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Cimis :evil:
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Originariamente inviata da
Holly
sì, ma per quale motivo?
perchè chiamala mentalità retrogada ma la donna si destreggia meglio in casa e con i figli rispetto ad un uomo... E' inutile negare l'evidenza, anche se non vorremmo è così, parlando per luoghi comuni noi siamo più portate nella pulizia della casa e nello stare dietro ai figli (e quando s'ammalano, e la scuola, e questo e quell'altro). Poi se ci sono uomini che lo sanno fare ben venga, in famiglia ci si mette d'accordo e ci si divide i compiti
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Originariamente inviata da
hellion
perchè chiamala mentalità retrogada ma la donna si destreggia meglio in casa e con i figli rispetto ad un uomo... E' inutile negare l'evidenza, anche se non vorremmo è così, parlando per luoghi comuni noi siamo più portate nella pulizia della casa e nello stare dietro ai figli (e quando s'ammalano, e la scuola, e questo e quell'altro). Poi se ci sono uomini che lo sanno fare ben venga, in famiglia ci si mette d'accordo e ci si divide i compiti
Ma è un'eresia !
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Originariamente inviata da
hellion
Cimis :evil:
perchè chiamala mentalità retrogada ma la donna si destreggia meglio in casa e con i figli rispetto ad un uomo... E' inutile negare l'evidenza, anche se non vorremmo è così, parlando per luoghi comuni noi siamo più portate nella pulizia della casa e nello stare dietro ai figli (e quando s'ammalano, e la scuola, e questo e quell'altro). Poi se ci sono uomini che lo sanno fare ben venga, in famiglia ci si mette d'accordo e ci si divide i compiti
nessun tratto del DNA lo stabilisce.
Non sto negando l'evidenza, visto che non è un'evidenza. Ti posso invece citare vari studi fatti a proposito. E' un tema che personalmente mi sta "a cuore", sono cose su cui mi sono informata, a cui mi sono interessata, sono andata a conferenze, sono scesa in piazza, ho studiato saggi.
Ti assicuro che differenze cerebrali fra uomo e donna non esistono. Ogni differenza è una costruzione culturale, nulla di più. Di genetico non c'è nulla.
Per me è disarmante che le donne non si ribellino a questo modello precostituito e completamente negativo. Veramente, basterebbe solo guardare le cose da un punto di vista più ampio...
La genetica è genetica, la cultura si può cambiare, combattere, migliorare.
Veramente, ma è giusto che una donna non possa fare carriera? Che debba farsi il culo tanto per lavorare mentre un uomo ha la strada spianata?
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É così poco serio questo topic...
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Originariamente inviata da
Jo Constantine
É così poco serio questo topic...
Il discorso è serissimo, invece...
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Originariamente inviata da
Holly
Il discorso è serissimo, invece...
Ma anche no dai...le predisposizioni in base al sesso sono stronzate.
Uno è predisposto a fare qualcosa per le qualità che ha.
I ruoli non esistono in realtà...É una questione di percezione che noi diamo...
Un uomo che fa la colf lo percepiamo come una stranezza, perchè siamo abituati a vedrlo come un ruolo da donna. Ma non sta scritto da nessuna parte che tizio non può fare la colf se ha le qualità necessarie per farlo.
Quindi sì, come topic è poco serio per come viene affrontato.
Come argomento invece...è la solita minestra riscaldata.
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Originariamente inviata da
Jo Constantine
Ma anche no dai...le predisposizioni in base al sesso sono stronzate.
Uno è predisposto a fare qualcosa per le qualità che ha.
I ruoli non esistono in realtà...É una questione di percezione che noi diamo...
Un uomo che fa la colf lo percepiamo come una stranezza, perchè siamo abituati a vedrlo come un ruolo da donna. Ma non sta scritto da nessuna parte che tizio non può fare la colf se ha le qualità necessarie per farlo.
Quindi sì, come topic è poco serio per come viene affrontato.
Come argomento invece...è la solita minestra riscaldata.
No. Non è una percezione. I ruoli ci sono eccome.
Bisogna solo andare a vedere dove nascono e come vengono gestiti.
I ruoli sono culturali, dove per cultura intendo "insieme di conoscenze che stabiliscono l'identità di un gruppo". A livello biologico, nulla è stabilito. Ma a nemmeno a livello individuale, visto che quel livello è un riflesso del ruolo comunitario e societario.
Hai detto una cosa giusta, ma anche una cosa che nella sua apparente banalità è abbastanza grave.
Un uomo colf è una stranezza. E' vera questa cosa. Ma questa stranezza implica una serie tale di preconcetti e di costruzioni culturali da far paura. Non è una cosa che strappa un sorriso. E' un problema non indifferente. Dire che un uomo "colf" è strano implica anche il perché è strano. Devi mettere in mezzo il concetto di virilità e il concetto di femminilità, vedere come queste due "sfere" si sono sviluppate nella società occidentale. No, non è solo una stranezza.
Non mi pare di affrontare il discorso in modo poco serio e non mi pare che sia minestra riscaldata.
Hai presente "se non ora quando?", la manifestazione del 13 febbraio a Piazza del Popolo? No, non è minestra riscaldata. Quel movimento non è solo allegria in piazza. Ci sono teoriche e saggiste dietro, è il cosiddetto "terzo femminismo" (il primo è quello delle suffraggete, il secondo quello degli anni '70). E fra ciò che si contesta, che si studia (perché il femminismo studia, non è una minestra riscaldata, c'è gente che butta il sangue a scrivere e studiare) c'è anche il ruolo della donna in relazione alla famiglia e al mondo del lavoro moderno.
Insomma, non è proprio aria fritta, sono problemi che ci toccano direttamente ma che fa figo dire "eh, ormai l'uguaglianza dei sessi c'è, queste che protestano a fa'"...
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Questo cosiddetto terzo femminismo non mi fa stare tranquilla per niente.
Tutt'altro. Specie perché la gente pensa raramente e si fa propinare di tutto e di più con una facilità disarmante.
Ma ne riparleremo tra 20 anni...
E forse solo tra donne, 'ché ste lesbicacce vogliono far fuori tutti i pistolini del mondo, 'ché tanto hanno già abbastanza seme nelle banche.
State attente ai movimenti che seguite, davvero.
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Originariamente inviata da
RudeMood
Questo cosiddetto terzo femminismo non mi fa stare tranquilla per niente.
Tutt'altro. Specie perché la gente pensa raramente e si fa propinare di tutto e di più con una facilità disarmante.
Ma ne riparleremo tra 20 anni...
E forse solo tra donne, 'ché ste lesbicacce vogliono far fuori tutti i pistolini del mondo, 'ché tanto hanno già abbastanza seme nelle banche.
State attente ai movimenti che seguite, davvero.
Aspetta, io non ho mai detto di essere una femminista. Alcune cose io le condivido in toto, altre per nulla. Ma lo dico anche con senno, perché ho letto e ascoltato e perché ho un cervello ^^
E anche lì, come in tutto, ci sono gli estremismi che sono un male.
Figuriamoci che ci sono state femministe che negli anni '70 hanno scritto che ogni rapporto sessuale è uno stupro. Avevo le mani nei capelli quando l'ho letto.
Io mi interesso, non seguo.
Femminista non è sinonimo di lesbica, quest'identità fra lesbiche e femministe è un pregiudizio di vecchia data. Ora come ora la maggior parte delle donne sono sposate, e la nascita della protesta (non articoli e numeri alla mano, al momento) nasce fondamentalmente dall'inconciliabilità fra carriera e famiglia (dal punto di vista femminile) nella società del precariato. Sono problemi pratici, non roba da lesbicacce.
In secondo luogo, tutte le conferenze che ho seguito, perché ascoltare non è mai un male, sono state organizzate in ambito universitario, non propriamente roba da "ciarlatani" ^^
Insomma, Rude, hai la mente molto aperta, non pensavo che anche tu cadessi in un tranello così facile...
L'immagine tipica degli studi di genere è quella di lesbiche invasate, che ovviamente non mancano e che hanno detto delle cose incredibili e, a mio parere, allucinanti. Ma gli studi di genere sono anche ormai una parte "culturale" importante, ci sono degli studi, non è solo un movimento di protesta. E' un falso pregiudizio.
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Originariamente inviata da
Holly
No. Non è una percezione. I ruoli ci sono eccome.
Bisogna solo andare a vedere dove nascono e come vengono gestiti.
I ruoli sono culturali, dove per cultura intendo "insieme di conoscenze che stabiliscono l'identità di un gruppo". A livello biologico, nulla è stabilito. Ma a nemmeno a livello individuale, visto che quel livello è un riflesso del ruolo comunitario e societario.
Hai detto una cosa giusta, ma anche una cosa che nella sua apparente banalità è abbastanza grave.
Un uomo colf è una stranezza. E' vera questa cosa. Ma questa stranezza implica una serie tale di preconcetti e di costruzioni culturali da far paura. Non è una cosa che strappa un sorriso. E' un problema non indifferente. Dire che un uomo "colf" è strano implica anche il perché è strano. Devi mettere in mezzo il concetto di virilità e il concetto di femminilità, vedere come queste due "sfere" si sono sviluppate nella società occidentale. No, non è solo una stranezza.
Non mi pare di affrontare il discorso in modo poco serio e non mi pare che sia minestra riscaldata.
Hai presente "se non ora quando?", la manifestazione del 13 febbraio a Piazza del Popolo? No, non è minestra riscaldata. Quel movimento non è solo allegria in piazza. Ci sono teoriche e saggiste dietro, è il cosiddetto "terzo femminismo" (il primo è quello delle suffraggete, il secondo quello degli anni '70). E fra ciò che si contesta, che si studia (perché il femminismo studia, non è una minestra riscaldata, c'è gente che butta il sangue a scrivere e studiare) c'è anche il ruolo della donna in relazione alla famiglia e al mondo del lavoro moderno.
Insomma, non è proprio aria fritta, sono problemi che ci toccano direttamente ma che fa figo dire "eh, ormai l'uguaglianza dei sessi c'è, queste che protestano a fa'"...
No, c'è qualcosa che non mi è chiaro in questo tuo post.
Mi dici che non è una questione di percezione, mi dici che i ruoli ci sono eccome, ma poi mi spieghi perchè è una stranezza l'uomo colf, avallando appunto il mio concetto di percezione (perchè sì anna, con quello spiegone hai praticamente scritto quello che io ho detto in poche righe xD).
Anna, parliamoci chiaro, non mi riferivo a te quando dicevo "trattato poco seriamente", ma, ad esempio, al post iniziale, oppure a questi ultimi di hellion.
I ruoli non esistono in realtà, ma siamo noi che li facciamo esistere. Grazie a un retaggio culturale e "sociale" che non dovrebbe più appartenerci.
E no anna, non fa figo dire "eh, ormai l'uguaglianza dei sessi c'è", perchè è così.
Il fatto è che un conto è dirlo, un altro è pensarlo.