Si, come andare in bicicletta. Se qualcuno ti insegna fin da piccolo poi la coltivi come dote
Poi c'è chi è più capace e chi meno, però questo accade per ogni cosa.
Io penso che se fin dall'asilo insegnassero a disegnare ai bambini, e per disegnare intendo non soltanto dire ai bimbi di dare sfogo alla fantasia ma bensì stargli dietro e spiegargli le tecniche basilari, possa diventare una cosa comune e non una cosa da pochi.
Be, diciamo che frequentando posti come asilo e scuola, quelli erano gli standard collettivi del disegno. Ma perchè comunque spesso erano le/gli insegnanti che dicevano "Disegnate la vostra famiglia, la casa, un bel paesaggio" ecc...
Poi se comunque questa cosa piace fin da subito, ci sono quelli che la coltivano un pò autodidatta o più avanti fanno un corso.
Personalmente da piccolo prendevo i fogli da lucido e ricalcavo Ranma, Rayearth e Lamù
Si ma @Jo Constantine dimmi che tu hai avuto voglia di metterti di impegno a imparare a scrivere da piccolo..non credo...eppure hai imparato a scrivere correttamente(forse ) se gli adulti attuassero lo stesso processo di insegnamento anche con il disegno uno imparerebbe a disegnare in modo corretto. Nel senso, magari non in modo eccelso, però le basi si. La prospettiva del disegno, rispettare le proporzioni ecc. il che sarebbe anche utile per il futuro, in quanto hai già le basi.
Il disegno è un passatempo, per i bambini. E' un divertimento e aiuta lo sviluppo dell'abilità gestuale, lo aiuta ad avere una percezione circa le cose che lo circondano e a dare una rappresentazione personale.
Crescendo, se il disegno è una passione (quindi si parla di una cosa inconscia che può venir fuori solo col tempo) il bambino continuerà... e se c'è talento bene... altrimenti rimarrà solo una sorta di passione, come per me che trovo il disegno rilassante ma non sono assolutamente capace di fare niente se non di imitare quadri e/o statue. EDIT: E' come per le lingue straniere: se vengono insegnate in età sensibile il bambino apprende senza problemi e quasi al pari della lingua materna, ma col tempo la cosa si modifica ovviamente. Chi c'è portato continuerà anche aldilà del periodo critico e chi invece non ha questa sorta di predisposizione troverà difficoltà più o meno importanti.
(ossia non apprende al pari della lingua materna, non riesce ad apprendere la pronuncia esatta, etc etc.)
vale lo stesso discorso per la scrittura, si tratta di processi espressivi in cui assegniamo un significante ad un significato. il disegno è sicuramente più intuitivo da realizzare e da comprendere rispetto alla scrittura, ma penso siano accomunabili. del resto, tutti o quasi impariamo a scrivere e leggere, ma non tutti diventano Umberto Eco
Credo che c'è gente più portata per il disegno e altri meno,come c'è chi è più bravo in una cosa e chi in un altra.
Certo che se c'è la passione volendo si può arrivare a disegnare bene,l'importante è metterci l'impegno.
The smallest feline is
a masterpiece.
Leonardo da Vinci
Per fortuna!!! Diomio, un mondo di Umberto Eco, roba da peperonata all'aglio prima di andare a letto
Credo anch'io che tutti mantengano una seppur minima predisposizione al disegno principalmente perché da bambini ce lo proponevano come forma espressiva. Ma dipende più che altro da questo, se invece di farci disegnare ci avessero fatto scolpire ceppi di abete oltre ad essere tutti meno gracilini si parlerebbe di una predisposizione alla scultura.
Credo anche che non tutti siano portati, anche se non so da cosa dipenda: a me ad esempio, anche se mi piace davvero disegnare ed a volte mi perdo dei pomeriggi col calamaio ed il pennino, non va. Non ho la mano, se devo tracciare un contorno curvilineo a meno che non lo tracci millimetro per millimetro avrà sempre una stortura, un cacchio, che lo farà sembrare sgraziato come una patata. E non dipende dall'esercizio, perché facendo modellismo sono sempre con le mani a mezzo a tracciare col pennello e con le lame dei contorni qua e là, ci dev'essere proprio una facoltà di controllo assoluto sui movimenti del proprio corpo, che a me manca.
Eppure da bambino ci davo dentro che spompavo un turbo giotto in una settimana; quel che mi faceva incazzare era Frau Freud, la suora della Gestapo che quando avevamo finito di disegnare ci interrogava su cosa avevamo fatto. Puntava il dito su uno scarabocchio, ci diceva: "Kos'è kvesto?" e noi dovevamo dire: "E' un cane, è un gatto, è il babbo che mi vuole bene" ed altre frescacce.
Ebbene, a me sta cosa stava sulle palle, le cose che disegnavo le ritenevo affari miei e basta. Visto che mio padre la sera mi leggeva l'enciclopedia dell'aviazione, mettevo a frutto le cose imparate per sviare la Gestapo e fare della Resistenza. Disegnavo una scena tipo Afghanistan, poi all'interrogatorio:
"Kos'è kvesto?"
Io: "E' un Mil 24, è un Mig 23 (và che bravo che sono, và che bello, altro che il cagnetto, il gattino e l'anima de li mortacci loro)"
E' finita che le suore, che di aviazione non erano molto istruite, hanno mandato a chiamare i miei genitori perché credevano che mi fossi messo a parlare come in Blade Runner.