano a diffondere un qualcosa di positivo.
    Non combatteremmo i grandi mali del mondo, ma potremmo contribuire a non far dilagare e diffondere quelle piccole ingiustizie.
    Almeno io la penso così.

  11. #10
    Wowbagger Jo Constantine
    Uomo 35 anni da Roma
    Iscrizione: 29/1/2009
    Messaggi: 31,903
    Piaciuto: 9037 volte

    Predefinito

    Quote Originariamente inviata da Sedna Visualizza il messaggio
    Non uccidere, non rubare e non stuprare sono delle macro regole di convivenza civile, ma questo non vuol dire che non ci si possa impegnare di più. Rispondere che sei un fumettista e non sei Gandhi è un alibi.
    Saranno anche delle macro regole, ma non vengono mica seguite tutte da tutti.
    Sono regole spesso prese molto alla leggera, soprattutto il non rubare.

    E allora andiamo nello specifico.

    In un negozio, essendo cliente, non ho la presunzione di avere sempre ragione, quindi non rompo i coglioni a cassieri/sportellisti.
    Non sono uno di quelli col telefono sempre in mano pronto a chiamare i carabinieri per delle stronzate (tipo, se mi fanno un concerto sotto casa e invece di finire a mezzanotte questi mi finiscono a mezzanotte e dieci, io le guardie non le chiamo... ma c'è chi le chiama a mezzanotte a uno.)
    Faccio sempre la fila.
    In un negozio entro con il "buongiorno" e esco con il "buona giornata".
    Non faccio lo stronzo con i camerieri.
    Mi capita di far sedere qualche anziano, certo se mi vengono di fronte e mi fanno "fammi sedere" per me può anche restare in piedi.
    Non butto le cartacce per terra.
    Faccio la differenziata.
    Non sono uno di quelli che fa casini in ospedale perchè c'è troppa fila. E c'è chi lo fa.
    Può essere che faccio anche altre cose, ma onsetamente non ci penso o non ci faccio caso.

    Io sono un fumettista, non sono Ghandi.
    Non è un alibi.
    È una realtà, sono cosciente di chi e cosa sono.

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